giovedì 31 maggio 2012

E' arrivata

la telefonata temuta e pure un po' attesa, temuta perché foriera di ignoto e attesa perché è meglio sapere che carte si hanno in mano.
Pare che lunedì Seavessi abbia da andare a discutere con Qualcuno del Personale del suo proprio futuro, il che molto probabilmente porterà a discutere di un pacchetto di uscita, posto che le soluzioni alternative sembrano impervie, ma più che altro poco convenienti sia dal punto di vista economico che da quello umano.

Visto il post di ieri potete pensare che Seavessi sia qui a tagliarsi le vene, invece ma anche no. E' la fine naturale di qualcosa che è andato ad esaurirsi, lascerà rimpianto per un lavoro incasinato e amato, ma è anche una porta che si apre in un momento in cui Seavessi ne ha bisogno come l'aria.
E' un inizio, e fa paura, ma  alziamo i calici al nuovo inizio.

Detto ciò.

Seavessi punta dunque all'opzione pochi maledetti e subito, ma tocca fare in modo che i pochi siano meno pochi possibile.
Posto che ci sia un margine di negoziazione - dovrebbe - a Seavessi serve aiuto visto che non sa negoziare nemmeno con gli ambulanti in spiaggia.
Quindi estremamente graditi consigli, esperienze, suggerimenti per il colloquio, schiaffi con le mani bagnate (sì, ce l'ho con te ;-) ), insomma Seavessi deve arrivare lì un po' più armata di quello che è normalmente. Elph.

Graditi anche i pat pat. Seavessi non necessita di vera e propria consolazione, ché c'è ben di peggio nella vita e in questi giorni lo stiamo vedendo. Necessita però che qualcuno che la motivi a non scofanarsi un chilo di confortevoli bignole, perché da quando la telefonata è arrivata le è venuta una voglia di dolce che si mangerebbe il nesquik a cucchiaiate.


16 commenti:

la tina ha detto...

nequik a cucchiaiate = disastro di colpi di tosse perchè è farinoso e ci si strozza.
fai la cremina col latte. meglio.

ragiono sulla negoziazione e torno. la mia idea di negoziazione al momento è sparare col bazooka. no buona.

torno neh.
intanto sono qui con la cariola del love.

Anonimo ha detto...

sista
l'unica cosa che posso consigliarti è farti na passeggiatina abbastanza spedita da qualche sindacato così ti consulti con qualcuno esperto....
e senti i tuoi ex colleghi come si son mossi.

ps pensavo ti riferissi alla mia telefonatina.... .... .......


tieni duro e incazzati.


gi

rob ha detto...

purtroppo credo abitare da tutt'altra parte, ma mi occupo di questo per lavoro.
Se hai bisogno scrivimi in privato qua(info@studiolegalelavoro.com), se posso ti do una mano volentieri... tranquilla, aggratis naturalmente ;)

la tina ha detto...

l'idea del sindacato non è malvagia ;)
il fatto è che puoi far leva sugli anni di impegno e abnegazione e io per voi ho dato gli anni migliori eccetera eccetera, oppure andare lì e fare il giochino che fanno altri (tra cui ex collega di cui ti piaceva tanto la voce, you know): non me ne vado se non mi date tot, ma se non me lo date sto qui a far la peste. io non sarei stata capace, e infatti me ne sono andata a mani vuote -_- non so quanto possa venirti bene.
c'è anche l'aspetto "lato umano". io vorrei, ma voi sapete com'è con 2 nanette piccine, e l'amore per le mie figlie mi porterebbe a privilegiare la relazione con loro al lavoro lontano da casa, ecc ecc. magari capiscono, apprezzano e ti danno un ricco benservito. magari hanno la scorta di futtitinne nel cassetto e stop.

il consiglio del sindacato resta.
pacche di solidarietà

La ragazza di Bottega ha detto...

Cazzuta e figlia di puttana, ma con il sorriso.
Squalo affamato, ma gentile.
Pirana incavolato nero, ma con stile.
Sei in grado di essere così, in qualche modo siilo e pensa che a loro non costa nulla darti quello che vuoi: li hanno "quei pochi maledetti subito".
Non stai contrattando con il marocchino assetato sulla spiaggia, stai contrattando con gente che la sa lunga!
Vai e colpisci sotto la cintura.
E sennò pensa a me che ho un disperato bisogno di uno smeraldo al dito o di una nuova Mont Blanc per la mia collezione!

ElizabethB ha detto...

Io non so cosa mi abbia frenato da comprare, solo per me, una vaschetta di gelato da un kg. ora mi gioverebbe. anyway, ci penso stanotte e mi sa che domani ti mando un sms così magari ci parliamo. io sono un po' frastornata...

PdC ha detto...

difficile dare consigli, almeno per me che non conosco la situazione.
sicuramente aiuta se ti ricordi quello che ci hai scritto, che la vedi come una porta che si apre e non che si chiude.
l'unica cosa che mi sento di dirti è di non aver paura a chiedere, mal che vada ti dicono di no

Robin ha detto...

Dato che anche io ho qualche problema nella negoziazione in generale (anche i colloqui di lavoro mi mettono in difficoltà) ti lascio qualche suggerimento generale che io tengo sempre a mente:
- capire esattamente cosa vuoi e qual è il limite al di sotto del quale non vuoi scendere. Sembra banale ma non è scontato.
- prepararti uno scheletro di discorso, un po' come per le interrogazioni a scuola :) Può aiutare molto per riprendere il filo nei momenti di smarrimento e sorpresa (che in genere ci sono sempre) e per riportare il discorso dove vuoi tu
- provare a immaginarti tutti gli scenari possibili e pensare a come reagire nei vari casi. In genere la vita è molto fantasiosa e, per quante ipotesi tu possa fare, ne scoverà sempre una a cui non hai pensato. In ogni caso, questo giochetto dovrebbe funzionare comunque perchè la realtà dovrebbe almeno avvicinarsi a una delle situazioni ipotizzate.
Per il resto, in bocca al lupo! Perdere il lavoro dopo tanto tempo è destabilizzante ma anche sorprendentemente liberatorio ;)

Unknown ha detto...

Completamente priva di consigli, sono qui con il pat pat e un barattolo di Nutella da 1 chilo. Lasciamene un po'!

...ma la notte no! ha detto...

io vado con il pat pat che a negoziare mi sa che sono peggio di te...

giliola ha detto...

Ma scusa e la storia che finchè sei in maternità e ad anno compiuto della piccola Revolution non possono mandarti a casa, non esiste più........ fatti assistere da chi lo fa per mestiere...che di laà da quella scrivania c'è qualcuno che lo fa per mestiere di negoziare al ribasso, e conosce bene tutte le mosse segrete... quindi il mio consiglio è di metterlo davanti ad un suo pari... e ricorda che quando si tratta di multinazionali e di dovere operare dei tagli nel personale, non si guarda in faccia a nessuno e l'abnegazione e la professionalità e bla bla bla...... non contano più una cippa!!!!!!!
In bocca al lupo e in culo alla balena!!!!!!!

WonderP ha detto...

Oltre al pat pat che voglio ti arrivi forte e chiaro, ti instillo un dubbio: ma sei certa che possano darti il benservito, essendo tu madre di una nana che non ha compiuto l'anno? Non vorrei impuntarmi, ma mi pare non possano... a meno che stiano dando il benservito a tutti e chiudano baracca e burattini.
Nel caso in effetti non possano, puoi giocare la carta del: "non potete farlo perchè sono "categoria protetta", però io sono magnanima, me ne vado per mille mila euro in più alla vostra proposta iniziale"...
facci sapere!

Mirella ha detto...

ragazze, grazie a tutte di cuore. Mi spiego un po' meglio.
La sede della mia città chiude, andare a lavorare nell'altra sede comporta qualcosa come tre ore di viaggio al giorno se va molto molto bene, cinque ore come ridere se va male, e posto che ci andrei coi mezzi e il treno (uahuahuah) io calcolo più 5 ore che tre.
Posto che lo stipendio non cambierebbe, andrei in perdita decisa, fra spese di viaggio e babysitter. Andrei proprio sotto di soldi, senza contare l'inabissamento della qualità di vita mia (che vabbeh) e delle bambine, che vedrei in fotografia.
In tutto ciò nella nuova sede non si sa cosa farei, ché il mio lavoro è stato spostato all'estero.

per cui nessuno davvero mi butta fuori, sono anche in maternità, ma c'è un budget per l'incentivo all'esodo,ora c'è domani chissà, e potrebbe non essere una brutta proposta. Comunque non la devo accettare subito.

Quello che mi preoccupa per lunedì, è sapere cosa chiedere, non dimenticarmi magari un particolare impostante (ieri Miglioreamica per esempio m'ha spiegato di stare attenta a ferie e permessi e a come verrebbero contati),queste cose qui.

Poi ovvio che non mi fa piacere perdere un lavoro che mi piace, oggi poi. Ma dopo aver pianto parecchio nei mesi scorsi mi sono arresa all'evidenza dei numeri, non ha senso lavorare in perdita.

Non pensate che sia una sconsiderata che per pigrizia butta via un buon posto, non lo sono. Sto solo cercando di giocare bene le carte (bruttine) che ho in mano.

sfollicolatamente ha detto...

Cara, io purtroppo sono una totale sprovveduta e non ti so dare dritte :-( ma mi sembra che le altre te ne abbiano date di ottime.
In compenso ti mando anch'io tanti pat pat forti e chiari, e pure una fettona di lemon drizzle cake, made in Nigella <3

WonderP ha detto...

Grazie per aver spiegato, in effetti la situazione è intricata. A questo punto il consiglio più sensato è quello di sentire un sindacato/sindacalista/esperto tanto per sapere cosa ti spetta e cosa invece è una concessione, tanto per non rischiare di ottenere meno di quanto ti spetti
in bocca al lupo

Contessa ha detto...

Ti stimo moltissimo. Altro che pat pat. Ti faccio un monumento al coraggio e ti auguro forza-

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