giovedì 30 agosto 2012

Stelle cadenti

pare che il sonno, mancanza di, sia il leit motif di questi giorni. Ma ora Seavessi vorrebbe raccontare non del suo sonno tormentato - a proposito, Seavessi vorrebbe anche smettere di sognare di cadere e svegliarsi spaventata - ma di quello della prole.

Di Revoluciòn, in particolare.

E per parlare del sonno di Revoluciòn parliamo di quello dell'Infanta.

Quando l'Infanta è nata la Seavessi neofamiglia viveva nella casetta, appartamento da single di Seavessi in cui via via si erano installati marito (fidanzato) gatto e piccola elfa nordica. Come si può ben immaginare era piccina, la casetta tanto amata, e l'Infanta dormiva nel lettino accanto al letto grande, e Seavessi spesso l'addormentava in braccio, cantando canzoni sgangherate.
Come a tutti i piccoli miracoli quotidiani, Seavessi ci faceva poco caso. Era solo una parte della giornata.
ma era bella, come bello è ancora leggere all'Infanta Harry Potter e guardarle di sbieco gli occhi che pian piano si chiudono.

Ma è meno fisico.

Revoluciòn, a parte i primissimi giorni di vita, forse un mese, ha categoricamente rifiutato di addormentarsi in qualunque luogo o situazione non fosse il suo letto, abbracciata all'Asciugamano Amico (con cui il rapporto è a volte conflittuale, ma pazienza).
E' un po' integralista, Revoluciòn. Se proprio non ce la fa più crolla dieci minuti sul passeggino, ma più che sonno è perdita di conoscenza.  Man mano che cresce succede sempre meno.

Stasera, dopo il bibe della cena (che a breve verrà sostituito dalla pappa, e un po' a Seavessi dispiace perdere questi dieci minuti di coccola), Revoluciòn ha piantato gli occhioni color temporale in quelli di Seavessi, ha fatto un paio di volte ciao con la manina, si è girata e si è addormentata.

In braccio.

Mai successo.

Seavessi non è persona che prediliga il contatto fisico, gli sbaciucchiamenti vari.

Ma l'abbandono totale di un bambino addormentato in braccio, il momento in cui senti che il suo respiro diventa sonno, la fiducia che l'abbandono sottende.
Revoluciòn la Talebana del Lettino che sogna sogni piccolini fra le mie braccia.

E' un miracolo, di quelli che succedono tutti i giorni e a cui bisogna stare attenti, come alle stelle cadenti.

mercoledì 29 agosto 2012

Ciao, chi sei?

Drin drin

Seavessi _pronto?

Tizia _ciao Seavessi, sono Sigismonda figlia di Nasturzio.

Seavessi _eh... ciao... (e perchè tu e/o Nasturzio avete il mio numero?)

T _sì dai la nipote di Eustasia...

S  (eh beh ora sì che è più chiaro) _sì sì certo dimmi

T _no volevo dirti il giorno tale c'è la festa del piccolo Leo.

S (che sarebbe tuo figlio, un tuo amico, il tuo gerbillo?) _oh che bello!

T _e naturalmente vorremmo invitare l'Infanta, perchè sai, siccome l'asilo non è ancora iniziato, allora noi invitiamo (AHAH!!! Allora Leo è tuo figlio! Non vuoi coinvolgermi in un tremendo regalo comune per cui nascerebbero faide e scissioni! ottimo!) solo le persone a cui Leo è legato in modo particolare (ALT: Chi è Leo? Non me ne vogliano le mamme di Leo ma c'è un minimo di inflazione negli asili. Quale dei quattro è il tuo?), e quindi sicuramente invitiamo l'Infanta, sai perchè comunque non si può invitare tutti, dunque pensavo di chiamare i bambini che leo frequentava in piscina (riALT. In piscina ricordo Asie, Gaie, Eriche. Nisba Lei.).

S _ Ma naturalmente... si sono divertiti tanto insieme...

T_ eh quindi la festa invece che nel Solito Bar dove la fanno tutti la facciamo a casa di mia, speriamo di starci perché ci sono anche i parenti, sai di solito faccio due feste una per gli amici e una per i parenti ma quest'anno ne facciamo una sola, allora io spero che ci stiamo e che ci sia il sole perché se no in casa è un problema...eh sai allora i parenti... eh allora io volevo dirtelo così poi tu mi ritelefoni e mi dici se venite...

S (RITELEFONARTI? Te sogni sorella) _uuuuuuuuuuuh no no no noi veniamo sicuramente segnaci pure.

T_ah ok perfetto... senti e volevo dirti  appunto io farei una torta per i parenti e...

S _ ottima idea, senti a che ora?

T _eh non so.

S _ ah beh fa niente noi arriviamo a metà pomeriggio.



Cara Tizia, Seavessi non ha grandi verità filosofiche da passarti. Ma questa ti può servire. La telefonata corretta é.
_ciao Seavessi sono Temistocla mamma di Teodolindo, il giorno tale festeggiamo il suo compleanno a casa nostra in via Sant'Eustorgio alle quattro. Venite?



Un po' però Seavessi è rimasta colpita. Dalla difficoltà di Tizia a identificarsi. Figlia di, nipote di, tipico dei paesi.
Ma Si è chiesta, Seavessi... chi è Seavessi? La mammadi? La mogliedi? Solo Seavessi?

Chi fossi?


martedì 28 agosto 2012

Welcome

Non riesce, Seavessi, non riesce.
probabilmente la causa è il sonno, o meglio la mancanza di, che l'affligge dall'ultimo post. Fatto sta che Seavessi non riesce a scrollarsi di dosso questa fangosa sensazione di limbo, come nei sogni quando si vorrebbe parlare e non esce il suono, vogliamo dirlo di inutilità?

Da fuori Seavessi è normale, appena più sconclusionata del solito. Dentro nebbia fitta.

Eppure ne stanno succedendo di belle cose. La Seavessi famiglia si è appena arricchita di una cuginetta nuova nuova, Fabiofàssio sta alla fine abbandonando l'armadio, si comprano grembiulini, si borbottano sillabe a vanvera, si fa ciao con la manina, ci si scofanano mozzarelle e brode inquietanti. A breve la gatta Pinta farà il suo ingresso trionfale.

Eppure Seavessi sto calcio nel sedere non riesce a darselo. Ferma immobile come la ballerina in mezzo al carillon, mentre tutto gira intorno.

Ma bisogna trovare il modo.

E così, benvenuta Cuginetta, ti ricameremo bavagli.
Benvenuta gatta Pinta, ti compreremo crocchette.
Benvenuti asilo e asilo nido, impareremo tante cose.
Benvenuti primi freschi, metteremo la maglia.
Benvenuta idea di cambiare lavoro, apriremo la mente.
Benvenuti progetti, idee, di Seavessi e degli altri, che siano la pace nel mondo o imparare l'uncinetto.

Benvenute cose nuove, vi apriamo la porta e il cuore.

E decisamente, ci arrendiamo e chiediamo al medico qualcosa per dormire. Non è un disonore chiedere aiuto.

martedì 14 agosto 2012

Stiamo tutti bene again (eccheppalle però.)

Iersera Seavessi se ne tornava belbella verso casa nella Piccola città, con l'Infanta sul sedile posteriore che disquisiva sulla fOglia di Sant'Andrea (sì, anche noi drogati di Focus canale 56).
Allorquando un giovine infelice più che colpevole (sticazzi: colpevole almeno quanto infelice, ma non infieriamo) ha pensato bene che quella precedenza, suvvia, fosse più un'indicazione d'intenti che un obbligo, più un consiglio che un segnale stradale.
E fu così che Seavessi e l'Infelice incrociarono destini, lamiere e semiassi.

E certo non vi stupirete che Seavessi la butti in caciare, visto che è la fotocopia esatta dell'incidente di aprile scorso. No, con una differenza: la macchina si è fatta MOLTO più male stavolta.

Seavessi e l'Infanta no, per cui è buono e giusto buttare in caciara.

Seavessi scende dicendo cose che tata Lucia disapproverebbe. L'Infelice vede l'Infanta e sbianca. Seavessi teme di dover pure soccorrerlo e nell'incazzatura lo consola.

Seavessi cerca di chiamare MaritoNP, che è a casa con Revoluciòn. Revoluciòn urlerà come una dannata tutto il tempo impedendo qualsivoglia comunicazione. L'Infelice chiede per favore di poter chiamare un amico parlante italiano meglio di lui. Seavessi accumula insulti mentali per quando arriverà l'amico in grado di capirli.

Nel frattempo Seavessi NON riesce ad accostare la macchina, perchè l'Infelice l'ha presa proprio su ruota e portiera.

A quel puntyo scende dal cielo (no beh, da un palazzo vicino) la SSS, Signora Santa Subito. la quale dichiara le seguenti cose:
1- di aver visto tutto e di poter testimoniare la colpevolezza dell'Infelice (che sbianca ulteriormente)
2- di lavorare per una compagnia di assicurazioni e di poterci aiutare a compilare il modulo blu.
3- di avere un nipote pari età dell'Infanta.

Seavessi sente solo l'ultima parte, e consegna l'Infanta alla SSS con la preghiera di darle un po' di acqua e zucchero.

Il resto e confuso.

Arrivano tre o quattro amici dell'Infelice e NonnoG alla riscossa. La SSS cazzia tutti quanti per non avere moduli blu e impresta il suo modulo blu, che provvederà a compilare dopo averci chiesto tutti i documenti. Regala anche all'Infanta un drago di peluche del nipote, alto circa come l'Infanta stessa.

Insomma in qualche modo si fa quel che si deve, si compila, si chiama, si verifica, si sposta la macchina.

E alla fine Seavessi rimane da sola sulla macchina infortunata MA parcheggiata, in attesa di un carro attrezzi  miracolosamente disponibile a Ferragosto.

E

Seavessi

chiama.

Miglioreamica.

Che arriva e l'abbraccia.

Non c'è come un abbraccio di Miglioreamica.

Naturalmente la prima roba che Seavessi chiede a Miglioreamica è _ti piacciono i capelli nuovi.


PS la macchina era di MaritoNP. Sulla mia il modulo blu C'E'.

sabato 11 agosto 2012

La ragazza da sola

Oggi Seavessi, evento più unico che raro, è riuscita a inmacchinare tutto il resto della famiglia, ed è rimasta sola e raminga in una casa soleggiata e silenziosa.
E s'è tagliata i capelli.
E ha dormito.
E ha letto un po'.
E ha pensato a scrivere.
E ha pensato, e basta.

MaritoNP ha acconsentito a levare le tende per qualche ora, perché persino lui, che è un uomo e quindi ha più o meno la sensibilità dello stipite di una porta, s'è accorto che l'intimo malmostume di Seavessi stava toccando vette inusitate.

Ci sono perone che si ritemprano lo spirito in compagnia, facendo casino, cantando e ridendo. Seavessi invece, soprattutto ora dopo sei mesi di Revoluciòn praticamente non stop, aveva bisogno di un minimo di silenzio.
Silenzio Affidabile.
Non  silenzio che da un momento all'altro qualcuno urla MAMMAAAAVOGLIOANDAREINBICIIII oppure urla UAAAAAAAAAAAAAAAH e basta.

Silenzio che ci puoi contare che duri almeno dieci minuti.

Nello stesso albergo della Seavessi famiglia, nel Paese della Pineta, c'era una ragazza.

Da sola.

Non si nascondeva dietro un libro a tavola, si guardava in giro, tranquilla. Nottambula non era, posto che la mattina faceva colazione alla sant'ora insieme alle mammeconbimbopiccolo, con a fianco la borsa per la spiaggia.

Era alta, magra, mora. Sorridente, ma non appariscente. Gentile, ma Seavessi non ha voluto andare oltre il ciao buongiorno bella giornata.
Perchè?

Per immaginarla meglio. Reduce da una storia d'amore bella e incasinata, o in pausa fra gli esami universitari. O semplicemente una ragazza contenta, da sola. In spiaggia con un libro. O senza. Con la musica nelle orecchie, lusso proibito se ci sono infanti in giro, che appena ti distrai cercano di fare mangiare alla sorella la torta di sabbia.

Fra poco l'Infanta andrà all'Asilo e Revoluciòn al Nido, e Seavessi resterà a casa da sola, davvero stavolta, a fare la casalinga disperatissima per si spera il più breve tempo possibile. E allora rimpiangerà i momenti passati insieme, anche quelli in cui una bimba frigna e l'altra pure e il marito rischia il matrimonio e la vita sbuffando, e si valuta un cambio di identità e la fuga in Jamaica.

Ma per ora, per adesso, per quanto sia ingrato, Seavessi ha bisogno di pensare alla Ragazza Da Sola.




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