Fortunatamente, Seavessi non possiede affatto lo spessore mentale necessario a farsi venire gli attacchi di panico.
Fortunatamente, perché già sopporta poco le spirali di pensieri diversamente belli che arrivano a grappoli verso le tre di notte, fissando il microonde che scalda il biberon (sì lo so non si dovrebbe, ma il latte viene caldo uguale quindi amen).
In quella luce ronzante, Seavessi vede aggrovigliarsi le incertezze sul lavoro, sul mutuo, sulle bimbe che devono crescere sane e buone e imparare a nuotare, su nonnabis, sulla congenita incapacità di Seavessi di gestire qualsivoglia rapporto umano live, sul ciclamino agonizzante che oh cazzo mi son dimenticata di bagnarlo, di nuovo.
Quella di ieri è stata una nottata particolarmente brutta, a causa della neonata campagna di Seavessi "aboliamo il settimo pasto", così il groviglio di pensieri diversamente belli non ha avuto modo di sciogliersi sotto il piumone negli strani sogni in cui Seavessi cerca di telefonare ma non riesce a leggere i numeri della tastiera, o cerca di leggere una cartina stradale ma non sa di che città sia. E Seavessi stamattina non riesce a uscirne, nonostante la bella giornata, nonostante il sole, nonostante sappia che non può avere il controllo su quasi nessuna delle cose per cui si preoccupa.
Io le abolirei, le tre di notte.
ah, appello alla Chi l'ha visto: chi è che ha messo quel bellissimo commento anonimo nel post su Bradbury? Parliamone, non puoi mica citare cronache marziane e poi sparire così! Delurkati, peppiacere!!!!
7 commenti:
io quello che penso sui tuoi pensieri diversamente belli te l'ho già detto via mail (ma l'hai ricevuta?). E chi caxxo l'ha detto che non si scalda il latte nel microonde?
oh stella... quella mail mi sa che è incasinata, mi butta tutto nello spam... vado subito a vedere!
(la cosa del niente microonde sta sulla confezione - faccina che arrossisce)
e tu butta la confezione...
Oh Seavessi, come ti sento vicina. Io sogno di essere al volante di una macchina (per altro, NON possiedo una macchina!) e di non riuscire ad aprire gli occhi. E' come se avessi le palpebre incollate. Non ti dico in che stato mi sveglio...
Non posso che dirti un inutilissimo "mal comune mezzo gaudio". ma sarà vero poi? baci
Ciao, ti ho lasciato un premio qui http://trasparelena.blogspot.com/2012/03/ringraziando-buzybutlazy-che-mi-ha.html
così alle tre di notte la prossima notte hai qualcosa di ameno da pensare :-D
Wow, Seavessi, ma tu sei una dura ad imbarcarti in queste crociate sull'abolizione del settimo pasto. Io e' dal 41esimo giorno che ci spero ("Ah, vedrai dopo 40 giorni, diventa tutto piu facile"...piu facile de che?!)
Lumi sulla strategia adottata?!
ah Seavessi, prometto che prima o poi mi manifesto.. ma lasciami ancora un po' di timidezza, che è tutta la vita che lotto per smettere di essere timido e alla fine scopro che mi sento più a mio agio se non fingo di essere spavaldo
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