domenica 26 febbraio 2012

Quello che non sei, quello che non sai.


questo è uno dei pocherrimmi post in cui si dirà qualcosa della Seavessi-famiglia, per cui nonè detto che riesca bene. Fa niente.
L'Infanta e Revoluciòn possiedono un capitale sociale che ammonta a ben tre e dico tre zie (e, attualmente, due cugini più uno in lavorazione). Per Seavessi, figlia di figli unici senza un cugino primo a pagarlo oro, è come dire che sono moltimiliardarie tipo zio Paperone.
Le zie sono così suddivise (ziae omniae divisae sunt in partes tres...): ZiaBrava e ZiaDolce sono le sorelle di MaritoNP, ZiaBella si sa condivide parte del patrimonio genetico con Seavessi.
Oggi parliamo di ZiaBrava.
ZiaBrava è (anche) bella e dotata di ottimo gusto.
Ha una bella casa, ben arredata, con le presine coordinate e ricamate, e i bagni che sembrano esportati due secondi prima da una rivista di arredamento shabby chic.
E' al corrente di un sacco di teorie educative, e se non è al corrente si informa.
Ha brigato e brigato finché non ha trovato un lavoro che le permette di partecipare attivamente alle attività scolastiche e non dei figli, ma a differenza della school mums di realtime non necessita di alcun makeover, perché non ha mai un capello fuor di posto.
Per il compleanno dei pargoli produce in casa torte che buddy se le sogna.
I suoi figli fanno sport, catechismo, corso di impara a fare il formaggio, vanno bene a scuola, mettono camicie di lino bianco e a fine giornata non sono né sporchi né stropicciati.
Seavessi, ora.
Seavessi dà da mangiare agli squali nel cortile, tanto per dare all'Infanta qualcosa da raccontare all'analista fra trent'anni.
Seavessi è terrorizzata dalle maestre dell'asilo, e quando la fermano le viene il panico da interrogazione.
La casa di Seavessi è scarsamente arredata, e quel poco sono cose che piacciono a Seavessi e questo è tutto ciò che hanno in comune come stile.
Seavessi non mette camicie di lino bianco  perché si sbrovanda subito. Non l'Infanta, Seavessi.
Ovviamente quanto sopra un pochino di attrito lo crea, perché Seavessi gna fa a non invidiare l'invidiabile (appunto) aplomb della cognata, la sua capacità di tenere in aria tutte le pallette, il suo ferreo ordine mentale, il suo sapere cosa è giusto. A confronto Seavessi è una specie di povero Yorick, il giullare di corte della famiglia, Miss Sguazzo nell'Imperfezione Per Cui Ridiamoci Sopra.
Ieri Seavessi ha fatto due chiacchiere al telefono con ZiaBrava, e da un paio di battute ha avuto un'illluminazione.
Anche ZiaBrava invidia Seavessi, la sua imperfezione allegra, il suo inseguire senza mai raggiungere ma divertendosi nel frattempo.
Seavessi oggi ci ripensa, e ha la curiosa impressione che sia lei che ZiaBrava siano bloccate in due personaggi bidimensionali, e non riescano a superare i confini della vignetta dove vivono. 
Ma forse 
forse
potrebbero 
essere amiche.

7 commenti:

la tina ha detto...

cara seavessi. mi sono appena sbroandata con l succo di pera ogni cosa, tuta e scrivania e computer (sperando continui a funzionare, ecco).
per dire che manco io sono della genìa del vestiti di bianco che tanto non ci sporchiamo.
in tutto ciò, credo tu sottovaluti (volutamente? inconsciamente?) il profondo bello che ti circonda, sia dentro che fuori (ma specie dentro).
l'allegria e l'(auto)ironia sono perle preziose, che possono valere molto + delle presine coordinate o del copridivano senza una piega.
vorrei anche farti notare che quando sono venuta da te avevi gli asciugamani e addirittura il sapone di lush abbinato al colore delle mattonelle in bagno, cosa che mi ha lasciata basita a pensare non sarò mai in grado di fare nulla di tanto sciccoso, io.
ti si vuole comunque parecchissimo bene, da queste parti.
ecco.

Unknown ha detto...

Che bello! E' davvero bello riuscire ad uscire dagli stereotipi che ci creiamo...
Come si dice in questi casi, buona amicizia in progress ;D!

LadeaKalì ha detto...

Bello. Andare oltre i preconcetti, i pregiudizi, oltre le proprie barriere mentali (parlo per me), tendere una mano virtuale per vedere se c'è un canale di comunicazione con una persona che ci appare diversissima da noi stessi, quasi opposta. Magari non condividiamo le camicie bianche (orrore), la ferrea organizzazione (impossibile), la magione da Vogue Maison (aiuto), ma magari si può anche arrivare a ridere insieme....

Anonimo ha detto...

a parte le odi e le osanne a quanto ha detto la Tina.
Cara, io ci ho fatto una sezione ad hoc sul blog sulle storie di Aprovadizia (cognata, ovviamente), quindi IO CAPISCO.
Potreste essere amiche? forse. Potreste invidiarvi vicendevolmente, ciascuna considerando aspetti di sè come una propria mancanza, ma che appare agli occhi dell'altra una grande risorsa? certamente. Vogliamo godere un pochettino delle debolezze altrui e per una volta tirare un sospiro e dire "vado bene così"? Dai Seavessi, facciamolo! :)

ElizabethB ha detto...

Parto dicendo che la Tina ha ragione in tutto ciò che dice. Proseguo dicendo che è sempre così, si invidia cosa non si è e cosa non si ha, quindi niente di strano nella vostra invidia reciproca. ZiaBrava io non la conosco, ma concedimi di dubitare che possieda il tuo meraviglioso WIT.
Baciiiiiiiiii

Anonimo ha detto...

ringrazio la Tina per aver postato per prima, così io faccio copincolla.
E poi, poche ciance. Zia Brava mica sei te. E noi amiamo te. E poi l'Infanta, Revolucion, Gli Squali, Il Velme e, last but non least, MaritoNP

serenamanontroppo ha detto...

Io sento di appartenere alla tua "categoria" di imperfette, caotiche...non certo senza invidia(a volte) di chi invece riesce ad avere tutto sotto controllo. Credo che tua cognata sia una ragazza intelligente, capace di andare oltre il proprio modo di essere e nonostante tutto è meno rigida di quanto si pensi! Bello fare certe scoperte, no?

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