martedì 23 aprile 2013

Cara Altramamma

Ciao Altramamma,

no, non so se oggi veniamo al parchetto... non so, ho la cena da fare, devo bagnettare le iene, se riesco vengo eh! caso nel ci vediamo là!!!


Cara Altramamma,

mi sei simpatica. No sul serio, per mio conto sei la più simpatica del Club del Parchetto. Sei spiritosa, capisci le mie grame battute e non mi schifi per questo, non fai la sotuttoio e non fai neanche la vittima, e con te si può chiacchierare di tutto. 
Tu. Mi. Sei. Simpatica.

Ma.

Lo sapevi che arrivava questo MA, vero che lo sapevi?

L'Infanta, al parchetto con Tuafiglia, non ci vuole venire. Io non metto in dubbio che Tuafiglia sia un'adorabile bimbetta con un "bel caratterino".
Però il bel caratterino si esplicita nell'urlare da quando arriviamo a quando, stremata tu e nervosa io, ce ne andiamo, nel pretendere l'esclusiva su biciclette pattini e giochi vari suoi e soprattutto non suoi, nell'aggredirti gridarti qualunque cosa e tirarti calci negli stinchi, e ho capito che è gelosa per la sorellina "appena nata" che ha più di un anno, ho capito che tu ti senti in colpa perché lei ha meno attenzioni di prima, ho capito tutto.

Ma l'Infanta no, e neanche le altre amichette (e mamme di) del gruppo, perché quasi tutte hanno (o sono) sorelline, ma lasciando perdere le altre e parlando per me,
mi dispiace,
ma non mi sento di litigare con l'Infanta per obbligarla a giocare con Tuafiglia. Io, al posto suo, non ci vorrei giocare.

E siccome mi piange il cuore che tu ti senta isolata come mi hai detto, e mi spiace pure per Tuafiglia anche se quando la vedo picchiarti mi vien voglia di rivoltarla come un calzino, io credo che cercherò un modo, il più gentile possibile, per dirti queste cose,

che non devi sentirti in colpa con Tuafiglia,
che non le hai tolto una mamma, le hai regalato una sorella,
che devi stare tranquilla, sei una mamma bravissima e se pure la sgridi ti vorrà bene lo stesso,
e che io non sono nessuno per insegnarti niente, perché le cose che proverò a dirti tu le sai già,
e che, se non altro, se ne vuoi parlare sono qui, possiamo scambiarci i sensi di colpa se vuoi.

Io cercherò un modo, Altramamma, e speriamo che sia la cosa giusta da fare.



venerdì 19 aprile 2013

Alla mamma si dice tutto.

Seavessi ieri ha avuto una giornataccia, ma fa niente perchè Seavessi ha il drenaggio dei pensieri facile (almeno quello, coi liquidi non ce la possiamo fare).
Di pensiero ne è rimasto uno solo.
Fastidioso.

Esplodiamo il problema.

Parchetto, gruppetto di mammeamiche, oddio non proprio Seavessi's BFF ma diciamo mamme con cui si chiacchiera.

Una delle due se ne esce con una storia, evidentemente già conosciuta dalle altre, visto che ha destato stupore la violentissima caduta dal pero di Seavessi.

Pare che alcune bimbe, appena più grandi dell'Infanta ma tipo di un anno o due, quindi definibili pari età, abbiano la simpatica abitudine di mettersi in 4 o 5 e bloccare una malcapitata più piccola, per poi riempirla di spinte e pizzicotti.

Pare che varie soluzioni (parlare con le mamme e le maestre) siano già state tentate senza successo. Pare che la cosa ci abbia messo un po' a venire fuori perchè le bimbe pizzicate avevano paura a dirlo a casa. Pare che un paio di bimbe prese di mira siano alla fase in cui non vogliono andare a scuola.

Ora Seavessi ci sta dando la tara, magari non è proprio così, la mamma che raccontava è la mamma di una delle bimbe pizzicate ma non è che sia proprio una strettissima confidente, insomma mah boh.

Seavessi da ieri ripete all'Infanta il mantra se capita qualcosa se vedi qualcosa se senti qualcosa LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA se sei in dubbio  LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA anche se ti dicono di non fare la spia non esiste fare la spia esiste che LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA LO DEVI DIRE ALLA MAMMA.

Seavessi oggi è paralizzata dal pensiero che l'Infanta possa NON DIRLO ALLA MAMMA.

Seavessi, ai tempi suoi, alla mamma non ha detto un accidente.

lunedì 15 aprile 2013

Oh, anch'io sai?

C'era una volta una giovane e sprovveduta, e sì in effetti abbastanza svampita Seavessi con la panza. La panza conteneva quella che sarebbe diventata l'Infanta, ma che per il momento palesava la sua esistenza tirando calci, facendo venire mal di stomaco e impedendo a Seavessi di avvicinarsi a meno di 700 metri di distanza da qualunque tipo di pesce, foss'anche in un acquario.

La giovane, che già allora dava prova di raro acume, s'era sfrantecate le ball ulteriormente intorpidita il cervello per mesi, riempiendosi l'arioso vuoto intracranico di consigliatissime letture su parti orgasmici (sì, esisteranno, immagino che siano fenomeni collegati alle scie chimiche), gioie dell'allattamento fino all'età da marito e simili amenità.

Qualcuno qui avrà già mangiato la foglia (NAZARENO? COSA HAI MESSO SU FOGLIAHHH??? FAI RIFLETTI NAZARENOOOH) e conoscerà il seguito, cioè che l'Infanta è nata con un cesareo d'urgenza, il latte non è mai arrivato manco con l'SDA, e la sua svampita genitrice ha pianto finché la pupa non ha smesso di essere sottopeso, cioè per circa undici mesi e mezzo, dandosi colpe che andavano dal "non ho latte perché quando ero incinta mi sono sfondata di chinotto e mettevo la paprika anche nel caffè" al "non vuole addormentarsi in braccio perchè mi odia che non l'ho allattata" al "per via di questi mesi di sottopeso andrà ad Amici e la butteranno fuori prima del serale".

E va beh, storia nota.

Negli anni successivi, quando si avvicinava il compleanno dell'Infanta, Seavessi andava giù di morale come un piombino da pesca, e dava la colpa ai primi caldi alle prime zanzare ai WE singlemode che di primavera diventano macigni.

Finché, al secondo compleanno, la saggia Collegamica beccò Seavessi in bagno col magone, e le disse Oh sai, anch'io. Per un bel po' di anni. Arrivava il compleanno del mio primo figlio e io piangevo come una scema. Ma capita sai? Non è strano, con gli anni passa. Anch'io.

Così, quest'anno, Seavessi, il cui acume non è granchè aumentato negli anni, ci stava ricascando, a dare la colpa ai pollini agli acciacchi che non la mollano da gennaio, alla mancata gita dalla Caterina e alla società di selezione che emette perle tipo _oh, vorrebbero una che fa quel che sai fare tu, ma con meno di 29 anni, categoria protetta, in mobilità e che sappia anche spagnolo e tedesco.

E invece no, è quel magone lì, quel senso di impotenza che non arriva da nessun luogo preciso ma si blocca a metà gola, magone incompiuto, residuo velenoso di lacrime vecchie.  Sta arrivando in gran pompa.

Ma anche quest'anno, passerà. Lo uccideremo a botte di brachetto e B.C.

Però, memore di quanto le avesse fatto bene sentire quell'Anch'io, se mai là fuori ci fosse qualcuno con lo stesso magone incompiuto, Seavessi vorrebbe offrire il proprio.

Anch'io. Capita. Ma poi passa.

martedì 9 aprile 2013

Ooooooh yes.

Quelli che arrivano con un'ora e mezzo di anticipo, oh yes.

Quelli che immediatamente si perdono, oh yes.

Quelli che non sono affatto emozionati, no, che dici? E intanto si sono persi, oh yes.

Quelli che per fortuna il marito non è emozionato, è raffreddato ma sa la strada, oh yes.

Quelli che fa un freddo infame, oh yes.

Quelli che aspettano e intanto fanno amicizia e ne usciranno con la spiegazione per fare un anello col filo di metallo, oh yes.

Quelli che finalmente si entra, oh yes.

Quelli che devono fare la pipì, subito. No, proprio subito, marito vai te a prendere i posti, oh yes.

Quelli che si piazzano sulle panchette e si ritirano su se stesse e si zittiscono in un grumo di felicità, oh yes.

Quelli che Seavessi, mi sa che dobbiamo uscire di più, vero?

Quelli che guarda, Michele Serra!!!!

Quelli che fra poco si inizia, mi raccomando, un bell'applauso.

Quelli che le luci.

Quelli che Infanta!!! Infanta guardami, guardami son qui con fabiofassio!!! Infanta, Infanta!!!!!

Quelli che arriva il Giornalista, io lo amo. Marito t'ho già detto che lo amo? e quanto lo amo? Sì Seavessi, un paio di volte, mi pare di ricordare.

Quelli che ulteriormente si zittiscono e raggrumano felici.

Quelli che Seavessi stai bene?

Quelli che Marito, son solo contenta. Me la godo.

Quelli che guardalo che è lì, si vede la pelata dietro la tenda, dove? sì lì, guardi signora, dove luccica vede? ah lì, giovanni giovanni guardalo lì!!!

Quelli che ascoltano.

Quelli che ascoltano molto.

Quelli che guarda,, guarda!!! C'è lì il Paolino!!! CIAOOO PAOLINOOOOO!!!! Pfff. ok. sto zitta. CIAOOOO PAOLOOOO!!!

Quelli che si commuovono,

con la lacrimuccia

a sentire la vera, originale, lì da toccare che basta allungare un dito

la vera,

Quelli che.



Quelli che si porteranno le stelline negli occhi per un po'.


giovedì 4 aprile 2013

Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza.

Su il dito chi non l'ha MAI scritto su una smemoranda.


Eh infatti, va che penuria di diti.

(sì, ovviamente Seavessi ha l'immagine mentale di tanti piccoli Ernesti perplessi che occhieggiano da milioni di smemorande chiedendosi come hanno fatto a finire lì)


Dicevamo che bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza. Cosa che può essere più o meno facile.
Perfino l'arida Seavessi non prova particolare difficoltà a squagliarsi davanti alle nebbie grigie degli occhi dell'Infanta, sgranati a dire _mamma, che bello sarebbe se smettesse di piovere!!!

Ci sono cose che ci smuovono dentro terremoti di tenerezza, ognuno le sue, figli sorridenti, tramonti sul mare,   gatti facenti le fusa, uccellini nel nido, gol di Pulici.

Ci sono persone che ti smuovono terremoti di tenerezza. Anche se non saresti portato, anche se il ragazzo non è che è intelligente ma non si impegna, signoramia è che è proprio gnucco come il marmo.

Seavessi è il tipo che noncelapuòfare, ma ogni tanto ci prova. E' che la famiglia rema contro.

Seavessi casa, mattina interno giorno.

Seavessi cambia Revoluciòn, che si è svegliata alle cinque decisa a giocare con la giostrina sonora e ha dato le sberle a suo padre che cercava di ricondurla a più miti consigli, che ha già sbraitato improperi tremendi e fortunatamente intraducibili finchè la sorella non le ha ceduto due biscotti, che in questo particolare momento sta scalciando come Pasquale Bruno ai tempi belli urlando proteste belluine contro la barbara pratica del cambio pannolo.

Sì per dire, un carattere amabile.

Seavessi _PCCIU' PCCCIU'!!! Ma che bei piedini ha la mia bimba!!! ma che bei piedini cicciottini!!! Ma pucci pucci cicci pupù!!! MARITO!!! MARITO guarda, mi dà i piedini  per farmi dare i baci! oh che tenera, guarda che i allunga i piedini così li posso baciare!!

MaritoNP _...in segno di sottomissione?

mercoledì 3 aprile 2013

La Fattoria. E i bambini. E le bolle di sapone.

Questo è un post promozionale.

No, non ho detto sponsorizzato.

Chiamiamolo pubblicità progresso?

Insomma Seavessi ha il raro privilegio di far pubblicità credendoci, di buttarsi col paracadute pensando oh come mi fa sentire bene l'assorbente, di scrutare entusiasta nelle profondità della pentola del brodo brodato. Insomma, un bel post, scritto col cuore.

Insomma, c'è la Caterina. E c'è la Fattoria, coi prati e i boschi e gli animali. E c'è una Bambina. Ma ci possono essere anche i nostri, bambini, e anche noi.  Perché nella Fattoria si possono fare tante cose, incluso mandarci in vacanza i bambini a spurgare le tossine di questo inverno così lungo e chiuso in casa.

Oddio, il MIO bambino da solo in Fattoria?

Lo so. Così ho scritto un po' delle domande che mi farei IO, e le ho fatte a Caterina. E lei ha risposto.  

E dopo le domande vi dico cosa esattamente mi ha preso il cuore.



Uhm. La fattoria. In una puntata di Voyager parlavano di queste ferocissime talpe mutanti.Ma nella fattoria ci sono gli animali. E se il mio piccolo Gusbaldo viene aggredito dalle talpe?

Mah, guarda, le talpe mutanti le abbiamo debellate qualche anno fa, perché, effettivamente, erano moleste. In ogni caso uno dei nostri obiettivi è proprio quello di insegnare ai bambini a muoversi nella natura in totale sicurezza: porre attenzione all’ambiente che li circonda (talpe comprese) e capire cosa sia il caso di fare o non fare in presenza di qualsiasi animale (non tirare calci nel sedere ai cavalli, non pestare la coda ai gatti, non mettersi tra una pecora e il suo agnello, non svegliare il can che dorme e molte altre cose di massima importanza!). Impareranno a  valutare le situazioni autonomamente e a fare scelte consapevoli sul da farsi, e questo gioverà moltissimo alle vostre corde vocali in quanto non dovrete più urlare a squarciagola:  “Giuseppino non fare il solletico alle vipere!!!”.



Eh. La fattoria. Io ci ho messo anni a insegnare a Leovigildo e Mariastuarda come usare il coltellino apriostriche, non è che mi disimparano?

 Ma no signora, ma cosa mi dice?! Non solo non disimpareranno ma impareranno anche ad andare a cavallo (con il coltellino al seguito), a nuotare (col coltellino al seguito), a mungere le mucche (col coltellino al seguito), ed un sacco di altre cose che di certo faranno scalpore nella vostra cerchia di amici altolocati! Impareranno che va bene mangiare le ostriche ma anche le zucchine hanno un loro perché se le possono raccogliere direttamente nell’orto, e che le zucchine crescono grazie la letame dei nostri cavalli e delle nostre pecore perché “dai diamanti non nasce nienteeeee, dal letame nascono le zucchineeeee”.

Mah. La fattoria. Il mio tesoruccio Romualdo Maria ha solo 14 anni, ha i baffi e la voce da baritono ma è ancora un cucciolotto, chi gli allaccerà le scarpe col velcro?

eh, certo, capisco la sua inquietudine, non è cosa da poco allacciarsi il velcro a 14 anni, ma dica, non le farebbe piacere vedere il suo tesoruccio che riesce a gestirsi le sue piccole cose da solo? Allacciarsi il velcro, tagliarsi la bistecca, lavarsi il sedere, e, perché no, radersi? Sa c’è un momento per tutto, forse questo è il momento di mandare il suo pargolo ad autonomizzarsi un po’! Noi accompagniamo i bimbi e ragazzi di tutte le età (dai 3 ai 12 anni e dai 13 ai 16 anni) alla conquista della loro indipendenza pratica, ognuno secondo le proprie possibilità. Diamo assistenza in tutte le fasi della giornata, dalle attività organizzate alle routine giornaliere in modo che tutti si sentano a proprio agio ed abbiano la possibilità di imparare a fare da soli.

Ehm. La fattoria. Però, tutti sti prati, sti boschi... hanno l'aria di non essere disinfettati da settimane. E la presa per ricaricare l'aifòn della mia piccola Eliberta? Ha sette anni, come fa senza aifòn?

le posso assicurare che i prati sono estremamente puliti, sicuramente più dell’habitat usuale della piccola Eliberta. Per quanto riguarda l’aifòn mi rendo perfettamente conto del problema, per questo abbiamo previsto un particolare programma di disintossicazione da aifòn (e smartfon in generale), ha un piccolo sovrapprezzo ma i risultati sono garantiti! Ai bambini cittadini Aifòn-addicted manca il rapporto con la natura, sono talmente risucchiati dal mondo irreale della rete che non riescono più ad uscirne e a trovare qualcosa di interessante al di fuori di esso. Ebbene: noi glielo faremo trovare! Diamo loro una serie di possibilità e una di queste di certo li colpirà al cuore, che sia la notte nel bosco o la giornata al fiume, che sia il montare a cavallo o l’impastare la pizza, troveranno quel qualcosa che li rimetterà in contatto col mondo reale e li farà gioire nel profondo.

Oh. La fattoria. Io devo sfangare un WE con quella piaga di mia cognata Fribunda e la sua simpatica prole nintendodotata. Posso venire per un WE e fare qualcosa che non includa ammazzare mostrini verdi?

Certo che può venire a sfangare (o infangare, dipende dalla stagione) il suo week end, e no, non permettiamo ai bambini di ammazzare alcunché. Ci piace di più la versione Tamagotchi: mungi la pecora-allatta l’agnello, raccogli la carota-dalla al coniglio e via dicendo. Ci sono un mucchio di attività tra cui potete scegliere, le trovate tutte a questo link:  attività fattoria didattica. E ci sono diverse soluzioni a seconda delle esigenze: casetta in affitto, b and b, pensione completa in albergo versione super-coccola, tenda nel bosco versione siamo-una-famiglia-avventurosa, giornate singole, vacanze intere, vacanze per soli bimbi e financo le feste di compleanno!!!

Come vedete, la Caterina e Seavessi hanno un po' giocato coi luoghi comuni, soprattutto Seavessi, per resistere alla voglia disperata di vacanze, boschi e cieli azzurri che veniva scrivendo queste cose.

E ora vi dico PERCHE' dovreste andarci  - io lo farò il prima possibile.

Per questo.



Voi capite che un posto dove si fanno i laboratori di bolle di sapone non può non essere in cima alla mia to-do list.



martedì 2 aprile 2013

PSSSSSCCCHHHHHHHHHHHHHHT.

Seavessi casa, interno sera.

Cena.

_Infanta Revoluciòn cosa volete per cena?

_Gli agnolotti rossi!!!

_TATATATAAAABABA!!! (a mà, si potrebbe avere la bistecca dei flintstones?)

_Argh... non li ho gli agnolotti. Ho i gnocchi. Facciamo i gnocchi? Rossi?

_Noooo... rossi no... falli col sugo marrone... (dicesi sugo dell'arrosto)

_BUBUBU!!! (a mà, non ci siamo. Carne al sangue? Roba iperproteica? Polenta e cinghialetto?)

_Infanta non ho fatto l'arrosto, non ho il sugo d'arrosto... Vuoi che faccia l'arrosto?

-DEEEEEEEEEEEEEE (e vedi che ci puoi arrivare? con polenta. Nnamo.)

_no non la voglio la carne...

_(ma ste cose non capitano MAI a Gordon???) Faccio la torta di verdure, dai.

_ABADADABADAABADA (quando sarete vecchi vi spedirò tutti all'ospizio low cost)

_sì ma metti i broccoli.

_non li ho in casa i broccoli, ho il radicchio.

_BLBLBLBLBLBLBLBLB (per me siete fuori come il basilico tutte e due)

_eh, va beh (le nubi si squarciano, un cono di luce divina scende sulla bionda elfica chioma, parte bohemian rhapsody studio version) ok.


(entra dalle quinte il protagonista maschile)

_Moglie, ragazze, stasera McDonalds?

_Sì papà, bravooooo

_(si infila un dito nel naso, guarda Seavessi  e fa PSSSSSCCCHHHHHHHHHHHHHHT.

_Seavessi? Seavessi esci dal bagno! Cos'hai da piangere? SEAVESSSIIIIII!!!!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...