giovedì 31 maggio 2012

E' arrivata

la telefonata temuta e pure un po' attesa, temuta perché foriera di ignoto e attesa perché è meglio sapere che carte si hanno in mano.
Pare che lunedì Seavessi abbia da andare a discutere con Qualcuno del Personale del suo proprio futuro, il che molto probabilmente porterà a discutere di un pacchetto di uscita, posto che le soluzioni alternative sembrano impervie, ma più che altro poco convenienti sia dal punto di vista economico che da quello umano.

Visto il post di ieri potete pensare che Seavessi sia qui a tagliarsi le vene, invece ma anche no. E' la fine naturale di qualcosa che è andato ad esaurirsi, lascerà rimpianto per un lavoro incasinato e amato, ma è anche una porta che si apre in un momento in cui Seavessi ne ha bisogno come l'aria.
E' un inizio, e fa paura, ma  alziamo i calici al nuovo inizio.

Detto ciò.

Seavessi punta dunque all'opzione pochi maledetti e subito, ma tocca fare in modo che i pochi siano meno pochi possibile.
Posto che ci sia un margine di negoziazione - dovrebbe - a Seavessi serve aiuto visto che non sa negoziare nemmeno con gli ambulanti in spiaggia.
Quindi estremamente graditi consigli, esperienze, suggerimenti per il colloquio, schiaffi con le mani bagnate (sì, ce l'ho con te ;-) ), insomma Seavessi deve arrivare lì un po' più armata di quello che è normalmente. Elph.

Graditi anche i pat pat. Seavessi non necessita di vera e propria consolazione, ché c'è ben di peggio nella vita e in questi giorni lo stiamo vedendo. Necessita però che qualcuno che la motivi a non scofanarsi un chilo di confortevoli bignole, perché da quando la telefonata è arrivata le è venuta una voglia di dolce che si mangerebbe il nesquik a cucchiaiate.


mercoledì 30 maggio 2012

Non pervenuta.


Non perviene, Seavessi.
Probabilmente serie di concause malvagie, paura per le amiche in Emilia, paura (se pure Seavessi si vergogna di averla avuta, o quantomeno di dirlo) per le scosse di ieri, pessimo periodo dell’anno, incertezza per il futuro, totale inattitudine (inEttitudine) a fare la mamma 24/7, Marte in congiunzione con Urano, scoppio di macchie solari.
Fatto sta che Seavessi non perviene.

Seavessi quando era piccola leggeva molto. A seguito di un paio di citazioni fatte a sproposito, NonnaG – probabilmente per limitare i danni – le aveva imposto una regola tipo _se gli altri parlano del tempo parli del tempo tu pure e non ci infili che hai letto un libro bellissimo sui tornadi e bla bla bla che non gliene frega niente a nessuno.
Questa cosa, in realtà ricca di buonsenso, rendeva la piccola Seavessi molto impacciata, perché passava il tempo a chiedersi cosa fosse opportuno o meno dire, e finiva per stare zitta e fare tappezzeria ma almeno non si sbagliava.
Ieri al parchetto una mamma diceva quanto fosse appassionata di Harry Potter, e si chiacchierava del più e del meno e di Sirius Black e Seavessi non ricorda neanche come le sia scappato di dire _gli ultimi due libri li ho letti in inglese perché non resistevo ad aspettare.
Bon, caduto il gelo. Facce degli astanti che fissano Seavessi perplessi, e alla fine un papà da voce al comune sentire con una cosa tipo _bah, certo che te le vai proprio a cercare.
Seavessi si sente come da piccola e si ritira in un angolo aspettando che arrivi NonnaG a cazziarla.

Quello che è assolutamente fuori luogo in questa sciocchezza è il modo in cui Seavessi si è sentita. Come l'unica bambina in un gruppo di adulti, come quella che dice cose di cui non frega niente a nessuno.
Ma si sente così da un po’.

Poco interessante, con poco da dire a parte _non passare di lì che ho appena lavato il pavimento, a una quattrenne che ha i fatti suoi per la testa e comunque sembra avere molto poco bisogno di una mamma attaccata ai piedi, e a un MaritoNP che sarà pure stufo di sentirsi dire di non sbriciolare per terra, salvo poi lamentarsi che in casa ci sono le formiche. Vorrebbe consolarsi, Seavessi, al pensiero che ritornerà al lavoro, ma il lavoro è un’incognita grossa come una casa, meglio rimandare il pensiero a dopo l’estate.

Normalmente strillerebbe, Seavessi, ma è talmente, talmente stufa lei stessa di sentirsi dire le stesse cose, *alzati vestiti sbrigati lavati è tardi dov’è il ciuccio per favore mi cambi la piccola ok la cambio io che faccio prima non so cosa fare per cena sono stanca* repeat from * to *, ad libitum.
E allora sta zitta.

Ci sono anche cose belle e interessanti in questo momento, ma sembrano così… sciocche, poco serie, poco importanti, fuori luogo.

Si sente fuori luogo Seavessi, e sta zitta per due motivi.

Perché si rende conto che gli altri la trovano infinitamente noiosa.
Perché pensa che abbiano ragione.


venerdì 25 maggio 2012

La sedia vuota

Questo doveva essere un post buffo, e in un certo modo lo è, solo che Seavessi stamattina è stanca, abbacchiata dai primi caldi, ha sonno e si sta smazzando una Revoluciòn inviperita dal dentino rognoso.
Per cui sembrerà solo un posto sfinito.

In questa casa non c'è posto per tutti quanti.

In questa CUCINA non c'è posto per tutti quanti (e per chi ha presente la cucina di Seavessi, è tutto dire).

Da qualche giorno, non tutte le sere ma più sì che no, l'Infanta, aiutante ufficiale nella preparazione della tavola,  aggiunge subdolamente un "coperto" in più.

Seavessi, che già passa le sue notti a discutere con un figlio immaginario, guarda la sedia vuota, provando ondate di fastidio e risentimento per il suo occupante, e una vaga nostalgia per i bei tempi degli squali che almeno avevano il buon gusto di restarsene in giardino.

Ieri sera l'occupante della sedia vuota ha anche preteso il bicchiere azzurro di proprietà esclusiva di Seavessi.

Rompe un po', sto occupante della sedia vuota.

Un appello.

Fabiofàssio, ti prego. Sto impazzendo.
Vieni a cena una sera, faccio la panissa, faccio il bonet, stappo il Dogliani dogc.

Fabio per favore, 
almeno,

il bicchiere azzurro
è MIO.






giovedì 24 maggio 2012

Conosci te stesso

ma anche le donne che ti girano per casa, che è meglio.

Seavessi casa, a tavola per cena, interno sera.

Infanta _mamma ma come si chiama la mamma di Gordon?

Seavessi _ehm... Antonella. Si chiama Antonella.

MaritoNP _(le guarda e riabbassa gli occhi sulla pasta)

Seavessi _Lo sai MaritoNP? Ieri sono stata al parchetto con la Tata Cinese Amicammè. Sai cosa mi ha detto?

Infanta _Sei sicura che si chiama Antonella? Come fai a saperlo?

MaritoNP _no, cos'ha detto?

Seavessi _mi ha detto che suo marito vorrebbe riportare qui in Italia, dopo Natale, il loro bimbo.

Infanta _magari non si chiama Antonella, magari si chiama Fragolinadolcecuore.

MaritoNP _sì Infanta mi sa anche a me. E come mai? Qualche giorno fa diceva che il bimbo stava benone in Cina ed era contentissimo.

Seavessi _perché suo marito ha letto il giornale cinese e dice che dalle loro parti c'è un'epidemia di cavoli avvelenati.

Seavessi _(rendendosi improvvisamente conto di cos'ha detto) O___O

Infanta _(dimenticando l'avvincente enigma dell'identità della mamma di Gordon) O___O

Seavessi e l'Infanta si guardano creando una micidiale corrente di pensiero.

MaritoNP _(stoppandole, rumore di scratch sul vinile) NO! Infanta, non ci sono cavoli avvelenati cattivi nel giardino. Seavessi, non ci sarà nessuna invasione di ultracavoli malvagi alla conquista del mondo provenienti dalla Cina. MANGIATE.

Infanta _papà come si chiama la mamma di Gordon?

sabato 19 maggio 2012

Quello di oggi

doveva essere un post molto carino, allegro, per dire grazie a una persona.

Non ce la faccio, nessuno oggi dovrebbe farcela.

Bastardi vigliacchi grandissimi pezzi di merda, ma soprattutto vigliacchi, schifosi vigliacchi, e basta perché sto faticando a verbalizzare qualcosa di più grosso di qualsiasi insulto.

Non ci avrete.

venerdì 18 maggio 2012

Contorni

Seavessi ne avrebbe da raccontare, di questa settimana, di questa festa che è venuta fuori una roba tipo MySuperSweet16, dell'Infanta che ha quattro anni e il prossimo giro ne fa cinque, oddio CINQUE non è possibile, io prenoto per Cuba, di Revoluciòn che oggi ha quattro mesi e ride e ha le fossette di MaritoNP.

Ma è stata una strana settimana, una settimana bellissima, ma dai contorni inquieti, una settimana in cui da cose minime sono partiti pensieri grossi (lo dice, l'Infanta, mamma ho un pensiero grosso. Quando lo dice meglio allacciare le cinture).

Il tema di questa settimana? L'affetto.

L'affetto per le amiche, senza ahimè le grandi dichiarazioni di sempiternità che Seavessi maneggia con diffidenza (e infatti è lieta di essersi impegnata ad amare e rispettare MaritoNP non per sempre, ma ogni giorno).
L'affetto che però anche se non lo dichiari su facebook con link sgrammaticati ti scalda il cuore lo stesso.
Le amiche che c'erano. Che magari per un po' non ci sono. Che magari poi ci sono di nuovo.
E questa libertà, questo vai dove vuoi tanto qui hai una casa dove tornare (e non dovrai spiegarti, metteremo su un caffè e parleremo di sciocchezze), è quello che Seavessi, sociopatica malmostosa e anaffettiva, può amare dell'amicizia.

per cui:

tu che setacci rena dalle vongole dei miei pensieri, più e più volte anche dopo averli cotti, tu che rispondi al telefono anche se sai che dall'altra parte c'è una grossissima minch sciocchezza che aspetta di essere detta, tu che in quello strano momento di lunedì in cui i pianeti si allineavano e il prosecco frizzava non c'eri, ma hai risposto al telefono ed eri lì pure tu. Grazie.

tu che c'eri da un po', e po senza che neanche ci salutassimo al mattino, e poi c'eri,e poi non c'eri più, e poi c'eri di nuovo e morire se riesco a capire il perché di uno qualsiasi di questi esserci, tu che mi son sentita più volte chiedere _ma di che cosa parlate, cosa avete da dirvi voi due? tu che in realtà di cose da dire ne abbiamo sempre trovate, tu che ieri versavi bollicine e sguardi allucinati. Grazie.

tu che c'eri e ci sei e ci sei da quando me ne posso ricordare, e condividi zie putative e ricordi di collant bianchi, grazie. Tu che non chiedi perché, tu che con te non  mi vergogno di niente, io che mi vergogno praticamente di tutto, tu che mi fido, tu che sì. Grazie.

Perchè ha ragione la Psycopasticcera, bisogna dire grazie.
Possibilmente senza link sgrammaticati su fb.

Anche il post di domani sarà un grazie.







mercoledì 16 maggio 2012

l'ombra cucita

Seavessi ha l'impressione di essere un grande bluff.
No, neanche.

Di essere come quelle torte di Buddy, che sembrano qualunque cosa meno che una torta, e in effetti torte sono, ma sembrano tutt'altro.
Eppure no. Ci sono volte in cui Seavessi coincide con quel che appare.

Solo si chiede, Seavessi, cosa penserebbero gli altri, le persone che incontra, se sapessero quale strano e meraviglioso mondo parallelo le si svolge fra le orecchie mentre compra tre rosette e due tartarughe, grazie.

Si chiede, Seavessi, se anche per gli altri sia lo stesso, o se solo a lei a volte i propri sogni (?) sembrano così reali da fare fatica a comprare le rosette e tartarughe di cui sopra.

Perché Seavessi fa, disfa, lavastiracucinaaccompagnadigitaleggecucechiacchieraaddormenta, e nel frattempo cerca di tenere le briglie a una fantasia invadente che acchiappa qualunque dettaglio colpisca l'attenzione di Seavessi e lo inserisce in una specie di grande film mentale, in cui i babbani, la nigella, mr darcy, i men in black e spongebob e la vicina di casa e chissà cos'altro vivono vite autonome e avvincenti.

Da qualche giorno Seavessi sogna, con insistenza, suo figlio, e al mattino staccarsi da questo bimbo con gli occhi così scuri e belli è quasi doloroso, sembra un'offesa dirgli _tu non sei vero.
Eppure Seavessi altri figli non ne ha in programma, difficile che Occhiscuri sia un desiderio latente. E' solo lì, dall'altra parte dello specchio.

A Seavessi piace l'immagine di Peter Pan e della sua ombra capricciosa, che scappa e gli fa mille dispetti, e spera di trovare prima o poi una buona Wendy che le ricucia l'ombra alle suole.

Seavessi ha però il dubbio che, appena Wendy se ne fosse andata, si sbrigherebbe a darci giù di forbicine, sentendosi, per quei cinque minuti, leggermente incoerente.

martedì 15 maggio 2012

Quello che () ho.


ho sonno.

ho qualche senso di colpa per non esserci stata il giorno del compleanno dell'Infanta, ma rimedierò.

ho due amiche che si incontrano per la prima volta, e continuo a dimenticarmene, e non so cosa ho detto all'una e all'altra e mi confondo. Dov'è la busta con le liberatorie? In borsa. Controlla.

hai la busta con le liberatorie? In borsa. Controlla.

hai  la busta con le liberatorie? In borsa. Controlla.

hai  la busta con le liberatorie? In borsa. Controlla.

ho immagini.

ho il cortile delle OGR, i tavolini con sedute persone emozionate e nervose, il sole, la brezza, il prosecco, le persone col badge che vanno su e giù. Ma quello è Michele Serra? Chiama a casa che poi dobbiamo lasciare giù i telefoni. A chi brindiamo? A noi. A Chiaracheharesopossibiletuttoquesto. A noi, soprattutto.

signora ci fa una foto?

ho mille cose che succedono tutte insieme, il cameraman con la steadycam che starei a guardarlo tutta la sera che manovra sto trespolo e mi sembrerebbe una serata ben spesa.

ho mille altre cose da guardare, non posso emozionarmi adesso, ora guardo, mi emozionerò domani. 

ho qualcuno che da al pubblico in sala istruzioni che un treenne troverebbe chiare, e ho il pubblico che in coro si innervosisce per la paura di sbagliare.

ho Fabiofàssio nervoso, gentile, sorridente, che si scusa per la lunghezza della diretta.

ho gente che alla fine, tre ore e rotti dopo, dirà oh caspita già finito?

ho gli occhi di Paolo Rossi, sempre uguali, sempre belli, sempre due angoli di cielo dublinese che non capisci da dove sbucano fuori.

ho le mani di Erri de Luca, che si muovono e spiegano quanto le parole.

ho il racconto di Beslan, e a un certo punto la paura folle di vomitare in diretta. 

ho di fianco a me la scrittrice iraniana, bellissima, bella come in televisione non s'è visto, che raccatta uno sgabello e si siede anche lei a guardare.

ho che mi sono innamorata alla follia almeno 45 o 46 volte.

ho che mi sto dimenticando chissà quante cose da dire, Favino, Gramellini alto ma alto ma alto, Pupi Avati, non lo so. Devo sbobinare il cuore.

ho da pensare, decantare, riflettere. 


Non ho detto niente di Saviano. Ma dire di lui è difficile.

L'ho visto seduto da solo, nella penombra, le mani nervose su quello che presumo fosse un copione o una scaletta.

ho la pistola intravista sotto il giubbotto di un agente della scorta in borghese, seduto vicino a noi, irrequieto.

ho il magone in gola che mi hanno lasciato queste due immagini, fra mille altre.

Sarei felice che la Vale e la Tina   mi prestassero i loro pensieri e i loro occhi, ché i miei soli non mi bastano.

venerdì 11 maggio 2012

Presenze (assenze?)


MaritoNP ha pensato bene di applicare una policy di totale trasparenza nei confronti del figliolame; in conseguenza della quale è andato a dire all'Infanta che lunedì sera la mamma non va a trovare un'amica o a smacchiare i giaguari o a tagliare i bordi ai tost o qualunque altra attività l'Infanta potesse considerare NON di suo interesse, nooooo.

Le è andato a dire che lunedì sera la mamma va da Fabiofàssio.

E' da ieri pomeriggio che non si vive più, chè la mammacattiva non vuole portare anche l'Infanta. Stupidamamma.

MaritoNP è stato messo in castigo fino a nuovo ordine, il quale nuovo ordine verrà emanato probabilmente non prima di sette otto mesi.
Ma come si fa a sventolare così un Fabiofàssio davanti all'Infanta. Per tanto così dille che mamma va da Harry Potter che fai meno danno.

Whatever.

Ciò ha portato a una chiacchierata sulla provenienza del popolare la casa di amici invisibili, presenze, dare i nomi ai ciclamini, pensare che la chiavetta usb ti odi e si comporti con te in modo malvagio.
Seavessi fischiettava e faceva la gnorri. Ma datele torto: alcune delle persone che più hanno fatto la differenza nella sua vita non le ha mai conosciute. Per dirne qualcuna a caso, Valentino Mazzola, Jack Folla, Dylan Dog, Umberto Eco.

Stamattina però, controllando le referenze di un paio di ponfi sulle gambotte cicciotte di Revoluciòn (autodiagnosi: zanzara), Seavessi s'è resa conto che c'è un'altra persona che fa parte della famiglia; una persona che le ha spiegato da che parte girare l'Infanta, che le ha dato il permesso di portarla in montagna a due mesi quando tutti nicchiavano, che l'ha presa per le orecchie e tirata fuori di peso da una depressione post parto leggera ma infida.
C'è molto di questa persona in Seavessi quando salta nelle pozzanghere con l'Infanta, quando insieme pasticciano coi colori e Dio Salvi la Cucina, quando guarda ciangottare Revoluciòn e stavolta, finalmente, se la gode e non ha più paura.
E' la stessa persona che ha aiutato i NonniG a tirare su Seavessi e ZiaBella, e chissà quante altre mamme e papà e bambini. 

Così Seavessi stamattina ha ordinato l'ennesima copia di Il Nuovo Bambino, per ZiaDolce e la sua pancia abitata, e l'ha fatto con affetto, come se le stesse mandando un amico.

Marcello Bernardi alleverà anche Cuginetta3.

giovedì 10 maggio 2012

10 cose in cui sono super

1- sono bravissima a fare il termometro umano: appoggiando le labbra sulla fronte delle pargole diagnostico la temperatura con due linee di scarto. Mai provato sugli adulti ma non vedo perché non dovrebbe funzionare!

2- non mi offendo mai. Ma mai davvero. Al massimo dico _toh, con questa persona ho proprio niente in comune. Ma sul serio non ricordo l'ultima volta in cui mi sono offesa nel senso che il mio orgoglio è stato ferito. Forse non ho orgoglio :-) o forse ne ho troppo.

3- ascolto. Me lo dico da sola, ma sono un'ascoltatrice fantastica. Ascolto per ore. Vado meno bene nel consigliare, ma in genere chi trova un buon ascoltatore poi i consigli se li da benissimo da solo.

4- imparo in fretta, e amo imparare. Piazzatemi davanti uno che mi spiega qualunque cosa, da come si fa il cemento armato alla teoria buddista degli otto sentieri,. e io sono felice.

5- questa è una derivazione della 3. Sono fantastica ad estraniarmi. Il salvaschermo coi pesciolini negli occhi si vede pochissimo. Posso partecipare ad una riunione di due ore e passarle entrambe a inventare storie d'amore fra Booth e Bones.

6- il mio risotto è qualcosa da provare.

7- sono bravissima a insistere. Non mollo. Sorrido e insisto finché la gente non crolla sfiancata.

8- mi tiro su di morale con niente, come quasi tutte le donne. Due euro di matita per gli occhi verde acqua e via che s'affronta anche il resto.

9- mi sgrido benissimo. Me ne dico di tutti i colori e poi mi do delle raddrizzate da paura.

10 - .... sono  un fenomeno a fare elenchi :-)

lunedì 7 maggio 2012

Cataloghi

E' alfin giunta la primavera.
GLi uccellini cinguettano, le zanzare vampirano, il meteo mette pioggia, gli albergatori liguri s'incazzano, i fiori sbocciano, gli allergici starnutiscono.
Ah la primavera che bellessa.
Per fortuna che prima o poi torna l'autunno.

Comunque.
E' alfin giunto il periodo dell'anno in cui Seavessi si autoconvince di essere in grado di fare rientrare in un inesistente budget una vacanza al sud.
Sfoglia cataloghi di viaggi, non  capisce un emerito ciufolo dei voli, confonde dammusi e all inclusive.
E sogna sogna sogna di mari lontani.

Aiutate Seavessi.

Giochiamo alla vacanza al Sud.
Regole:

vicino al mare
lontano dal casino
posto in cui possibilmente regni incontrastata la noia più totale

budget ovviamente immaginario.

orsù, sparate: vostro cugino che affitta il divano, la pensione mariuccia specialità totani fritti, l'appartamento sfitto della prozia.

Fatemi sognare un po'.




PS mini sondaggio. Avrei in mente di fare una piccola piccolissima iniziativa politica sul blog. In generale l'idea vi schiferebbe, repellerebbe, angustierebbe?

venerdì 4 maggio 2012

4 Maggio















...
Filadelfia! Ma chi sarà 'l vilan
a ciamelu 'n camp?
....






Giovanni Arpino

giovedì 3 maggio 2012

Ma ho ragione, vero?

Il Magico Mondo di Seavessi, ovvero come vivere fantastiche avventure nel mentre che bruciate il soffritto.



driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin (numero ignoto, non nascosto, solo ignoto)

Seavessi _(oh caspita, ho dato via gli inviti della festa mezz'ora fa e già confermano? Ammappa l'efficienza!)

Seavessi _(garrula e giuliva per non far capire alle altremamme con chi hanno a che fare, #nonfacciamociriconosceresubito) Pronto!

Telefono _(voce femminile aggressiva) ciao! Ascoltami!

Seavessi _(sì beh sorella calma... no Seavè booooooooona, ricordati, tu VUOI che i compagnetti vengano alla festa!) certo, dimmi!

T _no mi devi ascoltare perchè se no ammazzo qualcuno! Ma sai cosa m'ha fatto quella escort di mia cognata, sta stupida! Sta puzzolona!

(NdA mbè, io non lo so chi legge qui, magari ci son delle anime pure)

S _scusa? (ciò mi fa supporre, amica, che io dovrei conoscerti, te e probabilmente tua cognata. Però non rientri nelle tre persone di cui posso riconoscere la voce in queste condizioni... non facciamo figure di cacchina, vediamo se ci capisco qualcosa...)

T_mia cognata! Sai cos'ha fatto? E' andata nella casa al mare e ha lasciato il frigo aperto e sai cos'ha detto mia suocera? Chi se ne frega! Che mia suocera da quando s'è divorziata ha conosciuto biblicamente tutto il centro anziani! Ha detto chi se ne frega! Ma sì, chi se ne frega di me e dei suoi nipoti! La casa al mare! Lurida! (non si sa se la casa al mare, la cognata o la suocera)

S _(no ok non  ce la faccio. Non mi viene) scusami... è che stavo preparando la cena e facendo tre cose insieme sono un po' stravolta... mi  dici chi sei? (vergognandosi come un pullman intero di ladri)

T _(alterandosi) come chi sono!!!! Non mi riconosci, Daniela????

Daniela.

S _scusami... c'è un errore credo... io sono Seavessi, non Daniela... può essere che hai sbagliato numero? (s'è mai sentita domanda più idiota? Può essere che hai sbagliato numero?)

T _Sbagliato numero.

S _eh...

T _ah..

S_...

T_...


T _(con dignità) e, va beh. Comunque ho ragione io, non ti sembra?
S_ (convinta) Assolutamente. E' proprio una stupida.

clic.
clic.

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