martedì 28 febbraio 2012

Epistolario


Caro MaritoNP,
sono ancora incazzata come un cespuglio piuttosto indisposta nei tuoi confronti. Non mi passa.
Facciamo che per un po' sto nel mio, per non dire cose che poi finiscono a schifo.
Più di così non ce la faccio.
Buon compleanno da tua moglie,
la tizia a cui hai detto di andare a farsi un  giro per darsi una calmata,
dimenticando che tua moglie il giro non può andarselo a fare, unless portarsi dietro l'Infanta che vuole le patatine al bar e Revoluciòn che prende come una violenta offesa personale il fatto che la carrozzina si fermi.



Infanta, amore,
misura di ogni amore da te in poi.
Infanta che mi fai scoppiare il cuore e spesso anche la testa, Infanta così simile a me coi congiuntivi e i tuoi squali,
Infanta così diversa da me, con la tua leggerezza e la tua logica ferrea e ineluttabile.
Infanta che canti a squarciagola le canzoni da stadio, e ovviamente scegli di farlo mentre ci sono i parenti in visita, e che quando Revoluciòn urla e Seavessi fa la faccia smarrita rifili alla piccola iena il tuo dito da ciucciare - e quella tace, perché è ovvio Infanta, sai di buono.
Infanta credimi, mi dispiace di non essere quello che ti serve, ora, di avere così poca pazienza, di dare di matto davanti alla Nmillesima replica di Pippi Calzelunghe e di costringerti a sorbirti improbabili documentari su un tizio che mangia le vipere crude.
mi dispiace non avere tempo e spazio, o non quello che vorrei, ma credimi Infanta, passerà.
Credimi Infanta, sotto tutto questo sclero c'è una felicità immensa, che a volte quando il sonno lo permette già viene a galla, quando vi guardo vicine.
Credimi, Infanta, e se non mi credi ora mi crederai un giorno, quando ti addormenti e ti tengo la mano calda e sporca di pennarello, qualunque altra cosa sentirai dire nella tua vita,
credimi Infanta,
In quel tenerti la mano c'è tutto il mondo.




Revoluciòn,
nomen omen, e chi sa il tuo vero nome sappia che è vero in ogni senso.
Stessa voce ultrasonica di ZiaBella (credo che i NonniG abbiano gli incubi quando gli fai ricordare l'insonne infanzia di zietta tua), stessi occhi blu ma già viranti al grigio di tua sorella,
e il carattere no, è tutto tuo, e già vien fuori un temperamento che quando sarai adolescente ooooooh yes, ci sarà da divertirsi.
Raviolino del plin, che passi da sonno profondo a urla feroci in mezzo secondo, mia Pasionaria, mia Verdun,
Sorriso improvviso e inaspettato che rammollisce tuo padre e fa ridere me,
amore mio,
benvenuta.




Cara Seavessi,
uelà, come butta fratella? Sono il tuo Mononeurone, senti come parlo gggiovane!
Qui stiamo bene, tutto moooooolto tranquillo, sì, siamo maestri dell'eufemismo. No, non è che mi sono moltiplicato, son sempre solo io, ma parlo in noi come il Divino Otelma per sentirmi meno solo.
Seavessi, parliamone un attimo. E' inutile che incolpi il tuo inconscio, tu non ce l'hai un inconscio ricordi? Avevamo detto che non ci serviva e prendeva solo un sacco di polvere e tanto non lo usavi mai.
Quindi, Seavessi mia cara, per favore, non hai nessun trauma infantile o dolore segreto da smaltire.
Se prima di andare a letto mixi un libro su Borsellino e uno di ricette americane,
non puoi lamentarti che poi sogni di infornare una teglia di muffin e che esplode il forno, e ti sembra di sentire la sirena dei soccorsi e invece è Revoluciòn che reclama.
Seavessi, ma un bel libro di Moccia no?
NOI apprezzeremmo.


Care blogamiche,
scusate di cuore se non rispondo ai commenti, e non perché non gradisca, ché anzi mi scaldano il cuore e l'umore in queste giornate di mammitudine totale; è che il tempo è quel che è, e la connessione pure, ma sappiate che siete importanti.

Vostra S.

16 commenti:

Sonietta_1976 ha detto...

Il problema è che i nostri mariti non capiscono quanto i nostri bambini, ci possano succhiare la linfa vitale.
E soprattutto non si accorgono che a darci "un consiglio" del genere, ci feriscono immensamente...

mcomemamma ha detto...

cara seavessi,

scusa se mi permetto e magari non centro neanche il punto....ma ti capisco...capisco la gioia di vederle insieme e il senso di colpa nei confronti dell'una e dell'altra, capisco che ora forse penserai a qunto tempo stai togliendo ad una, se sarebbe stata più felice figlia unica o se forse era meglio aspettare ancora un pò.......non so se alcuni di questi sono i tuoi pensieri ma TI ASSICURO che tra qualche mese, qundo gli ormoni e la fatica passeranno, quando loro 2 si cercheranno, giocheranno a farsi cucù, quando gattoneranno una dietro all'altra ti sentirai scoppiare di gioia e tutti gli interrogativi avranno una risposta...l'amore tra due sorelle visto da una mamma è una meraviglia!!!

Susibita ha detto...

Ciao Seavessi, scopro il tuo blog solo ora.
Ora ceh sono di 5 mesi e mezzo, e con un Magù di 2 anni.
Ora che mi chiedo come sarà, come potrebbe essere: sinceramente, con curiosità mista a orrore.
E ti trovo, con questo post.
Che dice veramente tutto, credo.
E non so se essere disperata perchè ti sei trovata soprannominare la secondogenita Revolucion, o se rallegrarmi perchè "otto tutto questo sclero c'è una felicità immensa".
Comunque grazie, per avermi chairito le idee. Il tuo boog è davvero bello, e io scirvo qui,
se ti va di passare:

http://susibita.blogspot.com/

Susibita ha detto...

Oddio...scusaaaa...ho scritto così di fretta e piena di refusi!!
E non ho manco partorito da solo due mesi: imperdonabile =(.
Normalmente non sono così disgrafica, giuro.


Susibita

monica ha detto...

Forza Seavessi, ce la puoi fare! Nel frattempo un abbraccio.

serenamanontroppo ha detto...

Posso solo immaginare ciò che si prova...però sono solidale. Immagino che il problema con la piccola siano le terribili colichette, se è così coraggio, sembra impossibile, ma passerà!

Madamadorè ha detto...

mi sembra che quello che c'era da capire lo hai capito benissimo....prima o poi passa...inutile dirlo ma cerca di goderti questi momenti che poi haimè anche questi passano e non tornano!
Un abbraccio

Unknown ha detto...

Non sono sicura che Moccia potrebbe essere di aiuto, eh! Comunque vedi tu ;D!

giliola ha detto...

Che dire???? mi hai fatto commuovere!!!!!!!!!! Forza Seavessi che sei la quintessenza di tutte le mamme!!!!!!!

giliola ha detto...

ahhhh, dimenticavo!!!!!! fai gli auguri di buon compleanno a marito NP..........

Elle ha detto...

Beh, capitata di qua per caso, mi unisco alle blogamiche per dire la mia: l'importante è scrivere quello che pensi, anche senza internet e con poco tempo.. anzi, l'importante è continuare a pensare quello che scrivi.. insomma, non impazzire davvero.. anche se.. vabbe' forza e coraggio (oddio questa frase la diceva la mia prof di diritto che incubo sono diventata come lei??).
Ciao :)
Elle lo Spirito apparso qui per caso

Anonimo ha detto...

sto organizzando il treno delle SsS, le Seavessi's Supporters

Anonimo ha detto...

ti capisco, ci sono passata anche io, i primi tre mesi in 4 sono urlava h24, sempre e comunque, impedendo al fratello di dormire, di poppare regolare, e quello dal canto suo non faceva altro che dormire e urlare.
Ti capisco, se ci penso ho ancora i sudori freddi e penso che il terzo non lo farò mai per niente al mondo.
Ma dopo tre mesi piano piano le cose si assestano, i primogeniti si abituano, si affezionano, i secondi cominciano a farsi amare, e quando dopo nove mesi li vedi rotolare insieme sul lettino mentre ridono, o senti la grande che abbraccia il piccolo vezzeggiandolo come una mamma, quando esci e li porti al parco giochi e la grande si diverte a dondolare il fratelli sull'altalena, ecco allora cominci a respirare di nuovo e pensare che il peggio è passato...
poi sui mariti è tutto un'altro discorso, a me l'unica cosa positiva è che essendo maschio sul secondo si applica un po' di più quando siamo a casa (tipo cambio, pigiamazione,pappe)...sai com'è l'erede lo deve plasmare lui...
un abbraccio
rob

Sgiusgiola ha detto...

mamma mia, ma che cose belle, vere, intense hai scritto?
grazie, perché ho trovato nero su bianco molti dei sentimenti che sto vivendo in questi mesi in cui anche qui è arrivato il secondo figlio, in cui mi sento in colpa verso il primo pur amandolo se possibile anche di più, in cui mio marito, sopraffatto dal lavoro, non si rende conto di che cosa stia invece sopraffacendo me...insomma ci son dentro pure io!
ma posso dire che pian piano sto, stiamo risalendo la corrente e complici le belle giornate che mi mettono di buon umore non vedo più tutto solo nero...stanno tornando anche i colori
teniamo duro perchè credo proprio che ne valga la pena, come hanno scritto nei commenti precedenti :)

WonderP ha detto...

Dai, vedrai che quando l'ormone cattivo sarà smaltito riuscirai anche a sorridere di questo momento di fatica.
Ce la puoi farcela!

Anonimo ha detto...

io leggo e piango ogni volta.
il che spiega perchè io non chiami.
Chè sentire me che singhiozzo e dovermi pure consolare, non mi pare il caso.

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