martedì 29 novembre 2011

Babyswimming, deserves a quiet mum.



Seavessi, per quanto la cosa possa stupire i più, è sportiva più o meno quanto un divano con chaise longue, e nella sua carriera agonistica, fortunatamente (il mondo non era pronto per lei) limitata alle lezioni di educazione fisica, si è fatta notare solo per un paio di exploit:

1- Seavessi era in grado alle medie di fare la battuta a pallavolo e di mandare la palla dal lato opposto del campo. Nel senso che la palla partiva all'indietro e la prof rischiava la vita.

2- Seavessi riusciva a cadere dalla trave, con tutto che la trave era finta e costituita da una striscia di nastro adesivo per terra. Seavessi cadeva dal nastro.

Questo ha causato a Seavessi amare lacrime di disperazione alle medie, e una violenta antipatia per qualunque attività fisica più impegnativa del decoupage negli anni successivi.
Qualcuna fra chi legge, del resto, ricorderà che Seavessi è caduta dalla bici, facendosi anche male, nel mentre che faceva aquabike.

No way.

Per questo e altri motivi il resto del mondo ha sgranato gli occhi quando Seavessi ha preso l'Infanta di 5 mesi e ha dichiarato impavida _adesso andiamo in piscina.

E c'è andata.

Quasi tre anni a bollirsi in brode a 40 gradi, infestate di infanti natanti e mamme con la pressione sotto i piedi che si sforzavano di rendere interessanti le paperelle di gomma muffite presenti nella broda medesima a pargoli dall'aria perplessa. Seavessi ha tenuto botta, con una ammirevole perseveranza che solo i più malevoli ( o quelli che la conoscono molto molto bene) definirebbero tigna. Ma l'Infanta NON sarebbe MAI stata impedita come lei.

Then, just out of the blue,

l'Infanta ha passato i tre anni ed è stata promossa al corso per grandi dai 3 ai 5 anni, dove la mamma NON ENTRA in vasca.

Nel corso dei grandi, non si sguazza più a vanvera piazzandosi di fianco a una mammaamica per aggiornarsi su gravidanze separazioni e divorzi della Piccola Città.

Nel corso dei grandi, c'è MaestraE che ti piglia il sangue del tuo sangue e lo fa nuotare col tubo, senza tubo, e tuffati di qua, e tuffati di là, e tuffati senza tenere la manina, e vai sotto con la testa che facciamo le bolle.

Le mamme stanno nella tribunetta, con l'eccezione di Seavessi cheha ottenuto il permesso di stare sulla fantozziana panchetta a bordo vasca, per l'ottima ragione che se ci fosse bisogno ora che Seavessi rotola giù dalla tribunetta l'Infanta ha fatto in tempo a vincere tre olimpiadi.
Avete già provato a ficcare le unghie (con lo shellac appena fatto porcaescort) in una panchetta di legno, e insieme sorridere incoraggianti e ululare brava Infanta sei tutti noi?

E l'Infanta va e sguazza e si diverte un mondo.

E l'Infanta sabato dopo la lezione ha detto
_mamma la maestra ha detto che la prossima volta facciamo i tuffi nella piscina del grandi!!!

Chi è che diceva che lo sport fa bene al cuore?






PS mi rendo conto perfettamente che son problemoni, ma... stasera NonnoG ha l'esame per la certificazione da soccorritore 118 ed è agitato come una vipera. Se vi avanza un momento incrociate le dita anche voi?

giovedì 24 novembre 2011

24.11.1991






A voice from behind me reminds me
Spread out your wings you are an angel
Remember to deliver with the speed of light
A little bit of love and joy
Everything you do bears a will and why and a wherefore
A little bit of love and joy
In each and every soul lies a man
And very soon he'll deceive and discover
But even till the end of his life, he'll bring a little love

mercoledì 23 novembre 2011

Una cosa per volta


Seavessi non è proprio fortissima coi calcoli; ciò nonostante, s'è svegliata stamattina ululando che il Natale è alle porte, che domenica urge fare albero presepe e montaggio lucine sbrillucciche, ché a Torino le Luci d'Autore le hanno accese dal tempo che berta filava e qui ancora stiamo qui a pettinare le bambole.

Al grido di armiamoci e partite, Seavessi ha quindi svegliato MaritoNP e fatto presente che qualcuno, possibilmente senza pancia, deve salire in mansarda e tirare giù quei ventisette o ventotto scatoloni che costituiscono  il sobrio corredo natalizio di Seavessi, e che eventuali obiezioni del tipo _ma io lavoro, oppure _sono le sei meno un quarto di mattina sarebbero state opportunamente prese a spernacchiate.

Parimenti NonnoG, che fra Misericordia, lavori del giardino e soccorso materiale a Seavessi è il pensionato più impegnato del mondo, è stato precettato per montare circa 3 chili di led sull'abete in giardino.

Cotanto abete è alto circa 1,50, ha i rami storti e scarsa autostima, e probabilmente collasserà sotto i led, ma a Seavessi va bene uguale.

Finché l'Infanta, voce della saggezza, ha proferito le immortali parole _mamma ma dopo Natale arriva la sorellina vero?

Argh.

Revoluciòn, sorry 'bout that.

In fondo possiedi già la bellezza di due tutine (una blu con arcobaleno e una verde mela) e un body coi pusuàr-strumento-del-demonio. Ah e due paia di microcalzine.

Non sei proprio del tutto sprovvista.

Ehm.

Però fra un mese è Natale!!!

martedì 22 novembre 2011

Alla buon'ora (the winner is)


Seavessi ha preso la pasticca antigastrite, ha sproloquiato con quella poveretta della Dabo, ha piangiucchiato un po' e s'è ripresa, e grazie Signore grazie per questa profondità psicologica tale per cui per immergermi nei miei pensieri bastano le infradito di gomma, si possono pure tenere su i jeans.

Dunque dicevamo le playlist da parto: erano tutte belle, e da tutte Seavessi ruberà qualcosina, tanto nell'Ospedale della provincia Limitrofa probabilmente avrà una stanza singola e potrà ascoltatsi l'impossibile.

So, the winner is...


che ha fatto davvero un bel mix, c'ha messo tutte cose con un bel sound, né troppo melense né troppo dure. Stressy, aspetto di sapere dove spedirti il libro!!!!

Ovviamente questo a Seavessi non basta e ci tiene a dare anche un premio morale: Sfolly, m'hai scritto una canzone sola... ma è la più fantastica canzone da parto che si possa immaginare, forse seconda solo a Bohemian Rapsody: Heroin (io ho la versione dei Velvet Underground ma è bella uguale). Donne appanzate, ascoltatela che ha un ritmo meraviglioso e fa anche pandàn con un'eventuale epidurale.

Seavessi non è del tutto certa che fare pandàn sia un'espressione sdoganata dall'accademia della crusca, ma non le viene una traduzione decente. 

Grazie ancora a tutte, mi è piaciuto tantissimo leggere le vostre liste e i vostri suggerimenti! Quasi mi dispiace che ci voglia un altro anno per un altro compleblog...

lunedì 21 novembre 2011

Missing (?)

No, non del tutto.

Brutta botta di malmostume.

A Seavessi non piace scrivere quando il malmostume avanza, non ritiene che la gente abbia tutto questo bisogno disperato di essere ammorbata dal malmostume di Seavessi.

Una spiegazione a grandi linee?

Nel mezzo di un attacco medio del malmostume di cui sopra, Seavessi ha aperto un cassetto, e ci ha trovato un'agenda che usava... boh, fra i 15 e 1 20 anni, diciamo. Piena di roba.

Tipo?

Tipo il biglietto del concerto dei REM il giorno dopo il suo diciottesimo compleanno.

Un biglietto autografato dello spettacolo di Bisio Tersa Repubblica, tipo del '96 e poterbbe essere della settimana scorsa.

L'indirizzo autografo del tizio più assurdamente sbagliato per cui Seavessi abbia mai perso la testa (no, Seavessi non era saggia all'epoca, il tizio aveva tipo un neon con su scritto tizio sbagliato in testa).

Qualche frase della Curva Maratona.

Il testo di '74 '75.

So what? So ti sei persa a pensare dove sia mai finita quella piccola tenera ingenua ma già stracciapalle Seavessina?

Ma magari.

Il problema è che quella Seavessina lì è qui para para che scrive, e per quanto un po' ne sia orgogliosa (uno che ne sapeva ha scritto che ci vuole scienza, ci vuol costanza, per invecchiare senza maturità), il problema è che quella poveretta più sì che no mal si adatta alla sua attuale età. Un po' ne sa la Tina, che nei mesi scorsi ne è stata vittima sacrificale.

Tutto qui?

Tutto qui. Molto a grandi linee, a quasi otto mesi di panza, con un Marito Non pervenuto e un'Infanta, che Dio la benedica sempre, almeno lei pervenutissima.

Domani il vincitore della parto - playlist, non si può metterlo in un post così scazzato.

martedì 15 novembre 2011

La Lista


Troppi anni fa, Seavessi faceva il liceo quindi facciamo inizio anni '90 o giù di lì, c'era una trasmissione di cui Seavessi ha rimosso il titolo, ma che terminava con Paolo Rossi (titolare di due degli occhi più belli in circolazione nel teatro italiano) che faceva La Lista.

Ecco, stamattina Seavessi è andata a fare la lista nascita.

Per capire bene l'entità dell'evento occore avere alcune nozioni della peculiarità della Seavessi famiglia.

Seavessi non ama il baby shopping; Seavessi non ama le cose che le ingombrano casa. Può sembrare strano visto che spesso chi vede la Seavessi casa dice _carina, e i mobili quando arrivano? Ma Seavessi ama il vuotume di casa sua, le dà aria, e raggiunge inusitate vette di giubilo quando riesce a sgombrare tutte le superfici esistenti. Il suo stile di shopping è riconducibile al guardare un meraviglioso oggetto Infantile e a chiedersi _e questo a che minch cosa mai servirà, oppoffarbacco?

MaritoNP invece è facile preda di qualunque tipo di commessa; basta imbroccare la parola magica _questo seggiolone costa come un'utilitaria ma è pluripremiato dall'associazione pediatri omeopatici e naturopati del wisconsin meridionale, ed ecco che MaritoNP si illumina e paga.

Conscia di queste debolezze, e sperando di riequilibrare le sorti della Lista, Seavessi è andata a scegliere tirandosi dietro ZiaBella, dimenticandosi allegramente di tre cose:

1- ZiaBella ad un esame superficiale sembra NON essere una fescionvictim. Ad un esame superficiale. Molto superficiale. ZiaBella, se la vedete passando a 100 metri di distanza in una sera di nebbia coi fari spenti, potrebbe non sembrarvi affatto una fescionvictim.

2- Seavessi ha enormi difficoltà a dire di no a ZiaBella.

3- sul catalogo della Nota Catena verdina la pre-lista di Seavessi conta sette cose. Quella di Ziabella trentadue (32).

Orbene, le Nostre si palesano nel negozio della Nota Catena Verdina a cui tutte le panze prima o poi pagano pegno, con Seavessi ben decisa a tenere la situazione sotto controllo.

Infatti Seavessi rifiuta fieramente di inserire uno scolabiberon (?) a forma di fondo del mare, e scuote fieramente il ditino davanti a una sdraietta basculante ed emettente suoni inquietanti, molto molto rosa, dotata di motore simile a quello in dotazione ad Alonso che shakera il neonato riducendolo, si spera, alla beata incoscienza.

Fin qui tutto ok, non fosse che a quel punto Revoluciòn decide di dire la sua e comincia a saltellare allegra sulla Seavessi vescica, inducendo nella genitrice uno stato di ansiosa inquietudine del quale la commessa e Ziabella approfittano senza pietà.

Alla fine Seavessi controllerà La Lista, e ci troverà:

tre biberon dorati glitterati superfescion

un urendissimo costosissimo sacco nanna di hellokitty che si spera nessuno abbia il coraggio di comprare.

un tutone di cui Seavessi non ricorda il modello, pò esse che sia bianco e pelosissimo o fucsia pieno di cuoricini.

una scicchissima sdraietta a forma di foglia di cui il catalogo dice _riproduce il naturale movimento delle foglie sugli alberi. Cioè, in autunno probabilmente si autodistrugge.

La commessa fa benevolmente notare a Seavessi l'estrema sobrietà e scarsitudine della Lista.

ZiaBella protesta perché _non mi hai lasciato scegliere quasi niente

Revoluciòn saltella e se la ride.

MaritoNP guarda la lista e chiede _ma tutto qui?????

lunedì 14 novembre 2011

Gastriti e misteri


Seavessi, presa da un'inconsueta botta di ottimismo, la settimana scorsa ha fatto tanto di pensare _ohibò e poffarbacco, sto proprio meglio! Posso smettere di prendere le Magggiche Pasticche prescritte dal Gine Niueig, che peraltro sul bugiardino c'è scritto guai a te se fai tanto di prenderne una mentre sei appanzata.

Dopo un uichend da incubo fra nausea e mal di stomaco e un eroico tentativo di resistenza stamattina, la Nostra capitolava e implorava il farmacista amico di darle l'ambito blister.
Ahimè neanche le Magggiche Pasticche hanno effetto istantaneo, ma Seavessi non vuole ammetterlo e fa bleurp davanti a sky tg 24, almeno può incolpare qualcuno.

Mah.

Per distrarci  dalle inquietanti vicende gastriche di Seavessi, affrontiamo insieme un mistero che neanche Giacobbo: la Mamma Colloquiante.

Seavessi tutti i giorni va a prendere l'Infanta all'asilo, la veste, fa ciao, e se nessuno la arpiona  per la collottola per motivi misteriosi tipo facciamo il regalo di buon onomastico alla bidella fila a casa.

La Mamma Colloquiante NO.

Ci sarà ben qualche maestra che legge e che ci sa spiegare il fenomeno; nell'asilo dell'Infanta ci sono due o tre di questi misteriosi esemplari, che arrivano nel pieno del maelstrom dell'ora del ritiro infanti, schivano il pargolo che cerca di saltargli in braccio eeeeeee...

si fiondano sulla maestra.

Il pargolo per vendicarsi cerca di smontare tutti gli armadietti e di dare fuoco al tabellone con le foto, ma tanto nessuno se lo fila di pezza. La Mamma Colloquiante tutti i giorni che Dio manda in terra s'accozza alla maestra e le parla.

Non si sa di cosa.

Non si sa perché.

Seavessi c'ha pure un po' invidia.

Non riesce, Seavessi, a farsi venire in mente gli argomenti di tutti questi colloqui. cosa si diranno mai dopo eh bella giornata, sì ma domani mette pioggia, Carletto s'è sbrovandato con la minestra e ha morso Pierino?

Cosa? 

Non si sa. Si sa solo che tutti, tutti i giorni queste due o tre mamme acchiappano le maestre e confabulano per delle mezz'ore.

Mistero.

Anyway, domani ultimo giorno per mandare le playlist da parto, se qualcuna vuole ancora aggregarsi!

venerdì 11 novembre 2011

2 eurox10leggi, blogging day io pure.

Ovviamente arrivo in ritardo, ma arrivo. E arrivo per una di quelle cose a cui non si può mancare secondo il mio punto di vista.


Anche io come mammadifretta l'altra sera avevo pronto un ottimo Ruché, e l'ho pure stappato, e sì vabbeh l'ho pure bevuto spiegando a Revoluciòn che c'erano ottimissimi motivi per una deroga e che, chiamandosi Revoluciòn, non poteva esimersi neanche lei.


Ho spiegato a Revoluciòn, che contro ogni mia ormai rassegnata aspettativa, forse lei nascerà non solo inn un ospedale un pochino più umano rispetto a sua sorella, ma anche in un paese un pochino (inoino) meno assurdo di quello che per vent'anni  - vent'anni cazzarola, vent'anni di vita, ho cominciato a votare che già era cominciata tutta sta merda, e scusate se non mi scuso per il linguaggio - s'è goduta sua madre.


Ho spiegato a Revoluciòn, che dopo il secondo bicchiere di Ruché davanti a Skytg24 ballava felice la rumba fra le mie costole, che ora è un gran casino, ma potrebbe essere il casino da cui nasce un mondo dove lei potrà vivere il suo essere donna come un valore aggiunto, e sarebbe pure ora ragazze con tutto il lavoro che ci smazziamo.


E quindi ora non posso che ballare la rumba io pure davanti a un'iniziativa del genere. Per saperne di più cliccate qui, è spiegato molto meglio di quello che potrei spiegare io. Ma cliccate neh!




  • paternità obbligatoria.
  • Legge per la maternità universale. Ovvero ogni donna che sceglie di diventare madre, sia essa single, sposata, lavoratrice dipendente o precaria, deve aver diritto al sussidio di maternità.
  • Legge per la realizzazione di una reale democrazia paritaria. Una legge elettorale che, come quella campana, preveda la doppia preferenza di genere e una presenza al 50 per cento nelle liste.
  • Legge contro le dimissioni in bianco e incentivi per una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e delle professioni. Obiettivo: la parità ovunque, anche nei salari.
  • Educazione sessuale e di identità di genere fin dalla scuola primaria su modello di quelle danesi. Istituzione di una Commissione che vigili sull’uso dell’immagine femminile nel mondo dei media.
  • Legge contro la violenza sessuale sul modello spagnolo. Si parte dall’educazione fino alla tutela dei e nei centri di accoglienza delle vittime, all’assistenza legale, alla punizione e recupero di chi opera violenza.
  • Leggi per il finanziamento della costruzione di asili nido di piccole dimensioni ma diffusi sul territorio, e per i tempi pieni di qualità nelle scuole primaria e secondaria di primo grado.
  • Legge che deliberi reali sostegni a tutte le tipologie di nuclei familiari con figli o con anziani a carico. Rivedere anche la legge sulle pensioni di reversibilità che ha danneggiato soprattutto le donne.
  • Una legge sul futuro. Provvedimenti per dare maggiore autonomia, anche economica ai giovani e alle giovani. Sulla proposta di Martine Aubry, finanziare il merito e la realizzazione in tutti i campi: dalla cultura all’industria.
  • Promuovere a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni allo Stato Centrale, il Bilancio di Genere, che consente di ripartire in modo equo e più controllato le risorse a disposizione.


  • mercoledì 9 novembre 2011

    Tutto bene


    Questa mattina Seavessi ha perso tempo e equilibrio mentale cercando di fare i documenti per la maternità obbligatoria; alla fine di cotanto percorso non era riuscita a presentare la domanda (ritenta domani e si spera che sia più fortunata) ma aveva aggiunto alla sua collezione svariati campioni di umanità di cui avrebbe fatto volentieri a meno, fra cui l'Impiegata Telefonante al Cellulare e l'Impiegato Informatore che parla esclusivamente burocratese.

    Fa niente va.

    Seavessi mentre faceva la coda non riusciva a togliersi dalla mente una frase di un post di Lizzie, post ricco di pensieri, impressioni, sfumature come lo sono sempre i post della Nostra; a Seavessi però era rimasta in mente una frase secondaria, buttata lì quasi per caso a margine del discorso principale.

    Lizzie (Liz correggimi se sbaglio, e spero non ti dispiaccia se faccio questgi pensieri partendo da un tuo ragionamento) spiegava il suo timore di non essere compresa dalla famiglia se per un'eventuale secondo figlio avesse deciso di rivolgersi a una struttura diversa, visto che in fondo "era andato tutto bene".

    Per Seavessi questo argomento è caldo ultimamente, così l'espressione "è andato tutto bene" le è rimasta impressa; anche a Seavessi è stata detta ripetuta e ribadita quei sei o sette milioni di volte.

    Quindi per una volta mettiamoci qui e esplodiamo l'argomento.

    E' andato tutto bene = sei tornata a casa tua ragionevolmente sana con un bambino ragionevolmente sano sul seggiolino della macchina.

    Questo è già moltissimo, lo sappiamo bene. Questo è la base, il fondamentale, la radice del "tutto bene".

    Però nell'ospedale della Piccola Città (e probabilmente non solo) il concetto viene ampliato: tutto bene = il parto (e il puerperio)è un'esperienza intensa e importante di cui mamma e bambino sono protagonisti, e che va mantenuta il più possibile aderente a criteri di non invasività.

    Per questa e altre ottime ragioni nel corso preparto alla futura mamma viene rifilato un elenco di libri da leggere che le ricorda le vacanze dopo la quarta ginnasio, Ina May e mica Ina May come se piovesse.

    Fin  qui ok. E' bene che la futura mamma abbia un atteggiamento positivo e sappia, detto con un termine di cui scuserete l'estrema tecnicità, che ce la può farcela, ci riesce qualunque fesso di mammifero.

    E in effetti, se davvero le cose vanno così, l'Ospedale della Piccola Città è fantastico, puoi partorire in acqua, attaccata a una specie di liana, a testa in giù, ascoltando i Doors,  come più ti aggrada. 

    Il problema è che se il tuo parto è qualcosa del genere, potresti pure essere a casa tua spaparanzata sul divano e problemi non ne avresti comunque. L'assistenza ospedaliera diventa importante quando le cose non vanno proprio come devono. Fin qui vi sembra un ragionamento condivisibile?

    E l'assistenza migliore dovrebbe essere quella che si adatta alla donna e al bambino, non il contrario. Non siamo tutte uguali. Qualcuna non sopporta di lasciare il bambino neanche mezzo secondo, qualcun'altra magari dopo un cesareo o un travaglio difficile vorrebbe solo dormire qualche ora per poi fare mente locale, qualcuna trova conforto nell'essere circondata di parenti dalle 8 di mattina alla 8 di sera, mentre la sua compagna di stanza tira accidenti perchè vorrebbe riposare e ha la stanza piena di parenti neanche suoi.

    Spingere per il parto naturale, avere il rooming in globale e totale, libertà di visita da parte di chiunque ad ogni ora del giorno, va benissimo. Ma non dovrebbe essere imposto, altrimenti diventa come qualunque altra imposizione una forzatura.  Qualunque fetecchia di libro sull'allattamento al seno spiega che è qualcosa che la mamma deve affrontare con serenità e fiducia, certo non sentendosi inadeguata fin dalla prima mezz'ora perchè non apprezza di trovarsi dieci parenti in camera che la fissano come un pesce rosso nella boccia, mentre l'ostetrica le ripete che per la salute del bambino è fantastico avere subito il contatto con la famiglia.

    Ma pure con la prozia nonagenaria e bronchitica della vicina di letto?

    Seavessi ha scelto di trasmigrare nell'ospedale della Provincia Limitrofa, peer una ragione di una banalità allucinante: qualcuno, lì, le ha detto _stai tranquilla, possiamo decidere tutto insieme.

    martedì 8 novembre 2011

    Aspettative


    Mesi fa Seavessi parlava con una conoscente, e il discorso è finito sull'amicizia, in particolare sul restare delusi dalle amicizia, dalle amiche in particolare.

    Seavessi ha abbozzato e detto _d'altra parte è così, perché onestamente è un concetto che le sfugge un po'.

    Si resta delusi perchè ci si aspetta qualcosa e questo qualcosa non arriva.

    Ma sono ben poche le persone nei confronti delle quali Seavessi si sente in diritto di aspettarsi qualcosa (inteso come un certo tipo di comportamento), forse solo MaritoNP, perché entrambi hanno preso un certo tipo di impegno, e per prenderlo Seavessi s'è pure vestita che sembrava una meringa con sopra le ciliegine e s'è fatta inilzare il cervello da almeno duemila forcine, e quindi quantomento per rispetto del meringone Seavessi si aspetta certe cose da MaritoNP.

    Ma dagli altri?
    Seavessi non ricorda di essere mai stata delusa da un'amicizia. Probabilmente perché ben si guarda dal crearsi aspettative sulle persone.

    Ma mica per piemontese scetticismo o filosofica atarassia, solo perché all'idea che qualcuno abbia aspettative su di lei Seavessi si sente salire la febbre, spuntare i bubboni e friggere nelle dita quel biglietto per Cuba che un giorno userà. Per il motivo piuttosto banale che è impossibile o quasi indovinare le aspettative degli altri, e quindi di finisce per muoversi in una specie di nebbia disseminata di cose da non toccare che prima o poi anche non volendo toccherai, e farai / ti farai del male, e Seavessi pensa che sia molto meglio prendere le persone per quello che sono, accettando il buono, ed è molto, che arriva da loro ed evitando di carognare sul male che ci fanno, probabilmente spesso in modo involontario.

    Tutto sto pippone perché?

    Perché Seavessi s'è accorta di esser in astinenza da blog. 

    E che a volte vorrebbe scapparne via, chiudere tutto e ciao, perchè non riesce a starci dietro come vorrebbe, a rispondere a tutti o sempre, a seguire e commentare i blog delle amiche, e questo la fa sentire imperfetta e incasinata, come se il blog avesse delle aspettative che Seavessi puntualmente e fatalmente delude.

    Ma lo stesso, è in astinenza, e le manca da matti, le mancano le storie che ha incrociato e le persone con cui ha scambiato uno sguardo.

    Così Seavessi ci prova, a fare la pace col blog, a dare quello che può e a prendere quello che viene, perchè le manca, le manca tanto.

    venerdì 4 novembre 2011

    Jagged little pill


    Cara Seavessi,

    come va là fuori?

    Domanda scema?

    In effetti. Se non lo sappiamo noi.

    Siamo i tuoi ormoni impazziti, e siccome non ci sentivamo da tanto, quasi due ore, abbiamo pensato di mandarti due righe. Perché anche noi ormoni impazziti abbiamo una dignità e ne avremmo basta di essere incolpati di ogni minch sciocchezza che fai o che pensi o che pensi di fare.

    Parliamone un attimo.

    Lo sappiamo, è una settimana che sei chiusa in casa con l'Infanta malaticcia e nervosa, e ieri ti sei salvata dallo sclero solo grazie a un paio di telefonate amiche.

    Sappiamo anche che hai l'impressione di non combinare niente, di girare a vuoto e di essere finita in un qualche angolo remoto del sistema solare in cui il giorno e la notte sono scanditi solo dall'antibiotico e dalle lavatrici da fare.

    Sappiamo che stamattina sei uscita a fare la spesa, avevi stanziato di comprarti un libro e hai finito per investire cotanta somma in un rotolone di carta forno che era finita, dopodichè ti sei sentita

    1- depressa

    2- psicopatica perchè se MaritoNP scopre che razza di fisime ti stai facendo è la volta che ti manda da uno bravo

    3- tremendamente in vena di autocompatirti (abbastanza a vanvera, lasciacelo dire).

    Sappiamo anche, e il nocciolo è questo se ci pensi, che ci sono buone probabilità che la prossima volta che senti

    A- MaritoNP dire _domani lavoro
    B- l'Infanta che piange e dice che vuole papà

    tu cominci a parlare definitivamente con le fate, perchè hanno ragione tutti, MaritoNP a dire che due soldini in più di straordinario fanno comodo visto cosa costa la carta da forno, e l'Infanta a volere il papà, e pare che l'unica ad avere torto sia tu a consumare un sacco di carta da forno.

    Sappiamo infine che avere la nausea perenne non aiuta l'umore.

    La nausea, sì, e il mal di stomaco e il bruciore.

    Vedi che se t'impegni c'arrivi?

    Mica possiamo prenderci tutta la colpa noi ormoni.

    Seavè, neurone solitario,

    La tua vita as you know it non sta andando a escort.

    E nemmeno hai improvvisamente scoperto di avere inaspettate e inquietanti profondità psicologiche.

    Seavè, stamattina ti sei dimenticata la pasticca magica anti-gastrite.
    Vai a prenderla, va.

    Con immutato affetto,
    i tuoi ormoni.

    giovedì 3 novembre 2011

    My baby shot me down


    Seavessi è chiusa in casa, praticamente da sabato scorso, con un'Infanta tossente e scatarrante e non-volente fare l'aerosol, con la chiavetta che non da segni di vita e con la prospettiva che tale delizioso inteludio continui fino a domenica; durante tale lasso di tempo, ça va sans dire, MaritoNP s'è ben guardato dal rispettare i giorni di riposo.

    Seavessi cova un profondo e insidioso risentimento per il fatto che suo marito lavori tantissimo, e naturalmente si sente pure in colpa per il risentimento di cui sopra.

    Quanto sopra dovrebbe, nelle intenzioni di Seavessi, giustificare o quantomento incorniciare il delirio che segue.

    Seavessi ha affrontato la maternità con mente aperta e scevra di progetti educativi di qualsivoglia scuola: chiamasi approccio alla "vento fra le orecchie".

    Però fra i pochi e confusi e probabilmente sbagliati concetti che vagavano nell'aere spazioso della sua mente, ce n'era uno piuttosto saldo: però ricordo chi voleva al potere la fantasia (il fatto che uno dei pochi concetti educativi che abbia fatto presa nella ghiaia mentale di Seavessi sia un pezzetto di una canzone di Vasco dovrebbe fare riflettere le sciagurate che ancora si ostinano a leggere questo blog).

    L'Infanta avrebbe avuto fiabe, storie, racconti, tradizioni, saghe di famiglia e tutto l'apparato fantastico disponibile a volontà. Nessuno avrebbe tarpato le ali della sua nascente vena creativa, nessuno sarebbe intervenuto nei suoi pasticci dicendole si fa così si fa cosà guarda che così giochi sbagliato, nessuno avrebbe nemmeno pensato a negare l'esistenza di Babbo Natale (con tutto il cucuzzaro di elfi renne polo nord befana rava e fava) almeno fino a 32 anni dell'Infanta.

    Giù le mani.

    Ma siccome nemmeno i Rolling Stones hanno la verità in tasca, Sometimes you get exactly what you want.

    Seavessi casa, interno sera.

    L'infanta gioca con Biancaneve, i nanetti (solo quattro, gli altri risultano dispersi in missione) e il trattore con rimorchio di Hello Kitty (sì, esiste, esiste). Seavessi sente il gioco farsi concitato e chiede informazioni sullo stato dell'arte.

    Seavessi _Infanta amore mio cosa fanno di bello i nanetti?

    Infanta _vanno sul rimorchio ribaltabile (sic)
    Seavessi _ sì amore? vanno a raccogliere il riso nei campi?

    Infanta _no vanno sull'ambulànsa della Misericordia e hellokitty li porta nell'ospedale dove c'è Ziabella.

    Seavessi _o basta là, all'ospedale, come mai?

    Infanta (con sguardo triste) _sono tanto malati...

    Seavessi _hanno il raffreddore come te?

    Infanta (con aria saggia e desolata) _no... Biancaneve gli ha sparato...







    PS Seavessi causa black out chiavetta non è minimamente riuscita a stare dietro al suo wannabe-give away, per cui rimanderebbe la scadenza... facciamo fino a metà mese? mandate playlist siòre!!!

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