venerdì 29 aprile 2011

30.000

usti ma qui e William e Kate e Anastasia e Genoveffa, non stavamo neanche brindando!!!


va che chicca che vi ho trovato :






Ovviamente solito invito, chi passa di qui allunghi il bicchiere che io mescio (?)



Meglio.

Farmacista-amico è intervenuto a gamba tesa, commentando in modo colorito sia il fatto che Seavessi da una settimana giri camminando su un piede blu sia la professionalità del PS; ha imposto cavigliera semirigida e stampella. Per ora c'è solo la cavigliera, ma va già molto, molto meglio.

Ziabella ha promesso di procurare la stampella.

Seavessi è andata a farsi la piega lisssssssssssia e ora si sente faighissima. Ha anche comprato l'altrettanto faigo shampoo serio dal parrucchiere, da usare al posto dei soliti lush-intrugli. Seavessi non si ricorda quand'è l'ultima volta che ha investito tanto tempo e energia n qualcosa di estetico.

 Commenti dei colleghi:
_tu chi sei? quella è la sedia di Seavessi.
_eh ma non sembri neanche tu!
_ah ma dai come stai bene senza i capelli a spinac ehm come stai bene.

Willy e Kate si son sposati e lei aveva anche un bel vestito. Lui se si tagliava i capelli era meglio che c'aveva quasi il riportino (ok la smetto).
Una ola per nonna Elizabeth vestita color Titti.

ZiaDolce ha visto il matrimonio di cui sopra e si è convinta che il suo, domani, sarà una passeggiata di salute; MaritoNP ha portato la macchina a lavare e ha comprato il riso.

L'ho già detto che Seavessi si sente faighissima?

It’ been a bad day (please don’t take a picture)

No e no e no.



Nell’ordine:

Da due notti i sonni finalmente ciuccio-free di Seavessi sono funestati da un incubo orribile, sempre lo stesso; Seavessi che per misteriosi motivi è in fuga si ritrova con la Tina (che però a un certo punto scompare, dov’è che te ne vai Tina? Eh? Eh?) sul sedile posteriore di una macchina di cui non vede l’autista. Il sedile è pieno di cartine stradali, libri, appunti, e cartacce varie; Seavessi sa che guardandoli potrebbe capire dove sta andando l’auto ma ne è terrorizzata.

No, Seavessi non ha ALCUN PROBLEMA col controllo, perché? Strane idee che vi vengono. Mah.

Di conseguenza Seavessi sia ieri che oggi si è  svegliata dell’umore di un caimano a dieta.

Poi, stamattina Seavessi per la prima volta da sabato sera si è infilata delle scarpe degne di tale qualifica, al posto delle ballerine di tela; no buono. 
No buono per niente. 
Seavessi sta seriamente meditando di recuperare una stampella per domani – e no, non ci torno al PS, ho già dato.

Con il suo piede blu dentro una scarpa stretta Seavessi oggi deve fare ancora quei sei milioni di cose, rotolare fino dal parrucchiere per fare una parvenza di piega, andare a comprare il riso da lanciare a ZiaDolce e delle mollette matrimoniesche per l’Infanta – che dal canto suo, ha annunciato che lei domani sposerà, oltre al Mioluca, anche Matteo e Filippo e Fabiofassio.

No, ma basta saperlo.

Seavessi stamattina, dell’umore di cui sopra, ha minacciato di morte repentina e dolorosa MaritoNP, se non avesse fatto N cose previste dal Seavessi-elenco pre matrimonio.

Seavessi sa benissimo che MaritoNP si dimenticherà o giudicherà non necessarie 8 cose su 10 del Seavessi-elenco pre matrimonio, salvo poi domani lamentarsi che _ecco, quando si tratta della mia famiglia ti (e sottolineo TI) dimentichi sempre tutto.

Seavessi avrebbe voglia di ributtarsi a letto.

No neanche, Seavessi ha paura dell’incubo.

giovedì 28 aprile 2011

L’effetto farfalla

Avete presente i film, che quando il serial killer con la sega elettrica già pronta si apposta dietro al cespuglio parte la musichina inquietante, oppure quando lui e lei si guardano per la prima volta scatta il fermo immagine  e il coro angelico – che se lui e lei non son proprio deficienti lo capiscono che son destinati a una  casa con lo steccato bianco tre figli biondi e un labrador?

Ecco, a Seavessi questa cosa fa un’invidia profonda. Perché, perché non possiamo avere una colonna sonora decente nella vita reale?

Non lo sappiamo mai, che stiamo per vivere un attimo importante, che quella piccola piccolissima cosa ci cambierà l’esistenza. Lo scopriamo, forse, anni dopo, forse mai.

Quel libro che compri solo perché ha una bella copertina, e ti cambierà il modo di pensare per sempre, e vent’anni e quattro traslochi dopo lo rappezzerai amorevolmente con lo scotch perché l’hai riletto tante volte che cade a pezzi,

Quella canzone che senti per radio, in macchina con tuo padre, e pensi chissà chi è, ed è il gruppo musicale che ti accompagnerà per tutta l’adolescenza e oltre, e dopo quella canzone le tue orecchie non saranno le stesse mai più.

Il tuo capo che ti hanno appena presentato, e pensi bah, tanto è un lavoretto per tirar su due soldi all’università, e neanche sul subito memorizzi il nome, e invece quel tipo te lo sposerai e ci farai un’Infanta, ma della prima volta che ci hai parlato non hai memoria, altro che immagine rallentata e chitarre acustiche sotto.

Le amiche che ripeschi su facebook dopo anni (tu che diffidi ferocemente di facebook), quelle incontrate sul blog (tu cheguardi i blog, incluso il tuo, con sospetto), quelle conosciute in rete (tu che nella vita offline ci metti secoli a dire ciao).

O, mammescamente, Wondermary che ti dice _sai cosa? Secondo me è ora che le togli il pannolo, all’Infanta. E tu vai a casa, togli il pannolo e bon, finito il grande momento spannolinamento sui cui hai gli incubi da mesi.

Dov’è il camion nascosto dietro l’angolo con l’orchesta sinfonica sopra? Dove sono quelli che avrebbero dovuto fare capire a Seavessi oh ciccia, da qui in poi si cambia?

Nisba?

Allora Seavessi fa da sola:



domenica scorsa maritoNP ha tolto il ciuccio all’Infanta.

Da allora il ciuccio non è mai più stato nominato nè tantomeno richiesto.
Basta risvegli notturni che s’è perso il ciuccio.
Basta cerca il cuiccio alle tre di notte piglialo lavalo disinfettalo.
Basta rumore notturno di Infanta ciucciante che Seavessi ci restava sveglia per ore.
Basta dare la caccia al ciuccesco assortimento prima di nanna, che di tre ciucci morire se riuscivamo mai a trovarne uno.


E se per voi questo non è cambiare vita...

mercoledì 27 aprile 2011

Seavessi’s anatomy

Ahimè nisba Dr McDreamy, così vi disilludete subitissimo. 

Peraltro Seavessi (e qui mi sa che partono le bastonate) non è mai riuscita a trovarlo così appetibile, il Dr McDreamy, reo di avere troppi capelli laddove Seavessi subisce il fascino del pelato e ancora sta in lutto per Mark Greene.

Comunque, per le amanti del genere, a voi:



Vaneggiamenti a parte, ieri Seavessi è stata brava, è uscita dal lavoro e ha chiamato l’adorato DottorS, raccontandogli della caviglia gonfia e blu puffo, convinta di sentirsi dire _eeeeh mettici del ghiaccio, ce l’hai un sacchetto di minestrone surgelato in freezer?

E Invece no, l’amato DottorS ha fatto la voce cattiva e ha spedito Seavessi al PS della Piccola Città, minacciandola di distorsioni microfratture e gonfiaggini varie.

Sob.

Now, come diceva il buon Freddie all’ inizio di Breakthru,  visto che non fosse stato per voi Seavessi non avrebbe chiamato il DottorS con tutto ciò che ne è conseguito, ora mie ipocrite lettrici, mie simili, mie sorelle (dai che è facile questa, vi aiuto, NON è Harry Potter, almeno credo) vi toccano

10 cose che Seavessi si è sentita dire al PS

  • È un codice bianco, poi devi pagare il ticket (infermiera dodicenne  truccata da Spice prima maniera)
  • Ok scopri il ginocchio – ma io ho male alla caviglia –ah ma va??? (radiologo)
  • Aspetta qui che stiamo masterizzando il dvd con le radiografie (infermiera di radiologia. Rientra nella stanza, si sentono le matte risate)
  • Vedi che secondo me stanno masterizzando la quinta stagione di Friends (Dabo, via sms)
  • Ma porcaescort, perché sto accidenti di computer è bloccato su Dicembre 2011??? (medico del PS con terrificante accento ciociaro)
  • Ma vorrai mica vedere un ortopedico???  (sempre medico ciociaro, con tono tipo _DAVVERO vuoi portare tua figlia di tre anni ai provini del GF?)
  • Dovresti stare a riposo e caviglia scarica, anche se non è rotta può incasinarsi lo stesso – eh ma dottore io lavoro e c’ho un’Infanta di tre anni – eeeeeh capisco (con sguardo sognante) almeno fosse rotta... (sempre medico di cui sopra)
  • Scusi infermiera dodicenne truccata da Spice prima maniera, nessuno mi ha detto dove e come pagare il ticket del codice bianco – aspetta che guardo, no vai pure, sei un codice giallo, stai tranquilla.
  • ZiaBella te che sei nella Misericordia, cos’è un codice giallo? Un codice giallo vuol dire uno o più parametri vitali assenti, Seavessi. Il polso ce l’hai quindi mi sa che è il tracciato cerebrale.
  • Eh Seavessi hai la pressione alta  (NonnoG sfogliando il referto)– ma non me l’hanno provata – come no qui c’è scritto ore 16.02 pressione 80-140 – ma io alle 16.02 ero in ufficio.

martedì 26 aprile 2011

Sense and Sensibility

Ossia la Ragione e il Sentimento, fra cui Seavessi ha oscillato come un pendolo impazzito nei giorni scorsi.



In realtà, inopinatamente, la parte della Ragione è spesso toccata a MaritoNP, in uno scambio di ruoli piuttosto destabilizzante; soprattutto per il fatto che il Sentimento è toccato a Seavessi, che lo gestisce con la grazia e la disinvoltura con cui maneggerebbe una bomba a mano senza spoletta.

Ma andiamo per ordine, o quasi.

La casa del mare ha un pavimento meraviglioso, una specie di marmiglia liscissima su cui è un piacere camminare scalzi. Sabato sera, ora di uscire a cena (e ovviamente frigo vuoto con l’eco), Seavessi pensa bene di schiantarsi fra il corridoio e la cucina, prendendo una storta terrificante.

MaritoNP _andiamo al PS.

Seavessi _NOOOOOOOOO figurati cosa vuoi andare al PS, cosa mi devono dire, che ho preso una storta? Giallosò, solo che se andiamo là con un codice men che bianco stiamo là almeno sei ore, e la bimba deve cenare e in casa non c’è niente e non troveremmo neanche parcheggio, io NON HO NIENTE andiamo in pizzeria.

Ovviamente la caviglia di Seavessi or ora ha tutto l’aspetto di un melone blu, e Seavessi medesima ha passato la domenica e il lunedì rimpinzandosi di OKI e saltellando sul piede sinistro su e giù per il ripidissimo paesello ligure.

Poi.

L’Infanta usa il ciuccio solo per la nanna, da quando aveva poco più di un anno. Questo per ottime ragioni pedagogiche, vale a dire che quando ha cominciato a parlare decentemente Seavessi dava di matto a sentirla biascicare col ciuccio.
Però i ciucci amati dall’Infanta per qualche ragione sono difficili da trovare nella Piccola Città, non li tiene nessuno. Seavessi domenica mattina va in farmacia a fare spesa di OKI, e vede uno scaffale PIENO di ciucci Infanteschi.

Dopo pranzo, ora di nannapiccola

Seavessi _marito, quasi quasi compro qualche ciuccio...
MaritoNP _ma va là, per quanto vuoi che li usi ancora?
Seavessi _ma è piccola! Non ha ancora tre anni, è presto, non mi sento di toglierle il ciccio della nanna, è troppo!
MaritoNP (all’Infanta nell’altra stanza) _Infanta!!!! Cosa dici se regaliamo il ciuccio ai pesciolini?
Seavessi (sibilando) _ma sei scemo! Ora mi va in crisi, le crollano le certezze, le si ribalta il mondo!
Infanta (distratta) _va bene papà.
Seavessi _eh?
Marito Np _visto? Infanta allora d’accordo?
Infanta _sì, il ciuccio lo diamo a pessssiolini che sono piccoli, io ho quasi tle anni.

E così fu che l’Infanta tolse il ciuccio.

Quella che più di tutti ha fatto le spese dell’overdose di OKI di Seavessi è stata La Tina, che aveva bisogno di calma e riposo e invece è stata chiamata e messaggiata in modo compulsivo e incontrollato, da una Seavessi in balìa di paure  retroattive e inusitati slanci comunicativi, non si sa quali dei due più spaventosi.

La Tina, scusa, uiloviù.

venerdì 22 aprile 2011

Già che ci siamo

Seavessi ci gode indegnamente quando nell'openspeis regna il silenzio, quando ci sono i giorni tipo oggi in cui mezzo mondo è in vacanza e l'altra metà se ne può stare un po' in pace, quando perfino il blogmondo è tranquillo e ovattato.

Un po' come quando si gira in macchina in città di notte o nelle prime ore del mattino, quando ci sono poche macchine e ci si può guardare intorno, e vedere angoli nuovi.

Quindi oggi Seavessi fa vacanza, se ne approfitta e mette un bel post di pensieri sparsi

stasera si parte per il mare

le previsioni sono orribili

chi se ne frega

devo ancora fare le borse

domani facciamo colazione in spiaggia, tutti e tre. Oppoffarbacco, tutti e tre!!!

chi sa se per domani la smetto di avere in testa In my place, è un delirio

finalmente, ho finito il Libro Peso

peccato, ho finito il Libro Peso

da domani per un po' solo mapponi di fantascienza, ho bisogno di qualche bell'alieno rilassante.

ho scoperto una funzione fantastica del mio Cellulare Sfigato: ha la simulazione di chiamata, con possibilità di timer. E' un Cellulare Sfigato ma ha guadagnato un sacco di punti!!!!

usti, fra due WE si sposa ZiaDolce

brava Ziadolce, sarete felici.

sarà capace l'Infanta a portare i fiori senza mettersi a correre per la navata urlando _è tutto necessalioooooooooo?

ieri l'Infanta ha dichiarato _quando si pposa ZiaDolce io pòlto anche il Mioluca. Così ci pposiamo anche noi, già che ci siamo.

Ottimizziamo gente, ottimizziamo.






ah, un PS: ragazze, sulla fiducia, abbracciamo tutte fortissimo la Tina, che comincia una nuova avventura?


giovedì 21 aprile 2011

Sometimes my mind plays tricks on me

Seavessi-casa, interno sera

Ore 21.15
Seavessi collassa sul divano, reduce da una giornata a cui è sopravvissuta solo grazie a un costante supprto amicale, con la mezza idea di mettere su un dvd impegnato che alzi il livello culturale della giornata. È indecisa fra New Moon e Monsters &Co.

Ore 21.18
MaritoNP, più garrulo e lieto di quanto Seavessi sia disposta a sopportare, invade il divano e mette su rai 3 che lui è un fan di Chi l’ha visto.

Ore21.30
Seavessi, che dopo 10 minuti di Sciarelli ha già voglia di telefonare a tutti i suoi remoti conoscenti per assicurarsi che siano tutti presenti all’appello e raggiungibili, abbandona MaritoNP che si sta scofanando mezzo chilo di colomba, si infila sotto la doccia e si mette a letto con libro.

Ore 22.15
Neanche La Dodicesima Notte riesce a tenere sveglia Seavessi, che crolla del sonno dei giusti – o degli incoscienti.

Ore 23.30
MaritoNP_Seavessi, Seavessi, dormi????
Seavessi _Sì
MaritoNP _oh scuuuuuuuuuuusa senti sai mica dove ho messo la camicia azzurra quella coi quadratini? Eh? Eh?

Ore 00.15
MaritoNP viene a letto pure lui, premurandosi di inciampare in qualunque cosa, sbattere il maggior numero possibile di porte e tirare giù mezzo calendario perché non riesce a inserire l’allarme.

Ore 02. rotti
Infanta _MAMMAAAAAAAAAAAMAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Seavessi (si precipita in cameretta perdendo 2 anni di vita) _amoremiodimmicosac’è
Infanta (sognando) _mamma domani posso mèttele gli occhiali da sole?
MaritoNP _RONF RONF RONF

Ore 04.30 circa
ZUP ZUP FRUSCCHHHH STOMP TUP TUP TUP (rumore di Infanta che viene nel lettone)
Infanta (con voce rotta di pianto) _mamma
Seavessi _sì amore mio
Infanta (col magone) _io voglio il Mioluca.
Seguono 10 minuti di spiegazione sul fatto che il Mioluca sta dormendo nel suo lettino e anche la sua mamma e il suo papà dormono, beati loro.

Ore05.rotti

Infanta (scalciando nel sonno, ancora col magone) _IO VOJJIO IL MIOLUCA, BUAAAHHHH

Ore 06.08
Gli occhi di Seavessi si aprono neanche avessero le molle e non c’è verso di richiuderli. Il cricetino mentale di Seavessi comincia a correre come un forsennato nella sua ruotina, cercando di ricordare e risolvere un problema di importanza capitale.

La pace nel mondo?
Ci va l’aglio nella carbonara?
Dove ho messo gli orecchini a cerchio?

NO.
Il cricetino sta cercando, come ne andasse della sua stessa sopravvivenza, di ricostruire tutto il trigo delle bacchette del finale di Harry Potter.

Ore 09.17
Seavessi sta aspettando con ansia che arrivi in ufficio l’unico collega Potterista che ogni tot mesi si prende la briga di rispiegarle il trigo delle bacchette.




mercoledì 20 aprile 2011

In mezzo all'èlba

‘morning ladies.

Ieri Seavessi è sparita nell’antimateria, nel vero senso della parola.Al mattino è andata a farela donazione di sangue, cioè nel suo caso la donazione di plasma-

DLIN DLON piccolo spazio pubblicità

Ragazze, se già non lo fate, donate il sangue. Fa bene agli altri e a voi, fate una cosa buona e vi tenete anche sotto controllo la salute. Lo so, lo so, siete anemiche e avete i valori del ferro che li potete usare da zerbino, ma lo stesso potreste essere in grado di donare piastrine o  plasma.
Lo sapevate che il plasma è l’unico emocomponente per cui l’Italia non è autosufficiente e lo deve importare dagli USA (fonte: il primario del centro trasfusionale della Piccola Città; eventuali errori  di comprensione sono miei)?



Sapevatelo.


Comunque, la donazione comporta un giorno libero dal lavoro, e Seavessi è tornata a casa.
La casa vuota.

Praticamente una dimensione parallela, senza Infanta che chiede di andare in bici e senza MaritoNP che sbriciola patatine ovunque.

Seavessi si è goduta il silenzio, con calma ha steso il bucato al sole, ha tolto le erbacce alle sue amatissime erbe aromatiche, lieta che almeno per il momento nessuno le costruirà una centrale nucleare a 20 km da casa.

Son soddisfazioni anche quelle.

Ahimè di breve durata.

Seavessi è andata a recuperare l’Infanta all’asilo e
  1. Ha visto il cartello sulla porta con cui in tono risentito le maestre dicevano che _purtroppo la gita a Leolandia è annullata, peccato per l’indubbio valore educativo ecc ecc si auspica in futuro maggiore collaborazione ecc ecc. Per una volta Seavessi ha la coscienza pulita, lei la gita l’aveva confermata se pure un po’ preoccupata.
  2. La temutissima MaestraS l’ha fermata dicendo che l’Infanta, un paio di volte, stava giocando tranquilla e facendo tutt’altro, quando d’improvviso si è messa a piangere perchè aveva _paiùla del fumo nella macchina.

Ma porcaescort, porca, porchissimaescort.  Lo sapevo, lo sapevo che la teoria di MaritoNP _ma no, non stare lì a parlarglienene, vedi che s’è già dimenticata, le fai solo paura era una minch una sciocchezza.

Seavessi chiama la pediatra.

La pediatra di Seavessi  è bravissima, ma ha un atteggiamento di questo tipo:



infatti immediatamente ha confortato e consolato Seavessi:
_eeeeh ma certo, bisogna parlarle, farle raccontare, è una bimba molto sveglia, sta rielaborando, bisogna raccontarle tutto e rivivere il momento, altrimenti è certo che ci troviamo fra qualche mese  a dover chiamare uno psicologo infantile.

Tiè, ma anche no.

Ieri sera Seavessi ha passato un’ora ascoltando l’Infanta che le spiegava che _lamacchina ha fatto fumo pelché la mamma ha sbagliato stlàda e è andata in mezzo all’elba.

Seavessi non sa se avallare la versione o no.

lunedì 18 aprile 2011

Ci pensiamo noi

Ogni tanto Seavessi si convince di avere tutto sotto controllo.


No per favore, non è questa la parte del post che fa ridere, smettetela essù, se fate così non racconto più niente. Respirate.



Dicevamo, ogni tanto Seavessi sente riemergere la Bree che è dentro di lei.  Prepara i vestiti per tutta la famiglia la sera prima, swiffera financo GattoAbusivo, guarda commossa l’Infanta che le dice _mamma facciamo le calòte bollite stasèla?

Naturalmente dura pochissimo.



Questa mattina la Seavessi famiglia era in piena modalità Manic Monday, nessuno trovava niente, MaritoNP ci metteva mezz’ora a lavarsi i capelli neanche fosse Brian May ai tempi d’oro, Seavessi gli urlava se stava per caso lavando i capelli uno per uno e chiamandoli pure per nome, l’Infanta ululava che voleva andare all’asilo con le ciabatte della piscina e il passamontagna.

In compenso il blocchetto di buoni pasto asileschi era misteriosamente finito nel cassetto delle posate, Seavessi non trovava l’unica maglia che voleva mettere e MaritoNP continuava a inciampare nei passeggini degli orsipù sparsi ovunque.

Seavessi in tutto ciò ha ritrovato i buoni pasto, convinto l’Infanta a mettersi le scarpe, stirato la maglia dispersa, swifferato la cucina, dato una passata la bagno, e infine grazie a  un qualche intervento ultraterreno erano tutti pronti.

Mancava solo l’impostazione della cena.

Seavessi _Infanta, cosa vuoi per cena? Facciamo il pollo?
MaritoNP (dalla camera da letto) _no non preoccuparti, facciamo noi!!!!
Infanta (con nonchalance) _ma sì mamma, stai tlanquilla, non avèle paiùla (???), facciamo io e papà la cena!!!! (si gira e corre verso la camera da letto, urlando) papààààààààà andiamo a complale i uovikìndel!!!!


Seavessi non vuole sapere.

sabato 16 aprile 2011

Sefossi felice

Se avessi perso, smarrito senza neanche accorgermene, un'amica partita mentre io ero impegnata a sentirmi una mamma incapace

Se l'avessi ritrovata dopo un tempo indefinito, per vie che voi umani ecc ecc,

Se l'avessi ritrovata splendida come l'ho lasciata

Se avesse passato un intero pomeriggio con me e l'Infanta, probabilmetne annoiandosi a morte ma continuando a sorridere

Se l'Infanta le si fosse inerpicata addosso come un piccolo sherpa e l'avesse costretta a colorare uinnipù e raccogliere papaveri, e lei non fosse fuggita comunque

Se mi fossi accorta di quanto mi sia mancata

Se avessimo riso insieme come se non fosse passato un giorno

Se le augurassi tutto il meglio, e il meglio verrà

Se ogni tanto anche io dimenticassi nell'armadio la maglietta Sociopatica Anaffettiva

Se fossi felice.

venerdì 15 aprile 2011

Ciao Vittorio.

Stamattina Seavessi voleva scrivere un post pieno di cuoricini, su come ieri l'Infanta sia andata ai giardinetti con l'asilo e per tutto il tempo si sia tenuta per manina con il MioLuca.

Però stamattina ha aperto Repubblica.it e le è passata la voglia.

Ciao Vittorio.

Restiamo umani.

giovedì 14 aprile 2011

Asilo, sociopatia e un quiz.

Ok Ladies (e Berlicche, se legge, sia mai che ci giochiamo l’unico lettore), grazie per il brainstorming di ieri. L’infanta alla fine s’è deciso di mandarla.

MaestraS, alla notizia, è passata alle domande di livello2: _portate il pranzo al sacco o volete il menu pizza e patatine?
Seavessi nel panico ha detto _non lo so, facciamo uguale al MioLuca.

Fine comunicazione di servizio.

Passiamo alla riflessione del giorno; qualche giorno fa, su fb, è venuta fuori una discussione sulle vacanze, i ristoranti etc. children free, in sostanza sui posti dove gli Infanti non sono ammessi o graditi.

Seavessi, da mamma e da sociopatica, non trova la cosa particolarmente scandalosa, la trova ecco... non centrata.

Vero è che in certi posti è comune buonsenso non portarceli, i bambini; però metti che un genitore il sale in zucca che gli impedirebbe di portare il figlio in pieno terrible two in un ristorante di lusso a lume di candela non ce l’abbia.

Gli vieti di portare il figlio.

Cosa ottieni?

Un adulto senza sale in zucca che va al ristorante di lusso a lume di candela. A quel punto però nulla gli impedisce di fare caciara mentre al tavolo di fianco taluno chiede la mano di talaltra, di non silenziare il telefono che come minimo come suoneria ha il gattino Virgola, di urlare per chiamare il cameriere.

Seavessi in versione pre-mamma era usa frequentare luoghi vacanzieri non per famiglie, eppure di rompiballe individui fastidiosi, che sulla spiaggia spersa in Grecia accendono la radio tunzettunze a manetta, ne ha sempre trovati comunque.

Ovviamente Seavessi ha un punto di vista da sociopatica anaffettiva (oh ragazze DOBBIAMO fare la maglietta. Ci serve un logo.), e in genere se è in compagnia di più di 4/5 persone si mette in un angolo e cerca di mimetizzarsi con la tappezzeria, ma ritiene che il problema non siano i bambini ma rompiballe in genere.

Se qualcuno ha notizia di vacanze, voli, spa etc. rompiballe free Seavessi prenota domani.

E ora, tanto per dire la minch  la notizia leggera della giornata, Seavessi vi propone un piccolo

Seavessi quiz


Ogni tanto Seavessi e MaritoNP si incantano a sognare il fratellino/sorellina, e giocano a comelochiamiamo.

Ieri sera Seavessi, come ogni volta, ha tirato fuori _se è un maschio lo chiamiamo Roberto. E fin qui no news. Seavessi è da quando aveva 12 anni che immagina un figlio Roberto, e neanche a farlo apposta la sua vita è stata costellata di Roberto importanti. Naturalmente è un nome che MaritoNp schifa sommamente.

MaritoNP_e se è femmina?

Seavessi (distratta, senza pensarci) _e se è femmina Angela.

MaritoNP _???

A Seavessi è uscito fuori Angela, così senza pensarci, è un bellissimo nome in effetti, e a Seavessi suona benissimo Roberto o Angela, Roberto e Angela.

Seavessi ci ha rimuginato tutta la notte, e stamattina improvvisamente ha capito perché da qualche parte nello spazio siderale fra le sue orecchie un neurone solitario dice Roberto e Angela. Un po’ come quando state pensando a tutt’altro e scoprite che vi siete dimenticate di pagare il bollo auto ma in compenso vi ricordate perfettamente il compleanno di un vostro compagno di asilo che non vedete da 30 anni, e che detto compagno d’asilo era soprannominato Puzzola.

C’mon gente, da dove arrivano Roberto e Angela (ovviamente è una cosa indovinabile, non strettamente personale)? MaritoNP quando l'ha saputo ha mandato allegramente a stendere Seavessi.

Io nel frattempo cerco di inventarmi un Seavessi-award per il fortunato indovinatore!


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and the winner is.....


Ty!!!!!


mercoledì 13 aprile 2011

Sesapessi cosa fare

Seavessi è tornata alla sua amata scrivania, reduce da una mattinata di riunione a Milano (da cui è scappata lasciandosi la nuvoletta dietro tipo bipbip).

Seavessi ha piantato su una gran polemica con un tizio in treno, per motivi etici ed ecologici riguardanti l'utilizzo e il riciclo della carta; il tizio pensava che il libro che Seavessi stava leggendo fosse buono per accendere il barbecue o a scelta per pareggiare le gambe del mobile TV, Seavessi pensava che il giornale che il tizio aveva in mano avrebbe agevolmente potuto essere ridotto in fogli e utilizzato per scopi igienico-sanitari.

Seavessi si era completamente dimenticata di una webconf che lei stessa doveva tenere alle 14.00, ma per fortuna è arrivata appena in tempo ed è riuscita a recuperare il materiale in corsa.

Fin qui tutto ok, ma Seavessi è alle prese con un dilemma che Amleto in confronto doveva scegliere cioccolato o stracciatella.


A fine maggio l'asilo va in gita - o meglio è la gitona di fine anno, si fa di domenica e ci vanno anche i genitori e le Seavessi single-mode. Si va in un parco vicino a Bergamo, Qualcosalandia.

Seavessi era serenamente intenzionata a passare la mano, questo giro, l'Infanta avrà appena tre anni, ci sono al minimo tre ore di pullman e si sta in ballo tutto il giorno.
Oltretutto l'Infanta schifa il passeggino. 
Avrà tutta la vita per andare in gita.

Ieri però MaestraS, di cui Seavessi ha un sacro terrore tipo quello che gli aborigeni dell'isola hanno della Sacra Montagna che Sputa Fuoco, ha placcato Seavessi che neanche al Sei Nazioni, e le ha fatto presente che _sarebbe proprio il caso che l'Infanta andasse alla gita, che è bella e divertente e ci vanno tutti e insomma sarebbe un peccato una bimba così ben integrata.

Seavessi non sa cosa fare, deve rispondere entro domani.


martedì 12 aprile 2011

Sepensassi alla scuola

Questo post partecipa alla giornata di blogging sulla scuola italiana.



Seavessi voleva scrivere un bel papiro pieno di colte citazioni - ok, va bene, le citazioni magari no eh che non sono il mio forte – e di dotte ragione per cui Seavessi pensa che la scuola pubblica sia meglio della privata.

Ma Seavessi ha scoperto che le vengono meglio gli elenchi, per cui:


10 cose che Seavessi pensa sulla Scuola Italiana

  • Seavessi è andata sia in scuole pubbliche che in scuole private. Le private erano indubbiamente più belle, comode e attrezzate, nelle pubbliche ha imparato più cose e meglio.
  • Seavessi è una bieca tradizionalista che ritiene che a scuola bisogna imparare a leggere, scrivere e far di conto e magari ecco, il corso di lingua piemontese (alle elementari)  lo lasciamo perdere e facciamo un’ora in più di matematica. Per questa ragione Seavessi pensa che bisognerebbe fare un passo indietro e smettere di caricare le maestre di strambi programmi di utilità dubbia, e lasciare che facciano il loro lavoro in pace. Pazienza se il pargolo arriva in prima media e non dice cerea, l’importante è che non dica se avrebbi.
  • Seavessi ha amato moltissimo anche la scuola privata dove sono andate lei e Ziabella. Ancora oggi quando vede in giro le sue suorine si sdilinquisce.
  • NonnoG e NonnaG, però, hanno potuto scegliere e hanno scelto (e pagato) per quella scuola privata. Quando Seavessi ha cercato di iscrivere l’Infanta al nido comunale della Piccola Città, l’impiegata le ha praticamente riso in faccia perché Seavessi è residente nel Paesino, ahahah signora io la domanda gliela faccio ma non ci speri.  L’Infanta è andata al nido privato e Seavessi per due anni ha pagato l’equivalente di un discreto mutuo. Si è comunque trovata benissimo, ma NON E’ STATA UNA SUA SCELTA.
  • Quanto sopra è sbagliato, per così tanti motivi che altro che un elenco in 10 punti.
  • La scuola elementare è di un’importanza inimmaginabile. Chi si perde lì si trova già alle medie a rincorrere, e certe cose non le imparerà più, non le introietterà nel modo profondo possibile in età da elementari. Bisognerebbe buttarci dentro un pozzo di soldi, e benedire ogni singolo euro speso per le scuole elementari.
  • Mica son tutte rose e fiori. Anche Seavessi ha avuto maestre e professori che ecco, magari se facevano qualcosa d'altro di se stessi era meglio, per loro e per un sacco di ragazzi. Ci deve essere da qualche parte un qualche intelligentone in grado di inventarsi un modo per valutare anche gli insegnanti, troviamolo e poi facciamo come dice lui. Gli insegnanti – quelli veri -  han solo da guadagnarci.
  • La scuola del Paesino ha finestre enormi che danno sulla campagna aperta. Seavessi ricorda certe giornate d’inverno in cui guardava fuori e vedeva i mulinelli di fiocchi di neve, e lei e gli altri bambini aspettavano di uscire per andare a fare gli angeli di neve nel cortile.
  • Domenica sera Seavessi si è trovata in casa, a tradimento, due compagni di asilo Infanteschi, un bimbo cinese e una bimba indiana. Avrebbe voluto fotografarli tanto erano belli, e tanto giocavano bene insieme pur parlando tre lingue diverse. Seavessi avrebbe voluto andare a prendere le maestre e baciarle in fronte, anche se la stanno facendo dannare per recuperare 10 bottoni di colori diversi.
  • Seavessi non vede l’ora che l’Infanta guardi la neve dalle finestre della scuola.


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