venerdì 28 settembre 2012

Nient'altro.

Seavessi casa, cameretta dell'Infanta, interno notte.


Lampada accesa, libro letto, preghiere dette. Bacio.


_Buonanotte, ranocchietta.

_(broncio) mammaaaa io non sono una ranocchia!

_Buonanotte, mia principessa.

_mammaaaaaaaa non sono una principessa!!!!!

_Ah già, scusami. Buonanotte mia pirata.

_No mamma, non sono una pirata.

_No? neanche? Allora cosa sei amore mio?

_(ci pensa un momento).... la tua bambina. Solo la tua bambina.









Nient'altro.

lunedì 24 settembre 2012

La trave.

E no, non è un post biblico moralista su travi e pagliuzze e vicini di casa.  

Seavessi è proprio turbata dalla trave.

Oggi pomeriggio l'Infanta andrà per la terza volta a lezione di ginnastica propedeutica: Seavessi lo sapeva che era nel propedeutica la fregatura.

La prima volta l'Infanta, probabilmente a causa di una brutta botta di stanchezza, è scoppiata a piangere prima di entrare, e Seavessi, che per portarla lì aveva smosso mari e monti e rifilato Revoluciòn a un assai poco convinto NonnoG, l'ha riportata a casa  dopo dieci minuti. Sì, Seavessi avrebbe dovuto essere dolce e comprensiva. No Seavessi non avrebbe dovuto bofonchiare rancorosa per tutto il tragitto. Hai voglia le cose che Seavessi sbaglia.
fa niente comunque, visto che la minorenne se n'è infischiata allegramente.

Giovedì scorso ce l'ha portata MaritoNP, e dopo un po' di esitazione la Principessa delle Nevi s'è adattata a rotolarsi sul tappeto come i comuni mortali.

E fin qui tutto ok. In effetti Seavessi aveva acconsentito a scambiare il nuoto con la ginnastica perchè le sembrava altrettanto innocuo: come è molto improbabile farsi male cadendo da dentro una piscina, altrettanto improbabile pareva a Seavessi che l'Infanta potesse danneggiarsi correndo o saltellando su un tappeto morbido. 

Correndo e saltellando, ha detto Seavessi.

No che poi marito e Infanta tornano a casa  raccontando di tappeti elastici e camminate sulla trave. Così non è giusto.

Cara maestra di ginnastica,
non sono quattro anni e mezzo che le rifilo cartoni educativi, che le do da mangiare robaccia insipida e sana, che mi rodo ogni volta che si sbuccia un ginocchio per poi mandartela a te che me la tratti come una palla rimbalzina. C'ha l'aria dura, quella trave, e se poi inciampa e mi va giù di testa e si rompe? E se? E se?
Eh ho capito che rimbalzare, rimbalza.
Eh ho capito che le piace.
Ok, ok, il fatto che abbia qualcuno dei miei geni non implica che sia una scoordinata irrecuperabile pure lei.
Ho capito che a quell'età si frantuma le balle annoia a correre su e giù per il tappeto e basta.

Maestra di ginnastica ho capito tutto.

Ma è la mia bimba, non voglio che rimbalzi via così in fretta.

Non si può e non si deve, e non è sano impedire agli Infanti di rimbalzare via, vero?

Quindi tutto quel che può fare, Seavessi, é trovarsi una trave anche lei, invece di stare a guardare gli altri che volteggiano.



giovedì 20 settembre 2012

Italia in Miniatura. E in ritardo.

Ma meglio tardi che mai, mi si dice...

Questo è il post sponsorizzato di cui Seavessi aveva parlato a inizio vacanze; poi chi bazzica questo link saprà che Seavessi ha avutoqualche trascurabile problema personale e automobilistico, e non è più stata nel mood per scrivere il post su Italia in Miniatura.

Ma forse è stato meglio così, doveva essere un post un po' pensato.

Perché è stata una giornata davvero bella, e oggi Seavessi, al sole d'autunno, ci ripensa, e ripensa agli occhi incantati dell'Infanta.
Partiamo dall'inizio, che per Seavessi è una frase detta, senza dare troppo peso, dall'addetta stampa che ha accompagnato la Seavessi famiglia per parte della visita.
L'addetta stampa, oltre ad aver dato a Seavessi il titolo di Mamma Blogger, facendola sentire come il tizio che fa il raccattapalle in Promozione e un giorno gli dicono che è titolare in serie A, stava mostrando a Seavessi alcuni giardinieri che sistemavano tipo con bisturi e microscopio alcuni cespuglietti. E allargando lo sguardo sulle costruzioni vicine, ha detto _è tutto molto ingenuo, molto a misura di bambino.

E qui già, addetta stampa, hai fatto sei trilioni di punti. Perchè per Seavessi l'ingenuità non è affatto un difetto, è qualcosa di prezioso che va salvaguardato nei bambini ma anche nei grandi, è la capacità di vedere la magia nelle cose e gli qquali nel giardino.

Ingenuo. Perché chi ha studiato questo parco non ci ha messo mirabolanti meraviglie, ci ha messo miniature, belle, e ben fatte, e in mezzo alle quali si può girare tranquilli col passeggino (bello, molto bello che all'ingresso siano disponibili i passeggini Stokke per chi non si è portato il passeggino da casa), e pieni di bottoni che una quattrenne può schiacciare, movimentando, per dire, l'aeroporto di Fiumicino, o i personaggi nell'Arena di Verona. Bello anche che sia tutto "a vista", così detta quattrenne può esplorare cercando i bottoni da ccchiacciare, senza che la mamma passegginata perda anni di vita ogni volta che non la vede più.

Ingenuo. Probabilmente ingenua anche Seavessi, che s'è incantata facendo il giro in barca nell'area di Venezia, ascoltando il commento sonoro così suggestivo. Belli, i commenti sonori, belli tutti, e bello che sia indicato di chi è la voce.

Ingenuo il trenino sopraelevato pieno di bambini contenti ("mamma guarda! la Sicilia dove sta nonna!!!"). E di papà fotografanti. No aspetta. Era MaritoNP quello che fotografava compulsivamente. Gli altri papà stavano tranquilli.

Ingenua Seavessi a farsi trascinare sule minimontagne russe quelle col tronco, ben sapendo che ha paura.

Per nulla ingenuo, anzi con quel tanto di Scottie, teletrasporto! che ha fatto impazzire Seavessi invece il YouMini, la possibilità di farsi fare una specie di "foto" 3d (il risultato finale è una, appunto, miniatura) che poi si può o lasciare nel parco, richiedendo di collocarla dove si preferisce, o avere da portare a casa. Se passa di qui Doug Seavessi si offre di raccontare il procedimento perché vale la pena. Facile che all'Infanta non importasse niente della miniatura, ma farla l'ha fatta impazzire.

Una giornata ingenua. Un po' magica (e strana per Seavessi che non ama i parchi a tema). Che ci siamo goduti dall'inizio alla fine.

Ah, naturalmente, per dovere di cronaca, Seavessi ha chiesto all'infanta cosa le fosse piaciuto di più.
L'Infanta ha risposto _i bottoni da schiacciare. Posso schiacciarli ancora l'anno prossimo?




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Postilla per Doug e per chi vuole il Youmini!
Molto in breve il Youmini è questo
Ma.

E' come funziona che è fantastico.
Allora Doug prendono le persone da miniaturizzare (nel mio caso il marito e la quattrenne, e siccome sono buoni hanno lasciato entrare anche me con la gnappetta in braccio), e le portano in uno stanzino dove c'è una piattaforma quadrata. Sulla piattaforma è montata una struttura a parallelepipedo (non sparatemi, lo so che non è la parola giusta), e in un angolo c'è un PC con un'addetta, di cui parte del compito è impedire a Seavessi di premere qualunque bottone le venga a tiro.
Purtroppo la scansione richiede che gli scansionati (scansiti, scannerizzati o come diceva un ex collega di Seavessi scannati) stiamo molto fermi, per cui non è molto fattibile con gnappetti piccini o, Doug, col gatto. A meno che non passiate preventivamente sul gas il gatto/ i gnappetti, ma Seavessi negherà di averlo suggerito e anzi deplorerebbe caldamente che ciò accadesse.
Anche perchè nisba fornelli nelle vicinanza.
Comunque, si intima agli scansionandi di stare fermi, promettendo in cambio gelati caramelle e altre cose che farebbero storcere il naso a Tata Lucia, e si spengono le luci. A quel punto dalle sbarre della struttura parallelepipedoidale (?) partono quattro laser rossi che scansionano chi sta sulla piattaforma.
Si riaccendono le luci, si fa OOOOOOH, e subito dopo l'addetta al PC ti fa vedere il risultato della scansione.
Si rifà OOOOOOH, si dice brava Infanta toh la Mentos, no MaritoNP non fare così non è che c'hai il nasone è un riflesso, dopodichè si fa qualche foto delle due cavie dei due fortunati scansiti, di modo che sia poi possibile dipingere il youmini coi colori giusti dei vestiti e i tratti giusti del viso.
(sì MaritoNP, anche mimetizzare il naso, come no).

E poi si aspetta qualche settimana la consegna, e si pensa a come il tutto starà bene nel presepe XD


martedì 18 settembre 2012

18 settembre

Revoluciòn,

piccola rossa che hai pescato i geni di chissà quale antenato austroungarico,

che hai gli occhi color del temporale

che ridi sempre e saluti con la manina

e saluti il gatto il televisore il vicino di casa e la pentola a pressione

che oggi hai imparato a puntare il dito e chi si salva più

che ti addormenti da sola e guai a scocciarti

che quando sei girata male ti si sente anche nelle province limitrofe

che sei piena di giochini da masticare ma il preferito è il mio hip hop verde

che guardi tua sorella e vai in deliquio

che sei ostinatamente sottopeso e mangi come un caimano

che ti sei innamorata otto secondi dopo essere entrata al nido

che giochi con la gatta e quella non ti graffia

che sei così bella e sorprendente e allegra

come un regalo da scartare ogni giorno

Buon ottavo complemese amore mio.

mercoledì 12 settembre 2012

Inserivatevi.

Seavessi legge tanti post bellissimi in questi giorni. Di mamme che vedono i piccoli lasciare il nido, e si commuovono e commuovono.
Si commuove anche Seavessi, per quel che si può commuovere una che vive perennemente sull'orlo del pianto e si rovescia di lacrime per la pubblicità delle mamme che vedono gli atleti piccoli.

Se Seavessi fosse la mamma di uno che si tuffa dai dieci metri e lo vedesse bambino le verrebbe il crepacuore fulminante e non arriverebbe mai a vederlo sul podio.

Scusate. Seavessi è rimasta traumatizzata quando ques'estate ha beccato l'Infanta che giocava a GinnasteViteParallele sull'impalcatura mobile che NonnoG usa per verniciare. Appesa per le ginocchia come un pipistrello, la piccola disgraziata ululava mammmaaaaaaaaaaguardaaaaaaaaaaaa.

Dicevamo, Seavessi si commuove.
Si commuoverebbe.
Le minorenni non collaborano.

Ieri notte Seavessi ha approfittato delle ore insonni per montarsi il cuore come se fosse panna, e stamattina guardava l'Infanta sbrodolarsi di lattenesquic con l'occhio lucido, e scrutava Revoluciòn (che rigurgitava  gioiosamente sul padre come non ci fosse un domani) spuntando mentalmente le paranoie da nido, da La tratteranno male a Si dimenticherà di me passando per Chiamerà mamma la tata e Si ammalerà di mallattie misteriose e imperscrutabili e sarà colpa mia, perché? perché sì. E smettila di discutere con le paranoie, cretina.

Quindi capite che Seavessi era bella carica, nella migliore disposizione d'animo per piangere che neanche Missitalia appena eletta.

Ma.

L'Infanta arrivati all'asilo ha detto _beh, ciao. E se n'è ita e chi l'ha vista più. Ciao neh Infanta. Ciao. Bacio a mamma? Eh? Ciao.

Ma

Revoluciòn arrivati al nido s'è prontamente innamorata dei cubi di gomma e di un maturo duenne di nome G. Non è chiaro in che ordine. Seavessi è rimasta lì un'oretta, ignorata dalla progenie. 
Poi ha detto beh proviamo che vado a fare due passi.
Sì è installata in edicola, ha importunato l'edicolaio per venti minuti, ha pagato oro per una rivista che titolava Tutto sui cupcakes, dentro alla quale ha poi trovato una valida alternativa alla crema al burro, la Variante allo Strutto (sic).
E' tornata al nido, è stata nuovamente ignorata, e incoraggiata dalle tate a sparire per un'altra oretta.
Alla fine della quale ha recuperato Revoluciòn cantante e salutante, ha scoperto che nel frattempo la tenera piccola aveva scroccato un omo alla frutta, e l'ha portata a casa. Non troppo convinta.
Revoluciòn, no Seavessi.

Quiz.

Secondo voi, at the end of the day, Seavessi:

a- si sente la mamma più immensamente fighissima dell'universo e di alcuni universi limitrofi, per aver allevato due giovani donne allegre serene e sicure di sé.

b- si sente la mamma più schifoserrima del creato, perché entrambe le figlie ne han talmente le balle piene di lei che non vedono l'ora di migrare verso altri lidi.

c- si sente perplessa. Molto perplessa. Almeno due-birre-e-un-gelato-di-grom perplessa.

Perchè Seavessi non riesce mai a scrivere un bel post commovente da primogiornodiscuola?


lunedì 10 settembre 2012

Bisogna dirlo.

Una volta, Il blog era molto giovane e anche Seavessi era più giovane di una figlia e di un milione di bloganni, era comparso un commento di una sedicente psicologa, che dispensava a Seavessi consigli su come mantenere vivo e vivace il rapporto con MaritoNP. Seavessi lo linkerebbe ma non le viene dove sia, magari qualcuna delle blogamiche dei primordi se lo ricorda.

Seavessi aveva risposto, abbastanza banalmente, che da una che si definisce sociopatica anaffettiva e malmostosa non ci si possono aspettare dettagliate descrizioni della vita di coppia. Fisica o affettiva che sia.

Per cui questo post non ha molti post-fratellini. Se Seavessi avesse mai imparato ad usare decentemente i tag, nella nuvoletta questo avrebbe un posto piccolo piccolo.

Si sa che le nuvolette ingannano, lo sa anche Uinnipù.

Perchè se si dice quando MaritoNP fa girare l'anima, per dovere di cronaca ancor prima che per dovere coniugale bisogna dire anche quando regge la baracca.

Bisogna dire anche quando raccatta i pezzi.

Bisogna dire quando sopporta il palesemente insopportabile, quando ascolta per delle mezz'ore una donna che da di matto per delle scemenze globali, che si strugge per la lunghezza del tunnel dei neutrini, che coglie nei discorsi sulla ricetta della marmellata di pesche improbabili presagi di infausto futuro.

Bisogna dire quando più che il marito fa il paracolpi per impedire a Seavessi di prendere testate contro ostacoli immaginari.

Bisogna dire anche quando fa la boa, e quando non sa che altro fare e compra un chilo di cioccolatini e un barattolo di crema corpo profumata. E funziona per far passare una serata brutta.

Certo tocca anche ammettere che Seavessi in questo momento è una piaga.

Ma bisogna dirlo.

Bisognerebbe dirlo anche a lui, ma Seavessi aspetta di riuscire a farlo senza piangere per la ventottesima volta nella giornata.


giovedì 6 settembre 2012

Le mamme lo sanno.


Avete presente tutti la mai abbastanza vituperata famiglia camden, vero? Ah ben. Ecco.

La famiglia Camden è autarchica e autoreferenziale. Voi direte e grazie, sono in quarantadue. Ma Seavessi non pensa solo alla nebulosa gestione domestica e al misterioso reddito che consente alla banda di disgraziati di avere il tenore di vita che ha (nel  dubbio, Seavessi consiglia comunque a chi sia in cerca di lavoro di valutare la carriera di pastore forse battista nel midwest).

Ma son sempre loro a dare consigli agli altri. Dalla moda alla droga dalla scuola allo sport e non parliamo di morale che lì vincono a mani basse.
Anche quando il papà spara minch dice sciocchezze, arriva la mamma e spara perle di saggezza neanche avesse un uzi.

Non è l'unica. Nell'iconografia delle mamme la mamma onnisciente è un classico. Fosse pure che hai un problema che ti si è spanato il firewall del database criptato dalla Nasa e la mamma a malapena sa accendere il microonde, beh la mamma ti saprà dire le parole giuste.

Del resto.

Il rifugio più sicuro è il cuore della mamma (letto su targhetta in vendita a Oropa).

L'infallibilità dell'istinto materno (frase che qualunque mamma si sente dire, di solito da parenti senza figli).

Lo faccio per il tuo bene (lo diremo tutte se non l'abbiamo già detto).

C'è tutta una cultura che ci insegna che noi sappiamo cosa sia il meglio per nostro figlio. E che noi siamo in grado di fare il meglio per nostro figlio. Magari facendo ciò con la grazia delicata di un'asfaltatrice che spiana catrame sotto il sole di agosto assicuriamo al pargolo anni di analisi e un curioso tic all'orecchio destro , ma noi siamo la mamma. Le mamme lo sanno. Le mamme. Sanno.

Le mamme, se si guardano nel cuore senza paura, sanno che c'è una postilla a questa regola di onniscienza. Scritta piiiiiiiccolo piiiiiicolo come le clausole vessatorie nei contratti.

C'è scritto che devi sapere anche quando lasciare andare. Quando ammettere che quella polpetta sorridente che l'hai fatta tu, e passerai la vita a cercare di ricordare che non è parte del tuo corpo, ha bisogno di altro da te.

C'è scritto che devi sapere che non solo il mondo ha bisogno di quella piccola perla perfetta che è il tuo bimbo, ma anche il tuo bimbo ha bisogno del mondo che non è perfetto, non è amorevole, non lo abbraccia, non lo consola, non sempre, che non sei tu. 

C'è scritto che devi sapere quando, incredibile a dirsi, non sei il meglio per tuo figlio. Perchè non sai stimolarlo come la maestra, coinvolgerlo come gli amichetti, divertirlo come i nonni, non sei divertente sulle giostre come la zia. 

Tu sei la mamma. Gli insegnerai ad allacciarsi le scarpe per correre a giocare, non gliele allaccerai tu dicendogli oh tesoro, ogni volta che si sciolgono torna qui da me che solo io te le so allacciare bene.
Tu sei la mamma, e devi sapere.

Devi sapere anche che sarai sempre la mamma, e anche quando tuo figlio sarà ingegnere spaziale e farà atterrare una sonda su Giove potrai telefonargli e dirli di mettere la canottiera che prende freddo.


Quante cose da sapere e neanche uno schifo di manuale.




Oggi
Seavessi
ha portato 
Revoluciòn 
al nido.

martedì 4 settembre 2012

Coda di paglia

Seavessi casa, mattina, interno giorno.

Seavessi e MaritoNP prendono il caffè con un occhio ancora chiuso. Revoluciòn mastica felice l'hip hop materno, che mai fu inventato miglior gioco masticabile.

All'improvviso.

Infanta, urlando da luogo ignoto in zona notte _Mammapapà!!! Sono incasssssataaa!!!!

MaritoNP _ecco lo vedi! Devi stare attenta, parli come un parlamentare in libera uscita! Poi ripete!

Seavessi _(chiaramente colpevole del turpiloquio domestico) eeehm..  ma sono i compagnetti!


Infanta (urlando) _mammaaaaa!!! Sono incasssssataaa!!!!


MaritoNP _ma che compagnetti che son due mesi che non li vede! Insomma, io mica le dico ste parole!

Seavessi _(obbligata a riconoscere che quanto sopra è vero) eeehhhh.... umpf... bah... (oddio ha ragione sono una mamma orrenda non riesco a non tirare giù accidenti ma insomma sono anni che non vado allo stadio e non mi sfogo un po' oh cazzo sto impazzendo oh merda ho detto cazzo oh vaffanculo ho detto merda)

Infanta (urlando) _mamma davverooooo!!! Sono incasssssataaa!!!! Vieniiiii!!!

Seavessi (urlando dalla cucina) _Ma insomma Infanta... non si dicono queste parole...

Infanta _Mammaaaaaaaa vieni mi sono incasssssata con la gamba nella scaletta del letto! Mamma non riesco a sssiendere!!!

domenica 2 settembre 2012

10 cose successe venerdì

1- Seavessi s'è vestita decentemente per la prima volta da mesi.

2- Traumatizzata da cotanta visione, Revoluciòn ha prontamente rigurgitato sulla mise materna.

3- Seavessi s'è infilata i primi jeans e maglietta puliti che ha trovato perché si faceva tardi.

4- A Torino era prevista pioggia e invece al mattino c'era il sole e il cielo in gran spolvero, con tutte le nuvolette sfumate chiaroscurate e acquarellate come si deve.

5- Sul 61 accanto a Seavessi due tenere vecchine facevamo un inventario terrificante di figlie incinte figli conviventi abbandonati financo dal cane parenti moribondi uteri asportati ehhhh hanno aperto, hanno richiuso, niente. Alla fine una delle due si alza tremolante per scendere e fa all'altra _ah a proposito signora, tanto piacere io mi chiamo Adriana.

6 - Seavessi è stata aggredita da un piccione e in conseguenza di ciò ha cercato di lanciare il caffè addosso alla persona accanto a lei.

7- Ancora presa male dal piccione Seavessi s'è scolata un mezzo bicchiere d'acqua. Peccato. Non suo. Sempre della persona di fianco.

8- Seavessi ha dimenticato l'80% delle cose da dire chiedere fare baciare lettera testamento sempre alla persona di cui sopra. Del resto dopo averle bevuto nel bicchiere era in imbarazzo anziché no.

9- Nonostante questo Seavessi era particolarmente felice e saltellante. Un puffo ciccio e spettinato.

10- Nonostante i punti precedenti, la Dabo ha promesso di parlare ancora con Seavessi e di non eliminarla da qualunque tipo di contatto.

Anche se Seavessi l'ha bersagliata di caffè e le ha bevuto nel bicchiere.

Son cose veh.

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