Ma quanto si sta bene nell’openspeis vuoto?c’è un silenzio, vedo il sole pallido dalle finestre... a Seavessi sembra di essere sola al mondo, o di essersi nascosta benissimo e nessuno la può trovare.
E’ ora quindi di dare la stura al brachetto propiziatorio per Seavessi e le altre ragazze in caccia (di primi secondi o quintogeniti) – Slàinte donne mie, brindiamo con ste bollicine rosse e poi il rosso speriamo di non vederlo più!
Purtroppo non di solo brachetto vivono le blogger, quindi a Seavessi toccano anche i bilanci.
Il 2010 è stato un anno di corsa, fra terminare la casa, il trasloco , il lavoro, l’inserimento alla materna dell’Infanta; non è che il 2009 fosse stato una giornata alle terme e il 2008 una passeggiata nei boschi, e Seavessi comincia a segnare un po’ il passo.
Meglio, Seavessi e MaritoNP segnano un po’ il passo, gli capita troppo spesso di dimenticare come e perché sono dove sono. Ciò non è bene.
In compenso, la casa nuova ha cambiato la Seavessi-vita. Ci saranno dei sacrifici, ma vedere l’Infanta, che pochi mesi fa non trovava un posto per giocare, vederla correre e fare le costruzioni nella sua cameretta e nell’enorme e spropositata cucina che è stata l’unica richiesta di Seavessi al progettista, non ha prezzo. Ciò è bene, e Seavessi ricomincerebbe da capo domani, mutuo compreso.
Il lavoro si no mah boh. Per prima cosa Seavessi ringrazia il Cielo di averlo, il suo lavoro, e ringrazia altre 10 volte perché il suo lavoro le piace. Però è anche stanca, e inevitabilmente si sente. Sogna di notte un part time che non solo non si può permettere, ma che comunque difficilmente potrebbe avere.
Last but not least, il blog, che mai e poi mai Seavessi pensava di poter avere, e che invece, contro ogni aspettativa e contro la sua proverbiale incostanza, c’è. E soprattutto ci sono le blogamiche che sta conoscendo, e che sono uno spettacolo.
Nonostante tutto, Seavessi crede di essere stata passabilmente buona.
Buoni propositi.
A parte il solito perdere 10 chili?
L’altrettanto solito investire di più nel rapporto di coppia, che però quest’anno è più pressante.
Essere più presente con le amiche virtuali e non, trovare il tempo per una messa in piega ogni tanto, ricordarmi di mettere la crema corpo la sera. Non trascurare/trascurarsi più, o almeno non come negli anni passati.
Sorridere e cantare di più.
Imparare a fare le decorazioni di zucchero sulle torte, e riprendere un po’ a ricamare.
Bon, basta così. Per l'anno nuovo niente propositi impegnativi. Piccole cose, piano piano.
Manca l’Infanta, vero?
Ma l’Infanta è il mondo, è ieri oggi e domani, è il caffè e anche lo zucchero, le onde e la spiaggia. Come si fa a mettere l’Infanta in un elenco?
Infine gli auguri: auguri a chiunque legga, anche a quello che continua a finire qui cercando l’elettrauto; auguri alle blogamiche gia incontrate e a quelle che ancora non conosco, auguri che il 2011 sia pieno di gioia e soddisfazioni.
Ma se si può permettere, dal basso del suo essere nessuno, Seavessi avrebbe due auguri particolari da fare;
Auguri a chi ha o ha avuto lo scorso anno problemi col lavoro che non c’è, o non funziona, o non va come dovrebbe andare; auguri che tutto si risolva al più presto e arrivi tanta serenità.
E auguri alle moms-to-be, a chi cerca di acchiappare la pennuta malefica e sfuggente, a chi vive e lavora e sorride ma in fondo al cuore ha quel desiderio costante.
Non c’è nessun bisogno che Seavessi dica cosa augura, vero?