venerdì 31 dicembre 2010

Eh, quindi, come esimersi... bilanci, buoni propositi e auguri.

Ma quanto si sta bene nell’openspeis vuoto?c’è un silenzio, vedo il sole pallido dalle finestre... a Seavessi sembra di essere sola al mondo, o di essersi nascosta benissimo e nessuno la può trovare.

E’ ora quindi di dare la stura al brachetto propiziatorio per Seavessi e le altre ragazze in caccia (di primi secondi o quintogeniti) – Slàinte donne mie,  brindiamo con ste bollicine rosse e poi il rosso speriamo di non vederlo più!

Purtroppo non di solo brachetto vivono le blogger, quindi a Seavessi toccano anche i bilanci.

Il 2010 è stato un anno di corsa, fra terminare la casa, il trasloco , il lavoro, l’inserimento alla materna dell’Infanta; non è che il 2009 fosse stato una giornata alle terme e il 2008 una passeggiata nei boschi, e Seavessi comincia a segnare un po’ il passo.

Meglio, Seavessi e MaritoNP segnano un po’ il passo, gli capita troppo spesso di dimenticare come e perché sono dove sono. Ciò non è bene.

In compenso, la casa nuova ha cambiato la Seavessi-vita. Ci saranno dei sacrifici, ma vedere l’Infanta, che pochi mesi fa non trovava un posto per giocare,  vederla correre  e fare le costruzioni nella sua cameretta e nell’enorme e spropositata cucina che è stata l’unica  richiesta di Seavessi al progettista, non ha prezzo. Ciò è bene, e Seavessi ricomincerebbe da capo domani, mutuo compreso.

Il lavoro si no mah boh. Per prima cosa Seavessi ringrazia il Cielo di averlo, il suo lavoro, e ringrazia altre 10 volte perché il suo lavoro le  piace. Però è anche stanca, e inevitabilmente si sente. Sogna di notte un part time che non solo non si può permettere, ma che comunque difficilmente potrebbe avere.

Last but not least, il blog, che mai e poi mai Seavessi pensava di poter avere, e che invece, contro ogni aspettativa e contro la sua proverbiale incostanza, c’è. E soprattutto ci sono le blogamiche che sta conoscendo, e che sono uno spettacolo.

Nonostante tutto, Seavessi crede di essere stata passabilmente buona.

Buoni propositi.

A parte il solito perdere 10 chili?

L’altrettanto solito investire di più nel rapporto di coppia, che però quest’anno è più pressante.

Essere più presente con le amiche virtuali e non, trovare il tempo per una messa in piega ogni tanto, ricordarmi di mettere la crema corpo la sera.  Non trascurare/trascurarsi più, o almeno non come negli anni passati.

Sorridere e cantare di più.
Imparare a fare le decorazioni di zucchero sulle torte, e riprendere un po’ a ricamare.

Bon, basta così. Per l'anno nuovo niente propositi impegnativi. Piccole cose, piano piano.

Manca l’Infanta, vero?
Ma l’Infanta è il mondo, è ieri oggi e domani, è il caffè e anche lo zucchero, le onde e la spiaggia. Come si fa a mettere l’Infanta in un elenco?

Infine gli auguri: auguri a chiunque legga, anche a quello che continua a finire qui cercando l’elettrauto; auguri alle blogamiche gia incontrate e a quelle che ancora non conosco, auguri che il 2011 sia pieno di gioia e soddisfazioni.

Ma se si può permettere, dal basso del suo essere nessuno, Seavessi avrebbe due auguri particolari da fare;

Auguri a chi ha o ha avuto lo scorso anno problemi col lavoro che non c’è, o non funziona, o non va come dovrebbe andare; auguri che tutto si risolva al più presto e arrivi tanta serenità.

E auguri alle moms-to-be, a chi cerca di acchiappare la pennuta malefica e sfuggente, a chi vive e lavora e sorride ma in fondo al cuore ha quel desiderio costante. 
Non c’è nessun bisogno che Seavessi dica cosa augura, vero?



Urlacci, caffè e una talpa

Seavessi ha cominciato l’ultimo dell’anno prendendo a urlacci MaritoNP, reo ufficialmente delle seguenti colpe:
  • Essersi svegliato tardi
  • Avere sbuffato quando Seavessi l’ha svegliato

L’incauto ha anche cercato di ribattere a tono, senza capire che l’incazzatora di Seavessi arrivava da altrove; Seavessi si è svegliata presto, e le sono balenati in mente i seguenti pensieri:

  • Poffarbacco, è l’ultimo dell’anno e come al solito lavoro fino a tardi.
  • Perdindirindina, anche se non lavorassi fino a tardi comunque MaritoNP arriverebbe a casa alla sant’ora, per cui comunque non si potrebbe fare niente.
  • Sono piccola e nera e faccio una vita da pensionata,  vedi un po’ che Nonnobis stasera esce e va a festeggiare e io va a finire che alle 22.30 sono a letto.
  • Ma di andare al mare domani non se ne parla proprio più? No? Passato in cavalleria? E lo sapevo che tanto non si faceva nemmeno quello.
  • Ma te guarda come se la dorme MaritoNP, non è estremamente irritante che io sia qui inviperita e depressa e lui stia ronfando con la bollicina al naso come i cartoni animati? Aspetta un po’ che lo sveglio scuotendolo amichevolmente.



E qui come potete capire son partiti gli urlacci.

Poco dopo è arrivata Santa NonnaG, Infantasitter di turno, cinguettando _ooooooooooooh Infanta, ma lo sai che c’è una talpa sotto il porticato (ndr il giardino di NonnoG e NonnaG è funestato da una dinastia di talpe, contro cui NonnoBis lotta, con ogni mezzo ma invano, da 16 anni)? Vieni Infanta mettiamo la giacca, andiamo a vedere la talpa!!!

Seavessi _NonnaG, ma ora che la vesti la talpa se n’è andata... anzi strano che fosse sotto al porticato...

NonnaG _ ecco ehm.. beh... no, non se n’è andata....

Seavessi _ ma è viva la talpa?

NonnaG _ehm... non proprio...  su su vieni Infanta che andiamo a vedere la talpa (omissis: morta), è bellissima!!!

Le due escono, dissolvenza.

Seavessi rimuove l’episodio, non prima di avere immaginato una Infanta trentenne in lacrime sul lettino di un analista, mentre rievoca l’episodio della talpa. 
Appunto mentale: mettere via una somma mensile per il futuro analista dell’Infanta.

Stroncata da contanto inizio, e assolutamente poco incline a confessare a MaritoNP che s’è gia bell’e stufata di essere arrabbiata, Seavessi decide di concedersi un po’ di ritardo al lavoro, e va a scroccare un caffè in ufficio da NonnoG, che oggi festeggia non solo l’ultimo dell’anno, ma anche l’ultimo giorno di lavoro: da lunedì è in pensione, sorride a 32 denti e sprizza allegria anche dalle orecchie. Ci voleva.

Seavessi gli auguri li fa più tardi, tanto ha davanti una luuuuuuuuuunga giornata in un openspeis mezzo vuoto per pensare ai buoni propositi e ad essere più buona, soprattutto con MaritoNP (che comunque dopo più di 10 anni dovrebbe aver capito che Seavessi è, ahimè, soggetta a terribili incazzature traslate).


giovedì 30 dicembre 2010

One is the loneliest number

Perché è papà a insistere, e io a frenare.

Perché quando ti penso non posso farci niente, mi parte l’amministrativa inside e mi metto a fare i conti di nido + mutuo + piscina per te e tua sorella + giocattoli educativi + caffè (tanto) per me, e mi vengono le vertigini.

Perché, dato quanto sopra, devo lavorare, e ho paura di non riuscire a starti dietro.

Perché non faccio neanche in tempo a dire part t... che già cominciano a ridermi in faccia.

Perché prima ho mentito, almeno in parte, e oltre ad aver paura non stare dietro a te, ho una paura porca di avere ancora meno tempo per tua sorella.

Perché adesso comincio a respirare.

Perché NonnoG e NonnaG (e non parliamo di NonnoBis) sarebbero infinitamente felici e mi aiuterebbero senza che neanche lo chiedessi, ma forse non è giusto, visto che hanno allevato me e Ziabella e la loro parte direi che l’han già fatta.

Perché vorrei tanto prima o poi tornare una domenica allo stadio, e tu allontaneresti indefinitamente quella domenica.

Perché non so se ho le spalle larghe abbastanza.

Perchè sono un’egoista piena di paturnie.

Perché è colpa mia che  non ti voglio abbastanza.

Perché nonostante quanto sopra sento la tua mancanza, e vorrei che fossi qui, e mi fa male, quindi sono anche tendenzialmente bipolare.

Per questi e per N altri motivi, Solellina (o Flatellino  che tu sia) ti capisco se non vuoi venire fuori dall’Almadio.

Ma se vorrai, per quel poco che son capace, io sono qui ad aspettarti.




PS Se fosse un'amica a fare questo discorso, Seavessi le darebbe della cretina, la abbraccerebbe e cercherebbe di transitarla davanti a un bicchiere di Brachetto (o parimenti terapeutiche bollicine rosse). 
E’ che oggi va così, poi passa.

mercoledì 29 dicembre 2010

Shhhhhhhhhhhhhh

Post liberamente ispirato ai diritti naturali dei bimbi e delle bimbe di Piccolalory, iniziativa che Seavessi condivide in toto (e ci tiene a ripeterlo).

Siccome però Seavessi ci tiene a candidarsi per il premio Balocchi & Profumi 2011, premio assegnato alla peggio mamma egoista sulla piazza, va avanti imperterrita per la sua strada dei

Diritti delle Mamme

dopo il Diritto di Essere Stanche, questa settimana passiamo al

Il diritto al silenzio
(ovvero elogio del non ascoltare)



Il diritto al silenzio non è affatto in contrasto col diritto dei piccoli mostri di essere ascoltati, anzi. Se non si fa silenzio non si ascolta proprio niente, come sa chiunque abbia provato ad ascoltare Grey’s Anatomy mentre il marito sproloquia sul bollo auto scaduto.

Il diritto al silenzio ha moltissimi aspetti.

Innanzitutto il diritto al silenzio fisico; passiamo un anno ad aspettare che l’Infante parli, e poi i successivi 10/12 (diciamo finchè non diventano adolescenti immusoniti) ad aspettare che tacciano quei 30 secondi di fila, per poter riordinare quelle due idee in croce che ci  son rimaste senza dover rispondere al fuoco di fila dei pecché. A confronto di un Infante duenne chiacchierino, perfino nove ore di fila nell’ufficio openspeis con i telefoni che suonano sembrano una giornata alle terme.

Per cui, ogni tanto, quando davvero non ne può più, la mamma ha il diritto di dire all’Infante _stai zitto un attimo per favore, senza per questo sentirsi una mamma degenere non-ascoltante il cui pargolo certamente diventerà o velina o tronista (naturalmente a causa dell’inadeguatezza materna).

Poi c’è il diritto al silenzio del mondo esterno, a cui ovviamente non si può dire stai zitto, ma si può imparare a non ascoltarlo, in particolare a non ascoltarlo quando ci urla come dovremmo essere.

Le mamme hanno diritto a non ascoltare (in ordine un po’ vacuo di tempo):
  • l’amico pediatra del nonno che in tempo zero vuole convincerti a darti al pupo nato due ore prima il latte artificiale (no? Sicura? Ne riparliamo davanti all’Infante urlante affamato disidratato? Sicura di essere una buona mamma? Affami tuo figlio...)
  • l’ostetrica simpatica come la sabbia nelle mutande, che a costo di farti disidratare la progenie insiste che tutte le mamme hanno il latte (tu no? Oh che sfigata incapace, sicura di poter essere una buona mamma? O almeno passabile? Diciamocelo, non sei neanche un granché come mammifero...)
  • la suocera che insiste che per svezzare il mostriciattolo sono indicatissimi i bucatini all’amatriciana (no? Eppure guarda tuo marito e i suoi 6 fratelli che begli omoni son diventati... ah voi ragazze di oggi... non avete idea di come si allevano i figli)
  • la mamma che cerca subdolamente di imporre la maglietta della salute di lana merinos in pieno luglio (no? Guarda che poi si ammala eh! Fai come vuoi ma si ammala!)
  • l’amica senza figli che cerca di rifilare alla neomamma i pannolini lavabili (no? Dici che non hai tempo neanche per lavarti tu figuriamoci i pannolini? Ne riparliamo quando l’Infante avrà 20 anni e ti incolperà del surriscaldamento del globo? NDR qui però la mamma degenere tira un sospiro di sollievo, è improbabile che una velina o un tronista abbiano tutta sta consapevolezza ecologista... )
  • quelli che Al nido? Ooooooohh poverino
  • quelli che Niente nido? Ooooooohh poverino
  • quelli che _la piscina? E che è un pesce???
  • Quelli che _come, SOLO la piscina? E lo sci la ginnastica artistica e il curling NOOOOOOOOO? Ma se sono attività così formati e indispensabili!!!


Bon, per adesso a Seavessi son venuti in mente questi; ma naturalmente ogni mamma ne ha a manate di esempi del genere.
Se passate di qui mi dite voi cosa ne pensate?


martedì 28 dicembre 2010

Cronaca di un Natale annunciato

28 Dicembre.

Mancano esattamente 362 giorni al prossimo Natale!!!

No don’t panic. Seavessi SA di essere Christmasholic, adesso va a togliere il countdown.

Pensieri sparsi:

Primo Natale nella casa nuova, che si è comportata egregiamente e ha accolto senza fare una piega l’affettuosa orda dei Seavessi-parenti, fra MaritoNP un po’ frastornato (_ma eran così tanti anche gli altri anni?) e Infanta felice che cercava di convincere tutti a guardare MagoMelligo (La Spada nella Roccia) con lei. Seavessi guardava estasiata tutta la sua famiglia sparsa nella cucina esagerata, unico cosa su cui si sia impuntata col progettista, e pensava _ok, ne è valsa la pena.

Il papà di CuginaPreferita, come ogni Natale, ha raccontato a Seavessi la storia del trisnonno mago-druido, e come ogni anno Seavessi è andata in brodo di giuggiole.

Seavessi, che per due mesi aveva passato al resto della famiglia sottili e impalpabili indizi di cosa desiderasse per Natale (Tuttolibri aperto sul paginone pubblicitario, dito puntato sulle librerie, arguti giri di parole del tipo _oh è finito il latte? A proposito, lo sai MaritoNP che è uscito il libro nuovo di Eco?), ha scartato con gioia Il Cimitero di Praga, è già a pagina 200 e rotti e semplicemente adora Umberto Eco.

Gesù Bambino ha depositato il tanto desiderato Zizzobello a casa di NonnoR e NonnaF, dove Infanta & family hanno passato Santo Stefano. Purtroppo Zizzobello deve aver subito qualche trauma infantile, tale per cui non piange se gli si toglie il ciuccio. 

NonnoR ha passato metà pomeriggio operando il plasticoso paziente con cacciavite, cercafase e cambio di pile, mentre Seavessi e CognatoM gridavano all’accanimento terapeutico.

Grazie al cielo purtroppo l’operazione non è riuscita, e Seavessi è la fortunata nonna-in-pectore di un Zizzobello silenzioso.

Questa mattina, per la prima volta su questi schermi, Ziabella sta prestando opera come Infantasitter.

L’Infanta ha subito capito l’andazzo, e dieci minuti dopo l’arrivo di Ziabella la stava già comandando a bacchetta.

Pochi minuti fa Seavessi ha sentito al telefono le sue due Piccole Donne.

Seavessi _ Ziabella, tutto ok? State bene?

ZiaBella _eeeeeh.... abbiamo guardato quattro vole di file Sclèc....Seavessi senti, dove sono i jeans dell’Infanta?

Infanta _ noooooooooo ghia non li metto i ginz!!!!

Seavessi _eh, prova a metterle quelli rosa...

Ziabella _ mettiamo i jeans rosa Infanta?

Infanta _ BUAAAAAAAAAAAAAAAH NOOOOOOO! Non li metto i ginz losa!!! Io vojio il tè coi biccotti!!!!

Sarà una lunga settimana per Ziabella...

mercoledì 22 dicembre 2010

Oh dunque quante cose da dire...

Ieri la giornata di Seavessi non era cominciata nel migliore dei modi; MegaRiunione aziendale con consulente esterno (strapagato), che appunto esterna perle di saggezza del tipo che il cambiamento e la precarietà sono il sale della vita e che bellezza non fare piani per il futuro che tanto non sai cosa ti capita.

All’alba delle 13.15, in ritardo e incazzata come un cespuglio, Seavessi svicola via dalla MegaRiunione scavalcando un collega e guadagnando la porta mentre il consulente era distratto. Seavessi se ne va e si scapicolla a recuperare la macchina, mentalmente inviando  problemi gastrointestinali al consulente brillantone, che evidentemente non ha un mutuo da pagare.

Ore 13.28, che non sa neanche lei come ha fatto, Seavessi inchioda sgommando davanti alla struttura dove si tiene la recita di Natale. Davanti alla porta, aperta ma non si può entrare, trova solo ZiaBella congelata.


Pazienza, vorrà dire che entreranno per prime.

Passano i minuti e aumentano le persone, e Seavessi pensa _oh, abbiamo fatto bene a venire presto... meno male che c’è Ziabella, qui ogni Infante ha almeno due genitori al seguito, mi faceva brutto essere solo io...

Ore 14.00, oprario presunta apertura cancelli, ZiaBella, su istigazione di alcuni presenti (dai dai entriamo! ZiaBella entra che noi ti seguiamo! All’assalto, all’assalto!), rompe gli indugi e entra.

Tragicamente nessuno la segue. 

ZiaBella si volta verso i pusillanimi manifestando vibratamente il proprio scontento (ehm..), così alla fine entrano tutti.

Seavessi e ZiaBella, che normalmente finirebbero nascoste dietro una pianta perché non ce l’hanno nel sangue di sgomitare, si lanciano tipo bersaglieri e conquistano la seconda fila (la prima è riservata alle autorità, che tanto si sa che non vengono). Seavessi piazza il suo considerevole lato B sulla sedia con la ferma intenzione, per una volta, di essere maleducata e  di non schiodarsi nemmeno davanti a bisavole paralitiche e trisnonni in fin di vita.

Nel frattempo arrivano, inaspettati e nell’ordine: MaritoNP, NonnoG, NonnaG e dulcis in fundo il Nonnobis, mai avvistato durante analoghe recite familiari. Venne solo alla laurea di Seavessi, e si lamentò col relatore perché la discussione era andata lunga ed era ora di pranzo.

La sala si riempie – e un notevole contributo, ammettiamolo, viene dai sei spettatori presenti per un’unica Infanta.

Shhhhhhh, zitti, è ora, sipario.

La recita (una pregevole piece dal titolo “la renna malata”) è MERAVIGLIOSA, le maestre han fatto delle meraviglie con niente.

In particolare, però, colpiscono Seavessi i dettagli buffi, le Renne che a un certo punto si son prese a calci, i Regali che si tiravano i nastri uno con l’altro, Babbo Natale che a un certo punto si è addormentato.

Tutto bellissimo.

L’Infanta.

Seavessi non ha parole per il suo piccolo Fiocco di Neve, che alla veneranda età di due anni, sette mesi e una settimana ha ballato, si è inchinata, ha fatto le foto di gruppo e non con una nonchalance che Seavessi a 33 anni se la sogna.

Seavessi non ha parole.




Alla sera, alla Cena di Natale Aziendale, Seavessi ha scoperto che durante il pomeriggio il consulente brillantone era stato unanimemente rinominato Il Pirla, ed è stata la ciliegina sulla torta.




PS da domani Seavessi è in ferie e collegarsi da casa è un gran casino, così si porta a vanti e fa tantissimi auguri di Buon Natale a chiunque passi di qui, dalle sue nuove fantastiche amiche a quello che ha sbagliato link e cercava un elettrauto.
A tutti un buonissimo Santo Natale, pieno di serenità e amore.

martedì 21 dicembre 2010

Today is gonna be "the" day



By now you should've somehow 
Realized what you gotta d


E mai parole furono più azzeccate, oggi è il giorno della RECITA!!!! E Seavessi ha realizzato diverse cose; che deve lasciarsi un po' portare dalle cose, cercare di fare un po' di surf invece di dragare sempre solo i fondali, in cerca di problemi che probabilmente non ci saranno mai.



I don't believe that anybody 
Feels the way I do about you now


Ma non è proprio così vero? e nemmeno sarebbe giusto; l'Infanta è circondata di persone che la amano, Papà Nonni Zie  Cuginetti Amici e tutto il cucuzzaro che è giusto e sano che un Infante abbia intorno. Seavessi non ha l'esclusiva.
Ma qui, tra noi, tra portatrici più o meno sane di Infanti, diciamocelo: la mamma è sempre la mamma, di mamma ce n'è una sola, il cuore della mamma è il porto più sicuro e N altre sdolcinerie mammesche.
E concediamocelo ogni tanto un po' di zucchero, anche se poi a salvarci la vita è l'ironia.

Seavessi è agitata, si capisce? E si è dimenticata di comprare le patatine per la festa, e adesso deve andare alla MegaRiunione.

lunedì 20 dicembre 2010

Gilmore Girls



In fondo in fondo, la sensazione di essere la mamma scombinata di una giovane donna saggia ed equilibrata Seavessi ce l’ha sempre avuta.

Venerdì sera Seavessi, di umore più malmostoso del solito, ha preparato la cena svogliatamente e quasi fastidiata; sabato mattina ha rotolato come una pallina da flipper fra spesa e commissioni, sabato dopo pranzo è crollata vittima dell’infamissima influenza vomitina che sta decimando le mamme dell’azilo (gli Infanti NO, se la cavano con una caccabrutta, dopodichè ricominciano a saltare ballare e chiedere di vedere Sclèc).

E siccome si trattava di WE singlemode, a parte qualche ora di intervento salvifico di NonnoG e NonnaG, Seavessi e l’Infanta se la sono dovuta sfangare in qualche modo.

Di sabato pomeriggio Seavessi ha ricordi confusi, fra cui

  • aver visto più e più volte Sclèc e Sclècdue, unico intrattenimento televisivo gradito all’Infanta (oltre ai Simpson).
  • che a un certo punto l’Infanta  le sentiva la febbre con la manina sulla fronte, e le diceva _buongiolno signòla, hai la febble, adesso ti do la medizìna e chiamiamo l’ambulanza con sopla la ZiaBella (ndr, Ziabella è volontaria della Misericordia)
  • che, in un altro momento, mentre Seavessi era collassata sul divano, l’Infanta si è seduta accanto a lei e le faceva le carezzine sulla fronte, dicendole in ottimo dialetto piemontese Bambulìn (bambolina) e Robabèla (cosa bella).

Ieri pomeriggio Seavessi, piena di gratitudine, ha investito le scarse forze ritrovate per fare una mega biscottata con L’infanta-infermiera, che se la meritava oltre ogni dire.

venerdì 17 dicembre 2010

Beautiful Blogger

La Micaela, con cui peraltro devo avere qualche misteriosa connessione telepatica, mi ha inserito fra le destinatarie di questo award,


 e la ringrazio tantissimissimo perché è il primo che ricevo e mi sono anche un po’ commossa.

Grazie Mik, prometto che quando vincerò l’Oscar per il film tratto dalla serie TV tratta dal libro tratto dal mio blog (film in cui io vengo interpretata da Angelina Jolie), ti ringrazierò in mondovisione.

Il gioco è scrivere 10 cose di sè, e rilanciare la palla ad altre 10 amiche, e a me queste cose piacciono tanto, perché è bello raccontarsi un po’ e perché è bello leggere gli altri che si raccontano.

Dunque
  1. Essere mamma è grandioso. Essere mamma dell’Infanta di più. Non so però se sia vero il contrario... vorrei essere una di quelle mamme sempre belle serene e sorridenti che infornano biscotti ei inventano giochi, invece sono una gran casinista
  2. Amo moltissimo MaritoNP, anche se non glielo dico praticamente mai.
  3. Adoro il mare, e nutro una profonda e irrazionale invidia per chiunque abiti nei posti di mare.
  4. Sono golosa e mi piace cucinare, provare piatti nuovi, accostamenti strani. Ovviamente vivo in compagnia dei miei amici ChilidiTroppo.
  5. Mi innamoro follemente tipo ogni 20 minuti, mi innamoro dei personaggi dei libri, dei cantanti, del prato ghiacciato e luccicante che vedo al mattino.
  6. Nella vita offline sono timidissima, anche se millanto sicurezza. Qualunque occasione in cui siano presenti più di 5 o 6 persone mi manda in crisi, mi nascondo dietro una pianta e cerco di mimetizzarmi con la tappezzeria.
  7. Dico sempre che vorrei prendermi del tempo per me poi in pratica quando ce l’ho mi sento in colpa perché non sto facendo niente di utile.
  8. Mi piacciono i gatti, l’autunno, le rose, i Queen, andare allo stadio, il primo caffè della mattina, cantare.
  9. Il mio film preferito è “A qualcuno piace caldo”
  10. Passo molto tempo sognando ad occhi aperti.


Rilancio a:

Dabogirl (anche se mi sa che non parteciperà)

giovedì 16 dicembre 2010

Il Diritto al Dialogo (dj Seavessi remix)

Sempre dall’ elenco dei diritti dei bimbi e delle bimbe, e in vari blog in questi giorni, Seavessi legge del Diritto al Dialogo.

Che in effetti Seavessi ritiene fondamentale, e non è  ironica, una delle cose che fa più soffrire da bambini è il sentirsi non ascoltati / non presi sul serio.

Sentendo le parole Diritto al Dialogo, e leggendo i vari post sull’argomento, a Seavessi vengono in mente scene calde di intimità familiare, un po’ alla Settimo Cielo per intenderci, dove pareva che nessuno avesse null’altro da fare tranne parlare con chicchessia dei propri sentimenti, e non si capiva esattamente tutta sta gente di cosa campasse e soprattutto chi diamine puliva quella casa immensa, ché la mamma al massimo massimo si sgarava a fare ogni tanto il bucato e la spesa, gli altri 22 componenti della famiglia neanche quello, parlavano di come si sentivano e basta.


Secondo Seavessi alla sera il papà Pastore (di una non meglio precisata confessione protestante, credo) non c’aveva più le orecchie c’aveva direttamente due parabole di Sky.

Ma non divaghiamo come al solito, che mica stiamo qui ad asciugare gli scogli con lo straccio.

Dicevamo, Seavessi si immagina Se stessa e l’Infanta adolescente sedute a tavola davanti a un caffè mentre l’Infanta le racconta i suoi primi turbamenti di cuore, e Seavessi elargisce a piene mani perle di materna saggezza.

Più nell’immediato, Seavessi si accontenterebbe che le venisse spiegato perché nell’Almadio c’è una Solellina, come ci è finita, cosa fa lì dentro, insomma le normali domande che si pongono in ogni famiglia ( vero? vero che si pongono in ogni famiglia? vero? vi prego ditemi di sì...)

Ieri sera Seavessi è tornata a casa tardissimo dalla meravigliosa Festa di Natale Aziendale (leggere con voce alla Fantozzi), dopo aver fatto chilometri a piedi  a Milano a -6°, non aver capito niente di ciò che veniva detto per via dei timpani congelati, aver ripercorso i chilometri a piedi per riprendere il metrò, aver litigato con una capotreno e altre amene attività.

Il seguente dialogo si svolge mentre l’Infanta è nel lettino, prima di addormentarsi.

Seavessi _allora Infanta, come è andata oggi?

Infanta _pecchè non sei venuta a plendelmi?

Seavessi _ amore mio mi dispiace... la mamma era a lavorare...

Infanta _ è venuta la nonna a plendelmi e mi ha dato l’uovokìndel!!! Può venile la nonna anche domani?

Seavessi _ehm... ma anche no Infanta. E dimmi come è andata oggi all’asilo?

Infanta _è andata bene e tu dove eli?

Seavessi _a lavorare amore te l’ho detto.

Infanta _ ma la nonna ha detto che eli sul tleno.

Seavessi _sì sono andata col treno...

Infanta _ e pelché sei andata sul tleno?

Seavessi _ per andare a lavorare...

Infanta _ ma la nonna ha detto che eli sul tleno, no a lavolale!!! Pelché sei andata sul tleno?

Perché a quelli di Settimo cielo non capitavano mai queste conversazioni alla  Samuel Beckett ?


mercoledì 15 dicembre 2010

Ci voleva tanto?

Più passa il tempo e si inoltra nella selva oscura della mammitudine, che al pensier rinnova la paura, più Seavessi si rende conto di quante cose non dicano ai corsi preparto.

Al suo, per esempio, la prima lezione chiesero ai papà di scrivere il nome del loro futuro erede su un cartellone col pennarello.

Il papà di fianco a Seavessi si alzò e chiese alla moglie _amò dove ci va la H a THOMAS?
No dico, almeno il nome di tuo figlio sallo.

La seconda lezione cominciò con la visione di una cassettà sull’allattamento, 5 minuti di primo piano di una tetta sgorgante latte a spruzzo.

Dalla terza lezione in poi Seavessi decise di fare taglia, diceva di essere al corso preparto e andava a fare aperitivo con le amiche.



Quindi forse è colpa sua se non ha sentito la parte in cui veniva detto _ogni cosa che direte potrà essere e sarà usata contro di voi in ogni modo possibile vario ed eventuale.

Ieri sera Seavessi dopo aver stirato preparato la cena bagnettato l’Infanta  e fatto Nmila altre cose che ha poi rimosso, ha deciso che le avanzava quel quarto d’ora per lavarsi i capelli.

Ovviamente con l’assistenza dell’Infanta.

Il seguente dialogo si svolge mentre Seavessi è china sulla vasca con la testa sotto l’acqua.

Infanta _mamma ti plendo l’accappatoio?

Seavessi _si chiama asciugamani Infanta... sì per favore me lo prendi?

Infanta _ti plendo il sssiugamani (se ne va e torna dopo un attimo con un micro ascgiugamani da viso)

Infanta _toh mamma... mamma che sssiampo uzi?

Seavessi _il mio Infanta, quello viola-di-lush-strapagato-che-faccio-durare-sei-mesi...

Infanta _NOOOOOOOOOOOOO!!! Quello è mio!!! Tu non lo uzi! Uzi questo!!!! (porge a Seavessi il triste clear di MaritoNP)

Seavessi _ma no Infanta dai... dammi lo sciampo viola...

Infanta _ NO!!! BUAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!

Seavessi _ eh va beh va beh... (si insapona col triste clear)

Infanta _ mamma metti il balzamo?

Seavessi _ sì Infanta un momento

Infanta _ MAMMA METTI IL BALZAMO!!! TIENI!!! (rifila a Seavessi il biberon della bambola)

Seavessi _ sì sì ecco l’ho messo... mi lasci sciacquare adesso?

Infanta _ mamma attenta! Zpolchi tutta la vazca!!! Non bagnale! No! Attenta!

Seavessi _Infanta dammi tregua ti prego...

Infanta _ toh l’accappatoio mamma ( porge il microasciugamani da viso)

Seavessi _ehm... grazie Infanta...

10 minuti e nuomerosi Infanteschi commenti (su asciugatura, sporcamento del bagno, phon, pettinatura e uso di mollettoni per capelli del colore sbagliato) dopo


Seavessi _ oh Infanta ce l’abbiamo fatta.. ho finito!!

Infanta _ eh mamma... inzomma, ci voleva tanto? (esce di scena scuotendo la testa)

Blog candy di Micaela

allora: siamo in clima natalizio e Micaela mette un candy a sorpresa, si può non partecipare?

NO, of course (di corsa)!!!!

martedì 14 dicembre 2010

Altrove

Oggi Seavessi è in uno strano stato d’animo; ha smesso di essere semplicemente e brutalmente stanca, ma è distratta.

Ha la sensazione che la sua testa sia come una di quelle palline che fai una domanda, scuoti ed esce la risposta, solo che le sue risposte sono tutte sfasate.




I pensieri vengono a galla a caso, e subito ricadono in qualche profondità azzurra.

Stamattina l’Infanta aveva le prove della Recita

Speriamo che i vestiti vadano bene

Avrà freddo?

Cosa faccio per cena?

Ci sono delle vongole in freezer

Come vorrei andare in vacanza in Puglia l’estate prossima

Non sono mai stata in Puglia

Non sono mai stata al sud

Che invidia quelli che hanno i parenti al sud e li vanno a trovare

Come vorrei vedere quella via a Napoli dove vendono tutte le statuine per il presepe

Devo assolutamente aggiungere un po’ di lucine all’albero, è meno luccichino di quello del 
vicino di casa

Dove accidenti pesca i dati sta pivot del piffero?

Ho voglia di un caffè buono

MaritoNP non verrà alla Recita

E la novità sarebbe?

Devo finire quel report e chiamare la Romania

E se io una mattina non dico niente a nessuno, carico l’Infanta in macchina e la porto al mare?

Che voglia di vedere il mare.

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